Home Attualità Vladimir Vladimirovič Putin “Il Calcolatore Imprudente”
Vladimir Vladimirovič Putin “Il Calcolatore Imprudente”

Vladimir Vladimirovič Putin “Il Calcolatore Imprudente”

72
13

Da tempo cercavamo una definizione per il Presidente russo Vladimir Putin, e forse oggi l’abbiamo trovata.
Il presidente Putin secondo noi potrebbe, anzi, dovrebbe essere definito “Il Calcolatore Imprudente”.
Questo termine non va assolutamente letto in maniera offensiva, Putin è un attento stratega, un ottimo analista, un conoscitore del Diritto Internazionale e della Strategia Militare. Tuttavia per il suo modo di agire, di pensare, di mettere in pratica le proprie decisioni, siano esse legate a passioni personali o alla sorte della nazione, egli deve essere definito imprudente.
L’imprudenza non necessariamente porta alla sconfitta, anzi a volte consente di stupire l’avversario, così come spesso ha fatto il presidente Putin trasformando in realtà la sua lucida e visionaria progettualità. Ma l’imprudenza allo stesso modo porta a pianificare e, a volte, a mettere in pratica atti che possono andare oltre gli stessi obiettivi che l’ideatore si era dato.
Questo può essere il caso dell’intervento russo in Crimea è successivamente nel Donbass.
L’intervento in Crimea, a nostro avviso, era stato preparato meticolosamente da mesi, se non da anni, dal Cremlino. L’intervento aveva chiaramente un suo piano operativo e le necessarie varianti allo stesso. Le modalità con le quali sono intervenute le forze speciali, il loro aumento numerico rapido e nei punti cruciali della penisola, l’affondamento strategico di due rottami galleggianti all’imboccatura della rada, destinata alle unità ucraine, nel porto di Sebastopoli lo evidenzia chiaramente.
Al contrario le incertezze nella gestione del conflitto nel Donbass, il non aver creato una catena di comando riconoscibile e stabile, l’aver affidato armi sofisticate a personale poco addestrato, non aver risposto tempestivamente alle emergenze umanitarie dei civili ci pone davanti alla concreta possibilità che quello che sta accadendo in Ucraina orientale non sia una catena di eventi organizzata metodicamente da Mosca, ma un calcolo imprudente della sua dirigenza.
Ora risulta impossibile gestire la situazione con un piano organizzato ed articolato in stile russo senza mettere in conto una perdita.
Secondo la nostra ipotesi il presidente russo continuerà a giocare le proprie carte, assistito da un ristretto numero di consiglieri, e cercherà di aumentare il consenso interno nel paese, includendo il partito comunista e i nazionalisti nel governo per poi cercare di attendere le elezioni amministrative di metà settembre.
Non è detto però che i filorussi riescano a resistere fino a quella data e che il presidente russo sia chiamato a fare la sua scelta riguardo alla gestione della guerra in Ucraina già nella prossima settimana.
Vedremo se “Il Calcolatore Imprudente” sorprenderà ancora tutti con le proprie scelte e se ancora una volte riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi che ad oggi in tutta onestà non ci sono ancora del tutto chiari.
Abbiamo, nel nostro gruppo, due certezze. Primo Putin vuole a tutti i costi evitare un allargamento della NATO verso est. Secondo egli cercherà di coalizzare intorno alla “Madre Russia” tutte le comunità russofone o russe che vivono e abitano ad ovest dei confini attuali della Federazione. La prima tappa di questo processo è l’Ucraina e la seconda con tutta probabilità l’area balcanica. La terza tappa sarà probabilmente ad ovest di San Pietroburgo, ma questa è un’altra storia che meriterà un’altro post, che riguarderà la politica russa nei confronti della regione baltica.
Addendum
Cosa può spingere un calcolatore ad essere imprudente?
1) una circostanza di estremo pericolo, tale da giustificare un estremo rischio
2) il disprezzo eccessivo per un avversario che in precedenza ha dato prove poco brillanti quanto non disastrose
3) la sottovalutazione dei comportamento irrazionale degli altri attori. I calcolatori tendono a ritenere che gli altri soggetti avranno comportamenti razionali facendo scelte conformi ai loro interessi, cosa che a volte non succede.

