Home Attualità Guerra in Ucraina i ribelli in difficoltà si rischia una nuova Sarajevo. Putin forse pronto ad intervenire
Guerra in Ucraina i ribelli in difficoltà si rischia una nuova Sarajevo. Putin forse pronto ad intervenire

Guerra in Ucraina i ribelli in difficoltà si rischia una nuova Sarajevo. Putin forse pronto ad intervenire

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La guerra in Ucraina orientale sta costando cara, carissima, ad entrambi gli schieramenti, questo è un dato di fatto. Ambedue le parti hanno sofferto gravi perdite, reparti intrappolati a causa delle azioni nemiche, reparti sotto il fuoco delle artiglierie nemiche, che non sapevano dove rifugiarsi e subito disfatte che hanno modificato profondamente i piani pensati dai rispettivi strateghi. In questa situazione di caos sono però le truppe di Kiev, nonostante circa 5000 uomini siano intrappolati nella ormai famosa “sacca del Donbass’, ad avanzare ogni giorno ed a erodere, in particolare grazie alla superiorità aerea e all’uso delle artiglierie, i territori sotto il controllo degli indipendentisti.
Gli indipendentisti ormai controllano solamente le due città principali del Donbass (Lugansk e Donestk), nonché uno stretto corridoio che unisce le dette città. Vista la situazione sul campo, il continuo arrivo di rinforzi ucraini, non compensato in maniera efficace dal rifornimento di armi e uomini che giungono regolarmente dal territorio russo, è estremamente probabile che presto la battaglia si sposti nelle aree maggiormente urbanizzate e popolate delle due città roccaforti dei separatisti. L’Ucraina continua a ripristinare a ritmo serrato molti mezzi militari della propria riserva, così come continua l’addestramento di nuovi battaglioni che affluiscono rapidamente nella parte orientale del paese.
In queste condizioni l’inizio della battaglia urbana a Donetsk e Lugansk è solo una questione di tempo. Quando ciò avverrà assisteremo al ripetersi delle drammatiche immagini di una città assediata, una città dove nessun luogo sarà sicuro e dove i civili subiranno sorte peggiore degli stessi militari. Siamo ragionevolmente convinti che le truppe di Kiev non si limiteranno ad assediare le città, ma tenteranno di prenderle rapidamente. L’arrivo dell’inverno comporterebbe gravi problemi logistici per le truppe di Kiev e contestualmente aumenterebbe il potere di pressione diplomatica, economica ed energetica della Russia nei confronti dell’Europa, sempre più dipendente dal gas russo man mano che il calendario ci avvicina all’inverno. In questa condizione di assedio e, successivamente, guerra in ambienti urbani così vasti e densamente popolati la morte a Donetsk e Lugansk non arriverebbe solo dalle armi, ma anche dalle carenze di cibo, medicine e generi di prima necessità che già scarseggiano nel Donbass in guerra.
Questa condizione di privazione dei beni fondamentali, e le successive sofferenze della popolazione russofona dell’est Ucraina, espone la Russia e, in particolare, il suo presidente Putin alla disapprovazione da parte dell’opinione pubblica, disapprovazione che potrebbe montare ancor di più se queste sofferenze e queste privazioni sì rilevassero inutili e Kiev riprendesse il controllo integrale del Donbass. Per questi motivi la Russia preme per una missione umanitaria che possa rifornire di generi di prima necessità le città principali del Donbass, ed è per questo motivo che ieri sera la Federazione Russa ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Una riunione durante la quale Mosca ha chiesto, ma non ottenuto, il sostegno ad una missione guidata dalle Nazioni Unite per portare cibo e medicine agli abitanti di Lugansk e Donestk. La discussione alle Nazioni Unite ieri sera è stata aspra, con accuse fortissime di Stati Uniti, Lituania e Gran Bretagna alla Russia. Una Russia che al termine della discussione ha replicato, per bocca del suo ambasciatore Vitaly Churkin, il quale tra le righe ha fatto intendere che se le Nazioni Unite non coordineranno una tale iniziativa umanitaria, sarà Mosca ad agire in prima persona, con convogli che passeranno la frontiera tra Russia e Ucraina e arriveranno nelle città assediate.
Già un mese fa abbiamo visionato filmati che ritraevano convogli di camion civili, interamente dipinti di bianco e con equipaggi apparentemente formati da coppie di militari disarmati, convogli che presto potrebbero partire, sotto i riflettori e le telecamere delle televisioni russe per le città assediate. A quel punto la scelta di una ulteriore escalation sarà nelle mani di Kiev che dovrà scegliere se lasciar passere i camion dei convogli russi o cercare di fermarli. Se l’Ucraina li dovesse fermare è praticamente certo che le Russia invii i successivi convogli scortati da un adeguato dispositivo militare, un dispositivo che potrebbe impiegare mezzi blindati per il trasporto truppe che abbiamo osservato ai confini ucraini nei giorni scorsi e che recano sui mezzi una scritta gialla si fondo azzurro composta dalle lettere MC.
È probabile, però, che questo passo segni il coinvolgimento diretto di una Russia riluttante a questa mossa. Tuttavia l’opzione militare è a disposizione del presidente Putin. Le forze russe hanno accumulato circa 20/24000 uomini lungo la frontiera tra Russia ed Ucraina, spostato grazie alle esercitazioni in atto in questi giorni (termineranno il giorno 8) decine di jet militari ed elicotteri da combattimento; inoltre bisogna ricordare che al confine tra Crimea e Russia sarebbero presenti altri 20000 uomini delle forze armate russe.
Un dispositivo militare sufficiente a prendere il controllo del Donbass, della regione di Kharkov e dell’area litoranea tra la Russia e la penisola di Crimea. Un dispositivo però non in grado di assicurare che nazioni molto vicine all’Ucraina come Polonia e Stati Uniti non accorrano in difesa di Kiev dando luogo ad una escalation di gran lunga più pericolosa di quella in atto ora tra Ucraina e Russia. Una escalation che riporterebbe il mondo alle settimane più tese della Guerra Fredda, una escalation che nessuno, noi per primi, vuole vedere. La Russia non lascerà cadere il Donbass, questa è la nostra idea. La Russia cercherà di supportare la popolazione civile russofona con aiuti umanitari ormai non procrastinabili.
La Russia, se verrà fermata, è pronta alla guerra.
Questa è la nostra idea.

