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La portaerei Bush nel porto di Atene

La portaerei Bush nel porto di Atene

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La portaerei nucleare americana classe Nimitz G.H. Bush, dopo essere entrata alcuni giorni fa nel mar Mediterraneo è arrivata, come programmato, nel porto del Pireo ad Atene.
La portaerei Bush è in missione nell’area di responsabilità della 5ª e 6ª flotta Usa di stanza rispettivamente nell’area del Golfo Persico (la 5ª) e del mar Mediterraneo e atlantico orientale (la 6ª). Solitamente le portaerei americane dall’inizio degli ani 2000 non presidiano più il mar Meditteraneo ma vi transitano unicamente per giungere nell’Oceano indiano o nel Golfo Persico, aree dalle quali partivano le missioni verso l’Afghanistan o l’Irak.
Dallo scorso agosto le portaerei nucleari americane sono state invece costrette a pattugliare nuovamente il Mediterraneo, successe ad agosto durante la crisi delle armi chimiche siriane e forse succederà in queste settimane a causa della crisi in Ucraina e in vista del referendum che potrebbe sancire l’indipendenza della Crimea da Kiev.
Ma c’è un problema, la dottrina americana del “Pivot to Pacific”, unità ai tagli voluti dall’amministrazione Obama alle spese per la flotta, ha privato la componente atlantica della marina americana già di una portaerei, rispetto a soli 5 anni fa, e entro poche settimane anche un’altra portaerei, la Truman, passerà sotto il comando della flotta pacifica e cambierà la propria base principale da Norfolk ad una base della costa Ovest (non sappiamo ancora se nello stato di Washington oppure in California). Gli Stati Uniti non possono quindi pattugliare il Mediterraneo in maniera continuativa se non allungando i periodi di dispiegamento delle unità già in servizio, logorando però materiali ma soprattutto gli uomini che vivono e lavorano sulle navi.
Sarà quindi molto interessante osservare dove sarà dispiegata nei prossimi giorni la portaerei Bush e cioè se resterà nel Mediterraneo, costringendo la Truman a restare nell’area del Golfo Persico ben oltre il previsto (la Truman è salpata da Norfolk il 22 luglio scorso!!!!) oppure se da Norfolk verrà fatto salpare un’altro gruppo di attacco portaerei (quello della Nimitz), lasciando però Norfolk senza portaerei dipiegabili (ferma c’è solo la Roosvelt ma deve ancora svolgere tutte le qualificazioni di uomini e mezzi).
Secondo problema è poi l’operatività a medio termine. Far salpare la Nimitz in anticipo non permetterà di avere portaerei atlantiche disponibili per eventuali necessità contingenti nella regione del Golfo Persico, come nell’ipotetico caso di fallimento dei negoziati nel nucleare della Repubblica Islamica dell’Iran.
Concludiamo questo post con una ulteriore osservazione. Il nostro sito attraverso le fonti Open Source ha da sempre cercato di tenere traccia delle portaerei americane, tuttavia da quando è scoppiata la crisi in Ucraina le nostre fonti Open sono quasi del tutto scomparse, ma non del tutto qualcosa abbiamo ancora e forse ci permetterà di avere comunque un’idea della posizione generica delle portaerei usa.
I dati comunque sono sempre e volutamente non in tempo reale e non precisi al fine di non compromettere in alcun modo sicurezza ed operatività della unità navali in oggetto.

Comment(5)

  1. a parte “l’effetto psicologico” non vedo il peso pratico di una portaerei nel mediterraneo rispetto agli eventi in ucraina, a meno che non pensino di farle attraversare il bosforo, ma in quel caso obama sarebbe da rinchiudere in manicomio

    al contrario avrebbero molto più peso i marines che solitamente l’accompagnano
    non ricordo che neppure quelle navi siano mai entrate nel mar nero, ma magari potrebbero tenerla nel mediterraneo, o addirittura mandarla per una qualche esercitazione in romania o bulgaria

    posso chiedere quale sia il loro raggio d’azione?
    in particolare sarebbe in grado di proiettare i marines fino ad odessa stando nell’egeo, anche facendo poi rifornimento in romania sulla via del ritorno o devono per forza fare uno scalo anche all’andata?
    e sapete se finora è entrata nel mar nero una nave aegis, o se magari la stanno mandando ora?

    Flavio, come sempre, i tuoi commenti sono costruttivi. Allora, una portaerei di uno stato che non si affaccia sul mar Nero, secondo le convenzioni vigenti, non può entrare nel Mar Nero considerato “mare chiuso”. Quindi ne la Bush, ne la Bataan potranno entrare. Tuttavia altre unità di assalto anfibio che accompagnano la Bataan potrebbero entrare, così come una unità AEGIS. E un AEGIS dovrebbe entrare domani, faremo oggi una breaking qui sul sito.
    Addendum: dal mediterraneo orientale i caccia della Bush potrebbero coprire agevolmente il mar nero e la stessa Ucraina del sud.

    1. bhè, l’ucraina non sono le isole falklands, è circondata di paesi nato, e se la nato deve ridursi ad usare aerei che debbano fare cento rifornimenti in volo appoggiarsi a una portaerei a migliaia di km di distanza….a furia di allargarla forse è giunto il momento di scioglierla

      ma quindi anche le bataan e sorelle sono considerate portaerei?
      buono a sapersi

      grazie delle info…però mi resta ancora il dubbio sul loro raggio d’azione 😉

        1. dei velivoli della bataan

          mettiamo che quei marines (solo soldati con armi leggere, niente mezzi pesanti) debbano occupare taranto e possano contare sull’aeroporto di foggia per rifornire DOPO lo sbarco dei soldati per tornare alla nave

          escludendo che debbano necessariamente stare nel golfo di taranto, possono condurre agevolmente un operazione del genere stando nel canale d’otranto, giusto?
          possono farlo anche partendo dalla nave davanti a pescara?
          e davanti ad ancona? a rimini? a venezia? o possono rifornirli in volo e portarli anche da hannover sorvolando le alpi?
          (ipotizzando un cielo amico, o comunque lasciando da parte i rischi da intercettori o contraerea nemici)
          grazie della vostra pazienza

          Ciao Flavio, commento benvenuto.
          La Baatan ha a bordo gli M-22 Osprey possono fare Sigonella Bengasi Sigonella senza rifornimento ma dal mediterraneo fino alla Crimea non ce la fanno, possono fare rifornimento in volo certo ma non la vediamo come un’operazione fattibile. È più semplice mandare truppe verso l’Ovest Ucraina dalla Polonia. Via Mar Nero (aria o acqua) determinerebbe una guerra Usa Russia per azione della flotta russa contro le truppe da sbarco (via aria o via acqua)

          1. beeeep 😉
            allora le avevo decisamente sottovalutate

            cmq non stavo pensando che potessero portarli in crimea, in testa ai soldati russi, dove nel migliore dei casi avrebbero potuto girare il remake della scena iniziale di starship troopers (il film di verhooven, non il libro)
            mi stavo chiedendo se, magari in caso di scontri fra gli ultras alla partita di calcio, o una manifestazione della loro versione dei notav o altra roba del genere, quei marines fossero in grado di arrivare a odessa partendo dall’egeo, cosa che mi pare di aver capito, prescindendo dall’opportunità politica, sia ampiamente nelle possibilità tecniche

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