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La Russia esce dal trattato sulla riduzione delle forze convenzionali in Europa

La Russia esce dal trattato sulla riduzione delle forze convenzionali in Europa

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Ieri il Ministero degli Esteri della Federazione Russa ha annunciato che Mosca si ritira dal “trattato sulla riduzione delle forze convenzionali in Europa”. Questa notizia, passata inosservata dai media tradizionali italiani, è invece di fondamentale importanza. Il trattato in questione regola, o per meglio dire regolava, il numero massimo di carri armati, mezzi per il trasporto truppe, artiglierie, sistemi antiaerei, aerei da combattimento ed elicotteri d’attacco che potevano essere schierati in Europa (dalla costa Atlantica ai monti Urali) dai circa trenta paesi firmatari del documento, inclusi oltre agli stati europei il Canada e gli Stati Uniti d’America.
Questo trattato è alla base della riduzione delle spese militari del continente europeo, e ha consentito agli stati firmatari di destinare risorse allo sviluppo della società, invece che alle ormai sterili spese militari.
La Russia, anche dopo la forma del trattato avrebbe potuto comunque mantenere una notevole capacità convenzionale ad ovest degli Urali. La denuncia del trattato (cioè uscire dal trattato) indica che la Federazione Russa ha intenzione di superare i numeri indicati nel 1999, numeri che ora vi forniamo.

Carri Armati 6350
Veicoli trasporto truppe 11280
Artiglieria 6300
Aeromobili da combattimento 3415
Elicotteri d’attacco 850

Dobbiamo ricordavi che ora la Federazione Russa dispone in totale di circa 2500 carri armati in servizio effettivo, 7000 veicoli per il trasporto truppe, 6500 pezzi di artiglieria e 2200 aeromobili da combattimento, tutti numeri inferiori alle quote complessive assegnate. Tuttavia il trattato stabilisce quote secondarie per specifici sistemi d’arma (artiglierie a lungo raggio, modelli di mezzi corazzati per la fanteria ecc.) e la Russia potrebbe avere la necessità di superare tali quote secondarie.
L’uscita della Russia dal Trattato implica, in prima istanza, il fatto che l’Europa Occidentale dovrà probabilmente tornare a spendere nel campo della difesa convenzionale, dopo che per anni non ha più investito inaudito settore, e trovandosi oggi con una minima capacità produttiva bellica, nonché con progetti di ricerca e sviluppo congelati da oltre 15 anni.
Secondariamente va considerata la seria possibilità che la Federazione Russa guidata dal presidente Putin, non utilizzerà la forza convenzionale come puro spauracchio ma che, vista l’attuale situazione geopolitica e gli alti costi necessari al mantenimento di tali forze, la loro espansione numerica ad ovest degli Urali trova giustificazione solo in un caso: la Russia intende compiere una campagna militare di vaste dimensioni nell’Ucraina orientale e se ciò accadrà entro pochi mesi le forze convenzionali NATO presenti in Europa dovranno scegliere se garantire la sicurezza degli Stati aderenti al patto Atlantico oppure cercare di fornire supporto militare all’Ucraina; a nostro avviso infatti in questi mesi la NATO non possiede le capacità (e soprattuto i numeri nonchè la coesione politica) necessarie a compiere ambedue queste missioni.

Comment(45)

  1. Meno male che lo avete scritto già voi che la NATO non ha i numeri in termini di mezzi perchè il budget militare dei suoi membri è all’osso. Questa è l’ennesima prova che non esisteva e non esiste alcuna minaccia NATO alla Russia. Anzi, con l’uscita dal trattato da parte Russa, abbiamo l’ennesima prova che la minaccia più grave in Europa viene proprio dalla Russia.
    Ritengo che la NATO non muoverà un dito per difendere l’Ucraina focalizzandosi esclusivamente sulla difesa dei propri membri, motivo per cui esiste.

  2. “Questa notizia, passata inosservata dai media tradizionali italiani,”

    Non a caso TUTTI i media italiani non ne danno notizia, siamo una colonia USA, come l’Europa intera. Questo fatto andrebbe tenuto conto per effettuare un’analisi corretta degli eventi che si prospettano. Per capire l’origine delle sanzioni alla Russia e per la continua campagna mediatica contro Putin e la Russia.

