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Addestratori militari americani presto in Ucraina

Addestratori militari americani presto in Ucraina

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Il comandante delle truppe americane in Europa ha annunciato che nelle prossime due/tre settimane addestratori militari americani si recheranno in Ucraina per formare le truppe di Kiev.
Questa mossa del pentagono deve ritenersi propedeutica all’invio di armi all’Ucraina. E’ infatti inutile inviare armi ad una nazione se le sue truppe non sono in grado di utilizzarle. Per questo motivo prima di inviare la armi si inviano gli addestratoti che, sia con la teoria, sia utilizzando simulacri (Mock Up) dei sistemi d’arma preparano i soldati all’utilizzo reale delle armi.
Pensiamo che questa notizia sia estremamente rilevante, in quanto inviare le armi è un gesto eclatante, tuttavia senza l’addestramento le armi sarebbero inutili soprammobili.
Questa notizia indica inoltre che gli Stati Uniti non abbiano alcuna speranza in una tenuta degli accordi di Minsk e che quindi si preparano ad uno scontro diretto, ed a ampio raggio, tra Russia e Ucraina, non solo per Lugansl e Kharkov ma anche per aree che possano andare oltre il Donbass.

Comment(23)

  1. Gli psicopatici di Washington credo si preparino ad un loro scontro diretto con la Russia.

  2. Soluzione non condivisibile ma giustificabile, visto che la controparte del Donbass riceve qualsiasi tipologia di armamento. Se proprio vogliono intramprendere questa strada, almeno gli diano le armi dell’ex patto di varsavia, così neanche i russi potrebbero lamentarsi di nulla.

  3. Andrea, mi scusi, ma che vuol dire la sua affermazione?! È forse contento dello scoppio di una guerra mondiale?
    Come si può affermare con così grande leggerezza ” soluzione non condivisibile ma giustificabile”!?

    Chi vuole l’escalation?!

    1. Provo a chiarire. Se una controparte (russa) rifornisce di armamenti di qualsiasi tipo una delle due fazioni in campo, con tipologia anche di ultima generazione (vedi sistemi BUK, Pantsir, T-72B3 etc..) tale da determinare una superiorità militare su di una nazione sovrana, pur non rappresentano la soluzione migliore tra quelle perseguibili, trovo coerente ristabilire l’equilibrio delle forze in campo. Ed in questo caso con armamenti di provenienza ex sovietica.
      Questa non è una soluzione ma un contrastare un problema. Ovvero il continuo rifornimento di armi russe ai separatisti e soldati russi in campo Ucraino. Se si riesce ad interrompere questo fluire costante di armi, allora conseguentemente non trovo più giustificabile il rifornire l’esercito ucraino di ulteriori armamenti.
      La guerra simmetrica vale per tutti.

  4. Andrea, e secondo te come mai gli americani dovrebbero essere interessati a difendere la sovranità dell’ucraina? Perche sono buoni?

    1. E i russi perchè dovrebbero continuare a spingere per creare uno staterello stile Transinistria, Abkazia, Ossetia? Secondo me non è corretto parlare di bontà, perchè presuppone che sia una contrapposizione con crudeltà. Ogni stato ha i suoi interessi e cerca di perseguirli secondo i propri criteri, c’è chi bombarda la Libia e se ne va (Francia), c’è chi invade l’Iraq e se ne va (USA), e c’è chi occuppa l’Ucraina e si impossessa della Crimea (Russia). Chi è il buono e chi il crudele? Nessuno e tutti.

  5. Si si.. Ma l’Ucraina è molto distante dagli USA, mentre è praticamente alle porte di Mosca.. Come pensi che reagirebbero gli usa se Mosca invadesse o desse armi al Venezuela o al Messico?
    Io penso che reagirebbero in maniera molto più dura ( vedi la crisi di Cuba), altro che qualche separatista qua e la… Invierebbero le truppe regolari, e a suon di bombe scaccerebbero la Russia. Questo è stato legittimo, ma come non considerare legittimo anche l’atteggiamento di Mosca in Ucraina!?