Comment(13)

  1. Quella della Crimea non penso fosse calcolata da mesi.
    Diciamo che scinderei la questione in due punti.
    1) non era stato previsto di dovere effettuare l’annessione della Crimea e non era in programma farlo in quel periodo.
    2) a mio parere se hai un’importante base strategica ed accordi particolari con un Paese che è in pericolo di gravi instabilità politiche ti prepari un piano per difendere i tuoi interessi.
    Quindi il piano potrebbe essere stato programmato già in anticipo nel caso gli eventi avessero messo a rischio la base in Crimea. Ed in questo piano era stato già coinvolto il governo della Crimea che infatti è stato ben felice di staccarsi dall’Ucraina (godeva già di ampie autonomie).

    Quindi gli eventi hanno fatto scattare il piano di emergenza (un po’ come si fanno i piani in caso di terremoto… e li si mette in atto se succede).

    Qualche imprudenza Putin l’ha commessa ma bisogna più che altro capire cosa vuol fare l’avversario. Non si parla di Iraq o Libia. Non si parla di un possibile conflitto ristretto tra Russia e Ucraina. Si parla di uno scenario che può facilmente degenerare in un conflitto tra due super-potenze più il coinvolgimento diretto di altri Stati europei e di altri Stati asiatici.
    La posta in gioco è altissima e chiunque può essere messo in crisi nelle sue scelte. Anzi, forse Putin è anche troppo attendista ma va bene così. Sicuramente vuole riuscire ad arrivare a far decidere al clima, al bisogno di gas di Ucraina ed Europa. Questo al fine di vedere se la situazione giunge al termine senza conflitti. Questo per dare un’idea della misura di quanto in Europa ci sentiamo coinvolti per portare avanti la causa statunitense.

    Perchè di una cosa sono convinto (e sicuramente ne è anche Putin). I nostri governi possono anche essere disposti a seguire fino alla morte le volontà espansionistiche degli USA e della NATO ma i popoli farebbero altrettanto? Effettivamente chi si sacrificherebbe in nome dell’Ucraina? Chi si sacrificherebbe e combatterebbe in nome di una NATO più larga?
    Soprattutto i popoli vedono nella Russia e nella Cina il nemico? O sono consapevoli che gli unici dementi a vedere ancora nemici ovunque sono gli USA?

    E questo può essere evidenziato dai problemi dovuti all’aumento del costo del gas, dai danni economici dovuti al blocco delle importazioni verso i mercati russi ecc ecc.

    Io, dal canto mio, non sono disposto a fare alcuna guerra e non sono disposto a nessun sacrificio per una causa che non sento mia e che reputo stupida e di volontà di stupidi. E molti, sicuramente, la pensano come me.
    La propaganda nei nostri Paesi va avanti ma non sortisce gli effetti che avrebbe sortito una volta.
    Negli USA è diverso. Lessi un’articolo che diceva che metà degli statunitensi era disposta ad un attacco diretto in Ucraina contro i russi. Di questo 50% almeno il 90% non sapeva nemmeno dove fosse l’Ucraina e pensava che i russi avessero invaso un Paese europeo vicino al Portogallo o la Francia.
    Più un popolo è zotico e più lo indottrini.

    Comunque sia c’è chi sta’ facendo il peggio in assoluto in politica estera. Esclusa l’Italia parlo di Obama.
    Allora posso dire con certezza che stiamo assistendo ad uno scontro tra un giocatore di scacchi ed un giocatore di baseball. Beh, questo dice tutto sui risultati che potremmo aspettarci.

  2. sono certo che Putin ,da buon giocatore di scacchi, sta solo mascherando la sua vera strategia. Credo che voglia solo attendere che gli Usa implodano da soli ..contenendone gli effetti.

  3. Io condivido quasi tutto dell’articolo e ritengo che Putin non stia agendo in quanto minacciato dall’allargamento NATO, visto che prima di ieri le attrezzature militari NATO nei paesi dell’alleanza non erano granchè, atteso che il nemico non era più la Russia.
    Ritengo invece che tutta la sua manovra è relativa ad ottenere un aumento della popolazione russa sotto il suo controllo. Il territorio della Russia è troppo vasto per poter essere controllato e sfruttato dall’attuale capitale umano per supportare i nuovi mercati commerciali (Cina e India).
    L’Ucraina è solo l’inizio di un azione ad ampio raggio che interesserà tutti i territori dove oggi risiedono russi ma che oggi non sono Russia.
    E’ per questo che il Comandante Nato in Europa ha detto chiaramente alla Russia di tenere le mani fuori dalle repubbliche baltiche.

    1. La Russia, all’opposto della Cina, è stra piena di risorse ma ha poca manodopera per la propria industria.
      Su questo siamo in pieno accordo ed è un dato di fatto.