Comment(51)

  1. Bè, prima o poi si sarebbe giunti al punto di non ritorno. Poroshenko ha dichiarato di volersi riprendere la Crimea, e Donetsk è solo il preambolo. Credo che la Russia, sapendo che prima o poi Kiev si sarebbe avventurata nel Donbass, ha solo preso tempo, preparandosi nel frattempo all’eventualità di un conflitto con numerose esercitazioni militari.
    A questo punto è plausibile che la Russia intervenga militarmente col rischio, come prospettato dalla nostra sempre lungimirante Redazione, che almeno io seguo con vivo interesse (ne approfitto per congratularmi con Voi Redattori delle analisi sempre approfondite che divulgate sul sito), di una tragica escalation che potenzialmente potrebbe esplodere in conflitto mondiale se interverranno anche forze NATO.

  2. A titolo di crocaca riporto una domanda fatta a Obama di recente:

    Che dire della Russia? Lei dall’inizio aveva tentato di instaurare un nuovo rapporto con Mosca. Durante l’attuale crisi in Ucraina, Angela Merkel è stata al telefono di continuo con Putin. Lei si sente deluso, quasi personalmente?

    “Non mi sento deluso. Abbiamo avuto un rapporto molto produttivo con il presidente Medvedev. Penso che la Russia ha sempre avuto un po’ un volto di Giano, che guarda ad est e ad ovest, e credo che il presidente Putin rappresenti una tendenza profonda in Russia, che è probabilmente dannosa per la Russia nel lungo termine, ma che nel breve termine può essere politicamente popolare a livello nazionale e molto fastidiosa all’estero. È importante mantenere la prospettiva. La Russia non produce nulla. Gli immigrati non corrono a Mosca in cerca di opportunità. L’aspettativa di vita dell’uomo russo è di circa 60 anni. La popolazione sta diminuendo. E così dobbiamo rispondere con determinazione alle sfide regionali che di fatto la Russia presenta. Dobbiamo essere sicuri laddove improvvisamente sono tornate nelle discussioni di politica estera le armi nucleari. Finché lo faremo, penso che la storia sarà dalla nostra parte”

    Vorrei che si soffermassimo sulla periodo detta da Obama “la popolazione sta diminuendo”. Significa che come aveva già indicato in passato GeopoliticalCenter, il vero obiettivo di Putin è il capitale umano.

    1. Il discorso di Obama non trova minimamente la mia approvazione.
      Gli immigrati non corrono a Mosca? Beh, ovvio. Non li prendono e quindi non provano nemmeno ad andarci.
      Anzi, vorrei far notare al Sig. Obama che gli immigrati che cercano l’America negli USA come in Italia ed in Europa sono persone che vengono da situazioni peggiori per cercare una condizione migliore. Quindi, nella maggior parte dei casi, non porta valore aggiunto ma problemi ed abbassa lo status sociale.
      Invece in Russia stanno scappando imprenditori che cercano condizioni fiscali più vantaggiose. Quando la Francia mi se le super tasse sui redditi molti si trasferirono in Belgio ma altrettanti provarono ad entrare in Russia.
      La Russia è molto chiusa, forse più dell’Australia. Questo già fa da deterrente all’immigrazione. Inoltre non è un’opportunità per noi comuni abitanti di occidente. Lo diventa per i milionari che, comunque, possono sempre trovare il loro paradiso in Svizzera, MonteCarlo, Singapore ecc ecc.