    1. posto sbagliato, non il venezuela,

      il paragone andrebbe fatto con la carolina del sud, o con il quebec, o al limite quelle isolette ancora francesi davanti alla costa americana

      se dichiarassero la secessione (magari per l’ennesima volta), come ha fatto l’ucraina vent’anni fa, e dopo un po’ il governo locale venisse rovesciato e ne salisse al potere uno che chiede a putin di entrare nella federazione russa, e magari un reggimento di missili balistici “a garanzia dell’indipendenza” dal vecchio “padrone”…?

      quella è la pietra da prendere a paragone!

  6. Carissimi, la verità è che il resto del mondo è stufo di essere invaso a piacere dagli usa, quando pare loro, che sia per vendere armi o per il petrolio, o chissà per quale altro motivo.
    Guardate ad es all’Iraq, invaso per ai chimiche e financo nucleari, qualche milione di morti, e poi ci vengono a dire che di armi di distruzione di massa non ce n’erano… Della serie, noi facciamo quello che vogliamo…
    La Russia e la Cina sono a capo di un movimento anti occidentale, e stanno minando le basi del nostro sistema, in primis attraverso il boicottaggio crescente del petro-dollaro.
    Gli usa se ne rendono perfettamente conto, e così hanno deciso di alzare il livello di tensione…

  7. Esatto Giovanni,
    Il mondo comincia ad essere stanco, forse perché noi occidentali non ci siamo mai curati delle sofferenze che provocavamo ai civili… E anche la società americana è stanca di dare i propri figli per le avventure belliche delle elites.

    Speriamo solo che la transazione ad un mondo multipolare sia pacifica, anche se la situazione non fa presagire certo una soluzione pacifica, anzi…

  8. Il mondo e il periodo storico che stiamo vivendo nasce dagli accordi di Yalta quando tre signori si sono spartiti ogni angolo della terra. Nessuna delle nazioni allora rappresentate oggi intende cedere in politica estera. La Russia sta cercando di ripristinare un pò di equilibrio perso quando è crollata l’URSS (evento molto legato con quanto oggi accade) ma è il metodo che sta usando che ritengo fuori tempo. Invadere militarmente nazioni straniere poteva andare bene nel 1900 ma non nel 2000. Troppe economie intrecciate tra loro e ogni azione bellica di un singolo determina la perdita economica di tutti.

  9. Napolitano ha detto che l’atteggiamento europeo verso la costruzione di relazioni con l’Ucraina è stato “burocratica”, e ha osservato che nei colloqui tra Mosca, Kiev e Bruxelles “i timori della Russia connesse conseguenze di avvicinamento dell’Ucraina con l’Unione europea” dovrebbero essere prese in considerazione. …..Una delle poche cose giuste che abbia detto!

  10. Peccato che certa gente non voglia neppure sentire le ragioni degli altri…
    Comunque Luca bello l’articolo del telegraph, anche perché ci da una idea del come vedono la crisi i russi. Data la complessità della situazione e quello che c’è in gioco, tutti i punti di vista soni egualmente importanti.

    Volevo aggiungere una cosa:gli usa stanno comportandosi come in Vietnam:lì prima inviarono l’aiuto letale, poi le truppe per addestrare, e poi le truppe per proteggere gli addestratori, e così cominciò l’avventura vietnamita… Che facciano così anche in Ucraina?

    1. Se parlassimo di persone che mantengono i patti firmati quali il memorandum di Budapest, e gli accordi di Minsk-1 e Minsk-2, allora possiamo ben accettare di sentirle il loro punto di vista per capire qual’è il problema. Ma se invece siamo di fronte a gente che firma una cosa e nel frattempo sul campo continua a bombardare Debaltsevo dando ultimatum alle truppe ucraine legittimamente ivi presente mimacciando, in caso di non arresa, di conquistare Mariupol e Karkov, allora non vedo di cosa ancora parlare.
      E nel frattempo che tutto ciò accade, giusto per distogliere lo sguardo dall’Ucraina, improvvisamente la questione Libica diventa prioritaria. Meditate gente.

  11. Quello di sputnik news: l ho postato più volte ma niente..

    Riprovi, metta solo il link senza scrivere nulla, forse è finito nello Spam

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