  3. Non credo si preparino ad un’invasione….sarebbe controproducente per loro. Secondo me continuano su questa linea di appoggio ai miliziani del Donbass e aspettano che il governo di KIev imploda: non dovrebbe mancare molto ormai. Poroshenko è stretto dai neonazisti da una parte da chi vorrebbe entrare subito nella Nato/UE dall’altra e da chi (e penso siano una buona fetta di popolazione) di questa guerra e del dilemma “Nato si Nato no”non frega proprio nulla. Ripeto, è solo una mia personale visione. Saluti e complimenti ancora per tutto quello che pubblicate!

  4. Si, il popolo ucraino non vuole la guerra ( del resto, chi la vuole?), come dimostra il sondaggio di ieri pubblicato su ukraine today.

    Il punto è che noi europei non abbiamo armi, però gli usa ce ne hanno eccome: i 100 carriarmati arrivati l’altro ieri in Lituania ne sono solo l’ennesima prova.

    Questa denuncia del trattato è la dimostrazione della teoria del l’escalation asimmetrica, ovvero della risposta russa alla forza di pronta reazione nato, che, lo ricordo, è stata aumentata a 30 mila unità, nonché dei vari ministri che dichiarano la Russia una minaccia al pari dell isis.
    Tuttavia non so se questa volta ci sarà una corsa agli armamenti convenzionali, dato che si parla di nucleare con sempre maggiore frequenza…

  5. Nessuna corsa agli armamenti, ma preposizionamenti tattici da entrambe le parti.

    Le armi che ci sono già bastano e avanzano.

    1. dipende

      per una guerra tra don e dnepr certamente ne avanzano, se però il fronte si allunga le frontiere russe non si difendono con 6’500 carri, tantomeno con 2’500, ma forse neanche con 25’000

      e avendo l’occidente abolito la naja da un pezzo il loro interesse non è certo una guerra limitata, tantomeno una guerra da seduti

  6. Non ho capito bene. Questi numeri sono totali o per ogni singolo schieramento? Sono numeri altissimi.

    Mi viene quasi da pensare che Obama e Putin siano grando amici e che questo non sia altro che un grande pianon per far acquistare più armi a tutti.
    Sicuramente non è cosi ma non sarebbe poi così assurda come ipotesi.

    1. Non sarebbe la prima volta: hitler (pagato e mantenuto dalle oligarchie finanziarie occidentali) si spartì la polonia con la russia…

  7. Cioè crisi , stati terroristi , riarmo , nucleare…..c’è per caso qualche forma virale di demenza nell’aria? Si sono tutti bevuti il cervello. La follia umana non conosce confini.

    1. Non è follia purtroppo.

      Se quei numeri sono esatti, questo vuol dire che le due parti si preparano alla resa dei conti da anni, e hanno pianificato lo scontro.

      L’ Ucraina è solo un pretesto, il casus belli magari una piccola invasione o presunta tale di un paese baltico, chi lo sa.

  8. ..ma non siete stanchi di questa poverta’ culturale e la sovranita’ ‘popolare ridotta all’osso dall’impoverimento sociale proggrammatico??questa subdola e diabolica opera magna messa in atto da forze non planetarie o native??.tutto cambiera’..ma il transito sara’ evidente.il paradigma entrante annulla il paradosso.capiremo da dentro.questa e’ la via.avra’ un costo sostenibile.benedizioni.

  9. Signori miei, la guerra in Ucraina riprenderà appena il sole comincerà a dissipare le fosche nubi invernali. Lo confermano le esercitazioni militari in Europa-orientale, l’arrivo di carri armati nei Baltici, quel link postato da Luca, e chissà quant’altro

  10. Ma quanti di questi castrati mentali ci sono nei nostri governi?
    Vecchi babbioni che sparano ” uccidi il talebano , uccidi il russo …”. Tutti esauriti , uccidi cosa? Dementi! con tutti i morti civili e profughi che non si contano più. L’Africa che è sempre più nera e le nostre tasche sempre più vuote. Maledetti guerrafondai razzisti e xenofobi!

    1. E ti dirò di più, la tregua di Minsk, la seconda, quella di Febbraio, è stata concordata principalmente, secondo me, solo per motivi squisitamente militari, ovvero per occultare in qualche modo la sacca di Delbatsevo, una vera caporetto per Ucraina e Occidente. Secondo: per guadagnare tempo ed eventualmente armi dall’Occidente, USA e UK in primis, oltre a Polonia e Baltici; terzo: per aspettare la primavera per le nuove manovre militari

  11. Di questo passo so faranno guerra, non è una situazione che può reggere per sempre

  12. Troppa paura, troppa tensione…ma non è proprio questo ce vogliono inostri governanti? Creano la minaccia x farci vendere armi dall’america (ns proprietari).. se fossi in putin farei la stessa identica cosa! Gli USA hanno schierato almeno 10volte le unità russe. .. si chiamano misure preventive quelle di Putin, non tentativi di scatenar guerre

  13. Intanto, come riporta sputnik, la tregua vacilla sempre di più, e scattano gli ultimatum:

    The self-proclaimed Donetsk People’s Republic’s negotiator Denis Pushilin has warned that Kiev has only one more day left to grant the Donbas territories a special status.