      Poi Mr. Obama farebbe meglio a star zitto riguardo a Vladimir Putin. Perchè la Russia, sotto di lui, è diventata “qualcuno” risorgendo dalle ceneri.
      Invece gli USA, sotto di Bush prima e lui ora, stanno cadendo sempre più a capofitto nel baratro definitivo.

      Quindi si è perso l’occasione per stare di molto zitto.

      1. Concordo in pieno, aggiungerei però che le parole di Obama, pur non supportate dai fatti, hanno un preciso scopo propagandistico soprattutto domestico.
        Anche quando, a sole 24 ore dall’abbattimento dell’MH17, si espose pubblicamente accusando i ribelli che con l’aiuto dei russi avrebbero abbattuto l’aereo con una batteria BUK (che peraltro non avevano). Per poi scoprire che l’aereo sarebbe stato tirato giù a colpi cannoncino 30 mm da un SU-25 ucraino.
        Notizia invisibile nei media occidentali, ma ormai la verità di Obama dal suo piedistallo resta.

        1. Questa “Per poi scoprire che l’aereo sarebbe stato tirato giù a colpi cannoncino 30 mm da un SU-25 ucraino.” è una tua supposizione non supportata da nessuno documento ufficiali. E ritengo non ufficiali sia le ipotesi del BUK portate dagli USA, sia le conferenze stampa della Russia dal centro di comando.
          Non sono stati resi noti i dati delle scatole nere e le commissioni di inchiesta hanno più volte dovuto interrompere le ispezioni ai resti del MH17. Per avere questo risultato si deve aspettare

          1. Andrea,
            il risultato non lo avremmo mai se da contro la tesi americana. O forse non lo avremmo mai comunque.

          2. è molto strano a proposito del MH 17 che siano quelli che stanno sul banco degli imputati, i Russi, a richiedere insistentemente e i tutte le sedi la definizione della questione.

            Chi invece siede sul banco degli accusatori, segnatamente gli USA, alla richiesta delle prove sulle proprie illazioni, risponde con la Harf: “vi sono i social network e il senso comune ad accusare Mosca.

            Chi siede sullo stesso banco, e qui parlo di Kiev, si affretta a secretare i colloqui tra il Boeing e la torre di Dneprpetrosk

            comportamenti difficilmente definibili, questi. Tutti.

            Non sempre la logica prevale…. ma quando lo lo fa esistono palmari se pur paradossali ragioni!

  3. Boiate obamiane, legate a una visione che si rifà a dati vecchi. Da anni, ormai, il bilancio demografico è tornato positivo a causa delle politiche antiabortiste di Putin. Certamente alla Russia interessa anche il capitale umano, ma non dimentichiamo che ragionano diversamente da noi. Comunque, ricorderei a Obama che l’uomo statunitense vive qualche anno in più, sì, ma in condizioni di obesità o semiobesità e lo trascorre, quel tempo, stravaccato su un divano con birra e popcorn a guardare la tv. Sogno americano… 😀

  4. E’ vergognoso che l’ONU neghi intervento umanitario ai cittadini delle regioni separatiste. In pratica è come se l’ONU avesse deciso che la colpa è dei cittadini ed è quindi giusto che loro paghino.

    Questa è la dimostrazione di come è fallimentare l’ONU. Tutti ipocriti perbenisti e poi, quando c’è da muoversi veramente, si girano dall’altra parte perseguendo gli interessi maggiori.

    Spero che la Russia non entri direttamente nel conflitto in quanto vorrei che si evitasse anche solo la possibilità di una guerra più estesa (vista la pazzia dei polacchi, dei lituani e degli americani la cosa mi spaventa alquanto). Però vorrei vedere Putin mostrare i denti e non rischiare di sembrare bugiardo e vigliacco.
    Anche se sicuramente per adesso sta’ muovendo le pedine nella giusta direzione con accordi sempre maggiori con i BRICS e con la Cina in particolare.
    E’ il tempo che deciderà. Tutto dipende se il tempo basta per arrivare all’inverno.

    1. Mi sono sentito gli interventi di varie nazioni al Consiglio di Sicurezza dell’ONU nel corso del quale diversi stati hanno negato l’intevento umanitario della Russia perchè la causa del disastro umanitario è della Russia stessa che ha alimentato militarmente e logisticamente una banda di criminali, non dei cittadini secessionisti. Quindi, se la Russia interrompe tale forniture, finisce questa sottoguerra e l’emergenza umanitaria cessa. Nei luoghi riconquistati dagli Ucraini, è stata fornita assistenza umanitaria.
      Poi ognuno è libera di pensarla come vuole, ma chi è causa del suo male pianga se stesso.

      1. Io penso che tali accuse siano ridicole in quanto potremmo tranquillamente dire che senza l’interferenza USA e UE non ci sarebbe stata la rivolta a Kiev e quindi sarebbe tutto pacifico come prima.

      2. Inoltre posso aggiungere che:
        quando fa comodo a noi occidentali i separatisti sono brave persone a cui vengono calpestati i diritti (esempio i ribelli siriani che oltretutto ora si stanno conquistando l’Iraq).
        Quando invece non fa comodo sono terroristi o criminali.

