Home Attualità La riunione di emergenza del parlamento russo. Decisioni cruciali o ordinaria amministrazione?
La riunione di emergenza del parlamento russo. Decisioni cruciali o ordinaria amministrazione?

La riunione di emergenza del parlamento russo. Decisioni cruciali o ordinaria amministrazione?

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E’ confermata la possibilità di una riunione di emergenza della Camera Alta del Parlamento russo nei prossimi giorni, tuttavia fonti della stessa Duma affermano che si tratta di una possibilità legata a scadenza “tecniche” che potrebbero essere messe in crisi dalla festa nazionale del 12 giugno prossimo. Lo affermano i vertici della Camera Alta dello stesso parlamento russo.
La precisazione arriva dopo che nella giornata di ieri, anche a causa degli intensi combattimenti ad ovest di Donetsk e avendo registrato un insolito traffico di elicotteri tra il Cremlino e il Parlamento Russo, si era ipotizzato che la Camera Alta del Parlamento Russo si dovesse riunire per fornire particolari autorizzazioni legati all’evoluzione della situazione geopolitica e militare nella regione.
La Camera Alta del Parlamento Russo ha infatti potere di conferire al presidente poteri speciali oltre che autorizzare operazioni militari all’estero e ratificare trattati internazionali. Proprio per questo ieri si era ipotizzato che la Camera Alta potesse essere chiamata a ratificare l’annessione della Transnistria o una operazione militare in Ucraina.
Oggi arriva la smentita del portavoce del Consiglio dell Federazione (Russa) organo del quale la Camera Alta è il cuore.
Tuttavia resta confermata la richiesta ai parlamentari russi di non allontanarsi dalla capitale nel caso fosse necessaria una “riunione di emergenza”, queste è ora l’unica certezza che abbiamo.

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Comment(12)

  1. Ognuno i report OSCE li usa per tirare l’acqua al proprii mulino.

    A parte questo speriamo che questa dichiarazione sia veritiera e non si nasconda la verita di una scelta strategica azzardata.

    Certo che sarebbe interessante vedere un referendum stile Crimea anche in transnistria. A quel punto Ucraina circondata. Chissa come reagirebbe il resto del mondo.

    Per chiarire: non ho detto che sia giusto. Ho detto che sarebbe interessante.

    1. il popolo della Transnitria aveva gia’ fatto un referendum nel 2006 per confermare l’indipendenza e chiedere di entrare a fare parte della Federazione Russa.

  2. Secondo me dai russi c’e’ da aspettarsi di tutto.
    Ormai sono consegnati alla sfida continua al mondo civile.

    Sempre secondo me per problemi interni, come tutte le dittature.

    Annettere pezzi di stati? Intervenire militarmente in altri?
    Il problema è che hanno perso la misura. Hanno perso la voglia di convivere con gli altri. Tanto hanno l’atomica. Che gli frega?
    Bell’esempio, Bella alternativa ai cattivi occidentali.
    Vediamo che succede, ma che loro possano essere scellerati, oltre che avventati, per me non sarà una sorpresa.
    Alessandro.
    Alla fine rimarrà

  3. È vero anche che li stanno quasi costringendo all isolamento.La russia, lo dice Putin, cerca il dialogo in un mondo multipolare.Non guardiamo solo quella parte della verità che ci piace guardare

    1. Ma una discussione deve passare prima attraverso fatti concreti. Hanno sempre detto che l’annessione della Crimea era dovuta come risposta al colpo di stato. Ma allora perchè mandare armamenti e uomini nel Donbass? La presa della Crimea non bastava come azione di risposta a questo benedetto colpo di stato? Capisco che si sentano “attaccati” ma pure loro potrebbero chiudere la frontiera con l’Ucraina così da non far passare nè vacanzieri russi armati fino ai denti, nè armi e bagagli vari, almeno fino alla completa attuazione di Minsk 2. Nelle cose ci vuole volontà e mi sembra che la Russia questa volontà non ce la vuole mettere per risolvere il conflitto.

      Altro esempio è stato l’attacco di ieri. Se hanno cominciato i filorussi, ma perchè continuare a difenderli anche quando hanno torto? I Smerch che sparano contro gli ucraini chi glieli ha dati?

      Basta, è solo questa la parola che deve essere usata in questa vergognosa diatriba.

      1. E ringrazia il Cielo che la Russia non ha avviato (almeno per ora) operazioni militari su larga scala contro l’Ucraina. Probabilmente saremmo già tutti in guerra

        1. C’è sempre un momento per cui dalla ragione si passa al torto. Quello da Lei rappresentato determinerebbe questo passaggio in modo netto e senza appello.

  4. Dubbio della mattinata.

    Possibilità che motivo del meeting sia l’inviare truppe o comunque dare supporto attivo al governo siriano?

    1. E’ politicamente e mediaticamente più fruttuoso dare sostegno al Donbass dove ci sono anche ucraini di origine russa, che aiutare i siriani dove non si capisce chi combatte contro chi.

      Io spero invece che abbiano discusso della possibilità di dare sostegno in sede ONU all’invio di peacekeeper. Sarebbe un modo per mantenere vivi gli accordi di Minsk 2 e salvaguardare il benessere generale russo. E’ una soluzione dignitosa per evitare che la situazione peggiori.

      1. Sarebbe dignitosa se a farne parte vi fossero anche soldati russi. Ma questa opzione è scartata categoricamente dall’Ucraina

  5. il problema è molto semplice. Con l’Ucraina nella Nato la Russia si troverebbe missili puntati contro il proprio territorio. MI pare che nel 62 a Cuba successe la stessa cosa. Gli Americani non vollero missili sovietici sotto casa. CHe poi questo è l’interesse russo è lapalissiano……

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