    “The Verkhovnaya Rada [Ukrainian Parliament] has to define the list of territories in Donetsk and Luhansk regions that have a special status. Kiev has only 24 hours left to fulfil its obligations. In the event that such a decision is not reached in 24 hours, it will be evident to the whole world that Kiev has no intention to stick to the roadmap signed in Minsk,” Pushilin said in a live broadcast on the news channel “Russia 24”.

    Mi chiedo cosa aspetti kiev a dare a quelle regioni uno status speciale…

  14. Boia quante calcolate ho letto riguardo a Putin che è sparito qualche giorno. Mancava la teoria degli alieni rettiliani ed eravamo al completo.

    Il giorno che si rifugeranno per la guerra nucleare vedremo i velivoli presidenziali prendere il volo e dopo nemmeno mezzora saremo tutti inceneriti. Altro che giorni di assenza.

  15. A proposito dell’ “ultimatum” dei ribelli di ieri, e del dissenso in europa…

    (ANSA) – MOSCA, 14 MAR – Kiev ha “firmato contratti per importazioni di armi, anche letali, con 11 Paesi”. Lo ha annunciato ieri sera il presidente ucraino Petro Poroshenko in un’intervista alla tv 1+1 ripresa dall’agenzia Interfax senza tuttavia nominare questi Paesi, né specificare con quali ci sono accordi per l’eventuale invio di armi cosiddette “letali”. Se ci sarà “una nuova fase di aggressione contro l’Ucraina posso affermare che riceveremo immediatamente sia armi letali che sanzioni”, ha detto. (ANSA)

    1. Fornire armi tramite un Paese terzo potrebbe essere il modo per gli americani di non apparire come fornitori diretti.
      Stesso trucco utilizzato da tanti per varie merci (da russi compresi).

  16. E pensare che l’altro giorno il min degli esteri tedesco aveva detto:

    Dr. Frank-Walter Steinmeier, the German Foreign Minister, didn’t mince his words when speaking Thursday morning at the CSIS in Washington, where he warned against arming Ukraine and called for continued motion along the “difficult path” of diplomacy in order to resolve the crisis there.

    “It is obvious to me that this would expand the conflict, and would move the crisis to a new phase and beyond the point of no return,”
    he warned.

    “What we need is strategic patience. If we insist on resolving the crisis immediately , we may set it back. As often in diplomacy, a crisis can start in days, but it may require decades to end,”
    he said.

    “We must be aware that Russia raises in some countries of Europe some long historical memories which we have to understand. But Russia will always be our biggest neighbor and German foreign policy can only work in and through Europe.”
    Later in the Q & A, the Swedish berserker economist, Anders Aslund, again asked why we shouldn’t provide Ukraine with weapons.

    “We haven’t seen the success of military solutions anytime in recent history,” Steinmeier noted.
    “We must take consideration rather to limiting casualties. Just because the way is long, doesn’t mean that some other way will be quicker,”
    “If you increase the arms to Ukraine, Russia will simply provide the separatists with more weapons, and the balance of forces would remain the same, but at a much higher level. This would lead to a new phase that could get out of control. It could lead to a direct conflict between Russia and Ukraine, and no one, particularly Ukraine, would benefit from that,”
    he warned.

    “There have been some violations along the way, but the parties have always come back to the basis of the Minsk agreement. As long as the parties remain within the parameters of that agreement, we should pursue the difficult path of negotiations. There is no alternative to this laborious process,”
    he said.

  17. Ehi, ma avete visto come ci si rifornisce militarmente all’impazzata in Ucraina? Sul forum di Nibiru 2012 seguono punto per punto le principali notizie dalle fonti più affidabili a livello internazionale, e si constata la presenza di impressionanti colonne di veicoli militari a Belgorod ed in altre parti, mentre Poro afferma che sono stati sottoscritti accordi per la ricezione di armi letali da 11 paesi dell’UE
    Cioè, ma ci rendiamo conto che anche Minsk 2, non diversamente da Minsk di Settembre, è solo un modo di guadagnare tempo prima dell’apertura delle danze in Ucraina, forse in Europa?

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