        Quindi sarebbe da vergognarci a poter giudicare gli altri.

  5. pUtin sta postando la guerra e la morte in Europa. Non mi sembra ci sia molto da dire in piu.

  6. Sinceramente non credo che Putin abbia scelto la guerra e la morte in Europa, perlomeno non per volontà sua, bensì cedendo a sanzioni e guerre economiche, prove poco attendibili riguardo l’abbattimento dell’aereo malese da parte occidentale, sistemi missilistici devastanti da parte di Kiev come “Uragan” e comuque per proteggere i filo-russi/russi/russofoni residenti in Ucraina. Ovviamente non è un santo nemmeno lui, è molto probabile che se selezionerà l’opzione militare sarà anche perché vuole garantirsi il proseguo dell’influenza di Mosca sull’Ucraina, ovvero una ex-repubblica sovietica, ma persino in questo contesto è controbilanciato dagli USA, che, secondo diversi autori, vogliono che l’Ucraina entri nell’UE come premessa alla sua associazione alla NATO, quindi in definitiva per fronteggiare la minaccia di trovarsi basi missilistiche NATO e USA praticamente a due passi
    Ma alla fine, è davvero necessaria l’opzione militare? Non credo, a mio avviso Putin ha il coltello dalla parte del manico, basta girare le valvole del gas e quest’inverno sarà molto lungo, molto buio, molto freddo…………………………………..

  7. Sinceramente viste le forniture europee avute fino a 10 anni fà credo che il gas se lo possano anche tenere visto che solo negli ultimi anni sono aumentate le forniture russe ed il grosso prima arrivava da tutt’altre parti…. questione di prezzo come tutte le leggi di mercato.
    Altro caso dove lavoro stiamo realizzando la nuova sede di NTV sede di Mosca e chissà perchè se la fanno fare da una società italiana se loro sono in grado di fare tutto.
    Altra cosa, la società italiana aprirà sede nei pressi degli urali per realizzare ponti e strutture che evidentemente i cari russi non sono in grado di realizzare.
    Credo che se V cerca la guerra la troverà come è giusto che sia vista che se entra in ucraina li non è casa sua e non ne ha il diritto.
    E’ come se l’austria invadesse il tirolo per proteggere i residenti da eventuali interventi dell’esercito italiano per sedare dei venti secessionistici per l’annessione all’austria.
    Mi sembra che siano passati i tempi per queste cose e sarebbe meglio che i russi diano maggiori servizi al loro popolo a cominciare dalle strade che fuori mosca sono campi da cross invece di mettere il naso a casa degli altri.
    Altrimenti torniamo al medioevo e dintorni non vi sembra.
    Ciao

    1. Giusto per capire con che tipo di personaggio abbiamo a che fare, riporto un articolo sul pensiero di Putin riguardo la WW1:
      http://www.jamestown.org/programs/edm/single/?tx_ttnews%5Btt_news%5D=42714&tx_ttnews%5BbackPid%5D=27&cHash=b60a2675b1e0d2bfd6ba0bcd0e7dcd74#.U-MXjaOLVmh

      Putin sta agendo nei confronti del popolo russo con veri e propri lavaggi del cervello riguardande l’impero russo, la cultura russa e la civiltà russa. Stessa cosa e stesso tipo di intervento ha adottato quando ha parlato il 6/6/2014, quando ha definita la vittoria contro la germania nazista, opera esclusiva della Russia, omettendo di dire che senza l’apertura del fronte della normandia e quindi senza gli alleati, la Russia non sarebbe più esistita.

      1. senza lo sbarco in Normandia cosa ? ti invito a leggere, persino da wikipedia, quali perdite hanno subito i tedeschi nelle: battaglia di Mosca (inverno 1941), assedio di Leningrado (3 anni), Stalingrado !, Kursk; sacca di Cherkassy e operazioen Bagration (prima dello sbarco in Normandia). L’80 % dello sforzo bellico tedesco e delle sue perdite è stato contro l’Armata rossa.. gli yankee sono intervenuti solo quando sono stati sicuri che i tedeschi non avrebbero retto l’urto su due fronti

        1. cinque fronti,
          per dividere le forze nemiche hanno alimentato in ogni modo il timore tedesco di sbarchi anche a calais, nei balcani e in norvegia sia prima che durante e dopo quello in normandia, oltre all’italiano, e d’altronde se i tedeschi non avessero avuto aperto il fronte balcanico nel’41 e quello africano nel’42 molto probabilmente quelle battaglie sarebbero andate diversamente, per non dire che non ci sarebbero proprio state

          …ma le guerre si vincono così, con la propaganda, sia prima che durante e dopo le battaglie….

  8. Buongiorno, vorrei effettuare delle considerazioni:

    1) Mai come in questo momento regna il caos nelle informazioni che ci arrivano..sarà voluto;
    2) Chi ci rimette è sempre la popolazione;
    3) Questi politici e comandanti non vogliono il bene del mondo.

