Navi da guerra iraniane dirette al largo degli Usa

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Si trovano da circa una settimana nell’oceano Atlantico due navi da guerra iraniane e sono dirette verso la costa est degli Stati Uniti d’America, esse hanno doppiato infatti il Capo di Buona Speranza in sud Africa.
Le due navi sono il rifornitore di squadra Kharg, ora definito dagli iraniani come incrociatore portaelicotteri, e una fregata classe Mk5 la Sabalan, entrambe sono due unità ex britanniche cedute all’Iran prima della rivoluzione isalmica.
KhargLa crociera era stata programmata come risposta simbolica al pattugliamento americano delle acque del Golfo Persico e le due navi avrebbero dovuto attraversare il canale di Suez per poi fare rotta verso gli Usa. Tuttavia dopo che l’esercito egiziano ha ripreso il potere al Cairo le due navi hanno dovuto optare per una rotta alternativa, visto che l’Egitto non intende garantire il transito a Suez ad unità militari iraniane.
Questo viaggio però era ormai stato organizzato e gli iraniani, piuttosto che rinunciare, hanno preferito tentare la circumnavigazione dell’Africa. La crociera delle due unità iraniane durerà tre mesi e, secondo quanto dichiarato da fonti della marina militare e iraniana, le navi dovrebbero spingersi fino ai limiti delle acque territoriali americane.
Sarà interessante vedere che misure prenderanno gli americani, vista la dottrina adottata nei tempi della guerra fredda nei confronti delle unità sovietiche che si avvicinavano alle coste Usa. Queste unità venivano prese in consegna da ricognitori aerei e sottomarini d’attacco già a 300/400 miglia dalle coste americane. Per gli iraniani, vista la composizione della flotta, le navi saranno sotto controllo da parte di mezzi aerei e navali a distanze inferiori, tuttavia droni usa potrebbero comunque garantire una copertura 24/7 anche a distanze paragonabili a quelle che erano lo standard durante la guerra fredda.
Per quanto riguarda la logistica delle operazioni delle due unità iraniane non dovrebbero esserci problemi di scorte di carburante o di viveri, in quanto la Kharg dispone di riserve di carburante sufficienti per oltre un mese di navigazione delle due unità.
Le due unità dovrebbero poi, secondo il nostro punto di vista, fare scalo o a Cuba o in Venezuela, per ripristinare le scorte alimentari e di carburante.
Non è escluso che a Cuba possano essere imbarcate attrezzature militari provenienti dalla Corea del Nord e dirette all’Iran, Cuba da sempre infatti è un crocevia importantissimo dei traffici da e per la Corea del Nord e la Kharg è già stata utilizzata in passato ad esempio per portare aiuti militari alla Siria di Al Assad nelle prime fasi del conflitto siriano.
Un’altra incognita riguarda l’affidabilità tecnica e meccanica delle due unità impegnate nella crociera. Sia la Kharg sia la Sabalan sono due unità decisamente logore e con molti anni di navigazione alle spalle, spesso con attrezzature interne, sia elettriche che meccaniche riadattate o addirittura riprogettate per poter utilizzare prodotti dell’industria locale iraniana, che le due navi riescano a compiere tutta la missione senza problemi tecnici maggiori non è un elemento che si può escludere a priori.
Altro aspetto è quello simbolico. L’Iran con questa crociera risponde, seppur in scala molto inferiore, alla presenza militare americana, è pur tuttavia la prima volta che unità militari della Repubblica Islamica dell’Iran si presentano a poche miglia dal suolo americano, e questo fatto in un periodo dove gran parte del Congresso cerca di ottenere altre sanzioni contro Teheran è un segnale molto chiaro, l’Iran non si arrende e probabilmente non rinuncerà al suo programma atomico.

Comment(1)

  1. c’è anche un altro aspetto, molto meno “simbolico”, cinquant’anni fa gli usa hanno mobilitato tre quarti del mondo quando gli egiziani non volevano navi israeliane attraverso suez, e anche più di recente, quando la cina continentale metteva in discussione la libera navigazione attraverso lo stretto di taiwan non sono stati a guardare

    avrebbe potuto elevarsi di un gradino e darsi da fare per garantire il diritto di navigazione per tutti, non solo degli amici…e invece

    (cmq una risposta proporzionata alla presenza usa nel golfo persico sarebbe andare a fare un giro nei grandi laghi, se vanno a cuba, politicamente, è il colpo di tosse di una pulce contro il barrito di un elefante)

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