    Mi dispiace molto per le Russe ed Ucraine che in generale sono BONE e la danno facilmente, possibile che non possiamo salvare solo loro?

    Lo so verrò censurato per queste mie parole.

    Saluti

    1. Ma non ti vergogni!! Vieni a postare su un articolo che ipotizza altamente probabile una guerra e ci vieni a parlare di ragazze, Chiaramente non intendo ripetere quello schifo di parola che hai usato per aggettivare le donne, però vorrei solo ricordarti che dietro a grandi condottieri ci sono sempre grandi donne, senza le quali non avrebbero dove andare.

  9. Putin sta agendo benissimo e, nonostante le boiate scritte qui e in altre sedi dai troll filoatlantici, è di tutta evidenza che:

    1) Sono stati gli USA a organizzare il colpo di stato in Ucraina, portando così hna minaccia diretta alla Russia;
    2) Non sono state esibite prove da parte USA dell’abbattimento dell’aereo malese da parte russa, per il semplice fatto, sempre più evidents, che trattasi di false flag con mente USA e braccio ucraino;
    3) Putin ha tutto il diritto di impedire una minaccia concreta e attuale alla Russia;
    4) L’ONU è un’organizzazione fantoccio nelle mani degli USA, quindi delegittimata e conseguentemente ormai inutile;
    5) Gli USA, come sempre, ne escono con sempre meno credibilità dalla loro.

    1. Tralascio di controbbattere tutti gli altri punti, perchè onestamente mi sono stancato di dover dire sempre e ogni volta le stesse cose a uno che di professione fa l’accusatore di una sola parte.
      Però su un punto devo intervenire. L’ONU non è nelle mani degli USA, ma nelle mai di ogni Stato che ha diritto di veto. Questo è un fatto che non può essere, nè smentito, nè contraddetto da nessuno.

  10. Nel caso servirebbe davvero che qualcuno si metta tra i due litiganti, se
    non altro per dare soccorso ai poveri ucraini russofoni che di colpe non ne hanno. Se no è come dire che non si devono aiutare i palestinesi dato che è colpa di Hamas. Che schifo di diplomazia!

  11. Io insisto e, permettetemi, rilancio.

    Secondo me Putin ha sbagliato tutto.
    Ha sbagliato ad usare la violenza in uno stato sovrano a lui estraneo.

    Stà sbagliando a non rendersi conto della posizione cha ha assunto è intrinsicamente sballata, in altre parole lui sostiene che chiunqua ha un nonno straniero può chiedere l’intervento armato (ARMATO!!!!) dello stato dove vive il nonno nel propio stato, sai che casino il mondo secondo Putin? Vi piace? A me no. Altra domanda. Perchè i milioni di cinesi che vivono in Russia non si dovrebbero sentire minacciati e chiamare la Madre Cina in loro aiuto?

    A me rimane un dubbio. Perchè una persona sicuramente inteligente come Putin stà combinando tutto stò casino?

    Credo che dobbiamo osservare le evoluzioni di questa storia.
    Al momento io sono e rimango filo occidentale.
    Rimango in primis pro UE e poi pro NATO (USA compresi).

    E non sono un troll. 🙂

    Ciao, Alessandro.

    1. Ah, il casino lo ha combinato Putin? Non mi sembrava proprio. Non ho visto Putin finanziare la rivolta di Kiev e non ho visto Putin voler piazzare i missili al confine con la Russia o voler sostituire le proprie navi nella base in Crimea con quelle di un altro esercito.

      Non ho visto Putin scatenare il caso in Libia, in Siria, in Egitto, in Israele ecc ecc ecc.

      Però, giustamente, come dici te è colpa sua.

      Ci sono stati dei morti sul lavoro in Italia. Mi sa che è colpa di Putin.

      1. Le tue argomentazione sono condivisibili, ma non per questo la Russia, se si sente superiore, deve agire e sbagliare allo stesso modo. Se non avesse armato e sostenuto i ribelli dell’est Ucraina, oggi potrebbe benissimo accusare l’occidente degli interventi in tutti i luoghi menzionati. Una volta che però agisce nello stesso modo, non si differenzia più da quelli da lei accusati.

        1. Mi dispiace ma nella mia limitatezza di veduta sostengo che chi inizia e causa il problema ha torto. Gli altri sono giustificati ad agire anche in maniera poco corretta.

          1. Intendi dire che se un uomo commette un omicidio deliberato, l’altro si deve ritenere giustificato a commetere lo stesso????
            Questa è la legge del taglione e non è per niente una legge civile, giusta e umana.
            Così non ci siamo proprio. Si innesca una spirale continua ed infinità senza possibilità di uscita.

    2. Inoltre ti faccio osservare una cosa:
      l’esercito regolare ha ucciso civili.

      Solo questo è stato più volte pretesto per l’esercito americano per giustificare un attacco su uno Stato sovrano.

      A questo punto con quale autorità possiamo vietare a qualcun’altro di fare la stessa cosa?

  12. Leggendo inizio ad essere confuso.
    Vi sono due “Alessandro” diversi a commentare?

    1. Ciao Lux, sì, ci sono due Alessandro, io sono l’altro, l’autore del primo commento di questo post e di quello del 6 agosto 2014 alle 22:07.
      Gli altri postati da “Alessandro” sono di un mio omonimo, compreso quello del 7 agosto 2014 alle 20:49 a cui tu hai replicato due volte prima di porre la domanda

  13. Si siamo in due. Due Alessandro. :;)

    Io credo che sia Putin ad usare la violenza tra popoli come strumento di azione.

    Vengo a te. Fomentare, sostenere e alimentare movimenti interni di ribellione è un metodo di ingerenza.

    Ma quella si chiama politica non guerra.

    Io mi ricordo le flotte di Albanesi che volevano venire in Italia perchè avevano visto i quiz a premi di rai uno. Soldi per tutti. E tutti venivano quì. Noi abbiamo destabilizzato a nostra insaputa 🙂 Ti rendi conto? La politica quanto è duttile?

    La violenza no. La violenza è facile. Ti do un fucile. Appoggio logistico (soldi, cibo, etc) e tu ammazzi. Porti morte. E io ci speculo sopra.

    Perchè secondo me Putin sballa? Perchè secondo me gli Ucraini volevano, e vogliono, loro venire nella UE. E lui non ci vuole stare. E allora arma milizie, invade regioni. Ma il popolo Ucraino vuole l’occidente. E la violenza porta solo altra violenza.

    La storia dell’Europa è difficile. Ci siamo massacrati in tutti i modi.

    Il metodo odierno di Putin è vecchio e riproduce schemi fallimentari.

    Per questo resto con le mie convinzioni. E aspetto le sorprese future.

    Secondo me sta’ storia e’ molto complicata.

    Ciao.
    Alessandro.

    1. Ciao Alessandro, io sono “l’altra tua metà”, diciamo così, l’altro Alessandro.
      Piacere di conoscerti, mi raccomando, quando commentiamo facciamoci valere, siamo alleati, diciamo che siamo USA e UE tanto per restare in tema. Ciao, a presto

  14. Certo diciamolo. La UE. Viva la UE e la NATO, tanto bistrattata da molti.

    Ci vorrebbe una citazione di Kennedy per gli attuali detrattori.
    Ma lasciamo perdere la retorica.

    E parliamo di oggi. Noi siamo cresciuti in una regione di pace grazie ai principi del mondo occidentale.

    Mio nonno era a combattere a Caporetto.
    Pagina poco gloriosa. Ma lui era li’.
    Contro i tedeschi e gli austrici.

    Oggi con i Tedeschi o gli Austriaci al massimo ci giochiamo un Europeo. Un mondiale e’ troppo per noi. 😉

    Un altro nonno ha scampato la campagna di Russia per un caso fortuito.

    Ora Putin cosa vuole? La Guerra all’occidente? Al satana USA?
    E perche’ ? Perche’ la sua Russia non era alleata con gli USA?
    Non hanno vinto insieme la seconda guerra mondiale?

    E perche’ lì’europa (UE) dovrebbe seguirlo? Per avere finalmente leggi contro certe propagande? Ma dai.

    Ma lascia perdere. Io non capisco perche’ una nazione che ha avuto milioni di morti …. vuole riportare i termini del confornto in termini di morti.

    Semplicemente non lo capisco. E preferisco riferirmi a chi la pace la ha perseguita.

    Non credo che si possa dire che la UE ha fomentato guerre o discriminazioni. Anzi ….. forse e’ stata troppo tollerante (per gli affari?).

    Alessandro.

    1. Io vedo gli USA pronti ad accettare e causare una guerra in Europa se questa serve a far sopravvivere la loro economia. Economia salvata già dall’intervento nella seconda grande guerra.

      La Russia aveva grandi ambizioni di ottimi accordi economici con l’Europa. Altro che farci guerra.

      1. La guerra dettata da difficoltà economiche è stata la base della WW2. Non sono stati di certo gli USA a dare inizio alla WW2 ma ne sono stati coinvolti, come sono stati coinvolti tanti altri Stati che come gli USA, hanno partecipato commettendo nel bene e nel male gli stessi errori. Ma sono stati veramente errori o conseguenze dettate dal momento. In un periodo storico dove non esisteva neanche il pane, le speculazioni sono sorte in modo immediato. Il mercato nero era la regola, non più l’eccezione.
        In questo momento storico, dove le economie sono diventate globali, potrebbe determinarsi un effetto domino. Pensiamo per un istante alla ipotesi che salga al potere di una qualsiasi delle nazioni atomiche, un personaggio del tipo “Hitler”. Collochiamo tale evento nell’attuale contesto economico e la frittata è fatta. Questa per me è la cosa più preoccupante

  15. Questo commento volevo rivolgerlo all’altro Alessandro dato che ha menzionato suo nonno, il quale ha combattuto a Caporetto, e nella prima parte è rivolto in effetti a lui per raccontare innanzitutto a lui, ma anche a tutti voi, Lux, Andrea, Gianluca, a tutti gli altri commentatori e a Voi della Redazione, l’esperienza dei miei due nonni paterni come testimonianza di cosa sia la guerra da chi l’ha vissuta, per quanto possibile comunque tramite una tastiera. Poi faccio un discorso più ampio che riguarda tutti noi su cui è indispensabile riflettere. Lo faccio perché di fronte a temi come questo è impossibile restare indifferenti, perlomeno noi che ce ne interessiamo non possiamo permettercelo.
    Ciao Alessandro, sempre il tuo omonimo. Dato che hai parlato dell’esperienza del nonno, anch’io voglio farlo dei miei due nonni paterni. Mio nonno è nato nel ’27, mia nonna nel ’39, anno di inizio Seconda Guerra Mondiale. Mio nonno era quindi un giovanotto durante il secondo conflitto mondiale, so da mia nonna che i tedeschi lo obbligavano ad armare i loro cannoni con le apposite palle (da cannone), lui era un tipo molto indomabile, più o meno come molte persone a quei tempi, e una volta, per aver mostrato il disappunto ad armare un cannone, subì un colpo di pistola alla nuca per essere ucciso (in questo modo il tedesco avrebbe risparmiato un proiettile!), però non fu colpito bene, ma poi obbedì. Ovviamente ebbe altre esperienze, ma questa è quella che so di mio nonno.
    Di mia nonna, nata nel 1939, posso dire che ogni tanto lei mi racconta dei boati prodotti dalla bombe provenienti dai cieli e di quei suggestivi allarmi che annunciavano la fine di una vita tranquilla e normale in famiglia. Mi parla del terrore che provava quando dovevano fuggire tutti quanti in campagna per sfuggire a bombe e soldati. Era molto piccola, eppure ricorda benissimo quell’esperienza davvero indimenticabile (ovviamente in senso negativo). Ogni Domenica pranziamo assieme e se capitano notizie dai telegiornali di conflitti come quelli in Siria, Israele e Ucraina, può accadere che si turbi anche molto perché quelle notizie le ricordano i momenti terrificanti della sua infanzia e la inducono a domandarsi se anche noi potremmo avere un conflitto, proprio come allora. Ovviamente un ragazzo di 22 anni come me, classe 1992, cresciuto nel benestante Occidente a cavallo tra il secondo e il terzo millennio tra computer, tablet, cellulari, climatizzatori e tutto ciò che il benessere attuale offre, non può comprendere i suoi rammenti, ma mi chiedo: potremmo davvero fare un salto nel passato e tornare ad avere guerre qui, a casa nostra? Se sì, come ce la caveremmo io e miei coetanei, ovvero i giovani della mia età che domani avranno in pugno le redini del mondo, giovani cresciuti però, a differenza dei nostri nonni, nello più spensierato benestare? Credo proprio che non avremmo né l’abilità né la volontà di affrontare una situazione del genere. Anzi, non sapremmo proprio da dove cominciare. In poche parole, lotta spietata per la sopravvivenza. Lo dico con tristezza perché constato un’assoluta apatia della gioventù attuale a princìpi che hanno forgiato l’età contemporanea, princìpi nobili che sono stati consacrati e riconosciuti solo col sangue di tanti martiri per una giusta causa, valori che hanno modellato l’uomo fino a renderci ciò che siamo, ciò che abbiamo, ciò che pensiamo oggi. Patriottismo, altruismo, libertà, diritti, sovranità sono sempre più calpestati da chi comanda il mondo, ma soprattutto dimenticati dai giovani (ma anche da adulti) che domani dovranno prendere in mano il mondo e sostituiti da concetti ormai dominanti di corruzione, tangenti, arrivismi, carrierismi, mignottocrazia e così via. Qualcuno, alla fine della guerra fredda, parlava di “fine della storia” in ragione del tramontare delle ideologie in contrapposizione e del trionfo dei valori occidentali, per me “fine della storia” è semmai l’aver seppellito quei sani valori che sono stati alla base di una società non evoluta materialmente, ma molto eticamente perché fondata su tutti quei nobili ideali di cui oggi proprio sembriamo volere fare a meno. La storia è finita se non li riconsidereremo come meritano, la storia è finita se non dimostreremo solidarietà ad essi, la storia è finita se noi future generazioni continueremo ad essere assopiti in un tale letargo mortale. Se continueremo così, noi modelleremo un mondo completamente cupo, privo di vita, talmente oscuro che la storia ed il Buon Dio pretenderanno presto o tardi il riscatto di coloro che hanno versato il loro sangue ai loro tempi per i sacrosanti ideali, tantissimi uomini e anche donne che hanno lottato per gli altri e per il mondo fino all’ultimo respiro. Non avrebbe senso un mondo siffatto.
    A quel punto, sarà meglio non un olocausto nucleare, ma termonucleare, anzi, una pioggia di asteroidi da parte dell’Onnipotente che purifichi fino nelle più profonde fondamenta ogni briciolo di ignominia di un’umanità totalmente immersa in tale oblio.
    Non possiamo consentire di giungere ad un tale contesto, ma purtroppo di questo passo vi arriveremo, ecco perché, forse sarò duro o insensibile, forse riceverò commenti di sfida od offensivi che sarebbero stati solo apprezzabili visto quanto detto sopra, ma voglio correre il rischio di riceverne anche negativi perché voglio dire quello che penso, in fondo servirà una guerra per farci svegliare dal nostro torpore. Perdonatemi se sono così schietto, ma l’ignavia nei confronti del mondo, della giustizia e della vita è tale (specialmente, ripeto, da parte di noi giovani) che solo vedere le nostre vite sconvolte da una evento sensazionale ed impressionante come una grande guerra o magari un grande cataclisma di proporzioni mai viste potrà accendere in noi ciò che è in noi assopito, tutto ciò per cui vale la pena lottare e vivere. Altrimenti la storia sarà finita.
    Grazie per avermi permesso di essere stato onesto con me e con voi e di aver letto questo lunghissimo commento.

  16. Intanto gli USA si sentono autorizzata a bombardare in Iraq per questioni “umanitarie”.

    Non entro nel merito e nell’analisi del torto o ragione ma vorrei far notare che loro hanno il potere e l’autorità di decidere si intervenire su suolo sovrano (nazione Iraq) con bombardamenti aerei per sostenere la parte che gli interessa.

    A questo punto chi può dire di non fare la stessa cosa alla Russia?

    E’ vero che nel caso iracheno il bombardamento USA è a vantaggio del legittimo (?) governo ma se pensiamo alla Libia, alla Siria ed all’Iraq nella seconda guerra del golfo…. mi chiedo ancora con quale faccia possiamo dire ai russi di non farlo.

    E’ qua l’ambiguità del sistema. E’ qua che mi casca l’asino.

    PS: a mio parere le scatole nere le hanno già esaminate. Se non ci dicono più nulla temo sia perchè la verità non è quella che vorrebbe l’occidente.

  17. Alessandro 22 ( giusto per non sbagliare) nel 42 – 45 le palle da cannone non esistevano più 😉 . Detto questo io non giustifico nessuno , valuto il caso sulla base delle mie esperienze, conoscenze . E ho pianto pensando all’Olocausto , a Sabra e Shatila , a Piazza Tienanmen…. la mia sensibilità è spaventata dal l’odio. E sono consapevole che su questo mondo la vita conti meno dell’interesse del momento.

    1. Ciao Gianluca, mia nonna mi ha sempre raccontato così, o forse ho capito male io, magari le chiederò di raccontarmi il tutto di nuovo per accertarmi

  18. Ribadisco, oggi, nonostante i vuoti proclami mediatici, l’inutile ONU cosi come tanti altri piccoli e grandi organismi internazionali, sono in mano USA. E non è una questione di diritto di veto…

  19. Poi, Andrea, io mi limito a sottolineare le faziosità tue e di altri filoamericani. Non accuso, per cui se io sono un accusatore di professione, tu come lavoro fai il raccontaballe. E ti viene bene. 🙂

    1. Certo che ci vuole proprio una bella faccia tosta accusare me di racccontare balle, quando sono innumerevoli i tuoi post farciti di fesserie tendenziose e false.
      “Sottolineei” è un tuo modo di definire la parola “accuso”.
      Sono innumerevoli i post i cui vai dicendo dei pensieri degli altri “ottusita filoamericana”, “mi viene il vomito”, “decerebrati”.
      La verità è che sei incapace di discutere perchè sei privo di argomentazioni, posti solo per offendere e basta.

  20. Putin in Crimea ha detto che farà di tutto per risolvere il conflitto in Ucraina e che la Russia non deve isolarsi sul piano internazionale.
    Ho l’impressione che entrambi i concetti da lui evocati sono sciocchezze per non dire altro: 1) i conflitti si risolvono in modo pacifico assieme e non unilateralmente, e da parte occidentale non mi sembra ci sia questa buona volontà, e anzi il governo vassallo di Kiev, dopo Donetsk e Lugansk, attaccherà probabilmente la Crimea e le belle parole pacifiste di Putin diverranno balle; 2) non è che la Russia non si debba isolare sul piano internazionale, ma è al contrario l’Occidente che la sta isolando con le sanzioni economiche, sanzioni imposte con convinzione da Washington, con riluttanza dall’UE, ma sono un dato di fatto. In sostanza dice che la Russia non deve annientare i legami con i partner occidentali e che questi nel contempo non devono mancarle di rispetto; ebbene stanno accadendo l’una e l’altra cosa.
    A me sembra che Putin stia cominciando ad ammalarsi come Obama della malattia, a quanto pare contagiosa, di dire insensate e al di fuori della realtà, come se delirassero

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