      Però dubito che Putin mirasse fin dall’inizio ad espandere la federazione. Invece vedo come la NATO non esiti ad espandersi e come gli USA e la NATO non esitino ad interferire con gli affari di Mosca.
      A questo punto la Russia ha cominciato a contrattaccare (io direi che ha cominciato a difendere in maniera pesante i propri interessi).

      Il problema rimane questo:
      gli USA non riescono a vivere senza “nemici”. Finita la guerra fredda il nemico è diventato il terrorismo islamico. Per l’ipertrofica economia americana questo non era sufficiente ed ecco riaffiorare nuovi nemici come Russia e Cina (non se ne parla ma non è che i rapporti con la Cina siano esaustivi e questo lo dimostra il gran numero di portaerei nell’oceano pacifico presso le coste asiatiche).
      Il problema è come questi nemici vengano imposti anche a noi. L’Europa non ha nemici in Russia e Cina. Piuttosto in loro può trovare dei partners con cui mettere regole chiare e stare attenti (come sempre del resto), ma partners.
      Invece adesso rischiamo di vederli come nemici solo per seguire gli stupidi sensi di persecuzione degli americani.

      1. Capisco la tua posizione e ritengo che hai in parte ragione, ma il risultato odierno che vede gli USA così presenti in molti territori mondiali, è frutto delle scellerate politiche di tutti gli stati che per paura di non si sa cosa, hanno consentito la colonizzazione dei propri territori da parte USA. Ma la stessa cosa avveniva uqnaod era presente la URSS. Putroppo il suo crollo ha sbilanciato questa bilancia e i riusltato sono oggi agli occhi di tutti (Iraq, Libia, Afghanistan, Siria, Egitto, Tunisia)
        Propongo hai lettori di visionare questi filmati degli interventi di Sergei Glazyev consigliere di Putin. Hai presente quando nei cruciverba c’è l’immagine che appare unendo i puntini…..ecco dopo avere visto questi filmati credo di intravedere una brutta immagine conclusiva, prepariamoci al peggio:

        https://www.youtube.com/watch?v=nWT5HM_NMlI

        https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=cikvqdMRTTA

        Non mi piace quando afferma di ritenere gli USA responsabili di tutte le WW perchè è un tentativo di riscrivere la storia esclusivamente a proprio favore.

        1. Concordo,
          le prime due guerre mondiali non sono opera americana.
          Ma la prossima sembrerebbe di si. I ragionamenti di questo consigliere non fanno una piega. Sono estremi ma tornano.

          Concedetemi di fare un po’ di fanta-previsioni.
          Pensate ad una guerra in cui la Russia e l’Europa si trovino malconci e gli USA arrivano in un secondo tempo di gran lena a bastonare definitivamente la Russia e a fare “i salvatori” dell’Europa (così diverrà ancora più sottomessa).

          Incognita: ma in tutto questo la Cina resterà a guardare?

          Non vorrei che se le cose si mettessero male da subito la Russia giocasse la carta dello scacco matto o morte.
          Ovvero se si creasse lo scenario di una guerra contro l’Europa con gli USA a far finta di guardare, i russi potrebbero pensare di non cascare nel tranello, difendersi a malapena dall’Europa e scatenare un inferno da navi e sommergibili sugli Stati Uniti di America (anche nucleare).
          Diverrebbe l’unico modo per NON ritrovarsi malconci ad un eventuale ingresso americano nel conflitto (ricordatevi che loro sono entrati nelle due guerre mondiali sempre in secondo tempo e quando tutti erano stanchi).

  4. vi siete scordati l”addendum” più importante: le scadenze elettorali!

    siamo sicuri che se le elezioni fossero state nel ’42 o ’43 il presidente “germany first” le avrebbe vinte?

    per i leader democratici è molto spesso meglio una sconfitta o una vittoria di pirro prima delle elezioni che lasciare il trionfo totale al successore

  5. Io concordo con il vostro pensiero, tranne sulle valutazioni positive di Putin, perche’ di fatto confermano la mia impressione. Ovvero confermano la volonta’ di Putin di portare morte e guerra in Europa. Lui non acetta che nazioni indipendenti si orientino ad occidente. E torniamo a vecchie cose, viste in passato e che hanno provocato disastri.
    Lasciamo ilpassaggio sull’Ucraina. Secondo me Putin deve restituire la Crimeea, per essere chiari. Ma cosa rivendica dagli stati baltici? Cosa bovremmo accettare? Che si prende Narva? Tallin? E in base a cosa? Io sono sempre piu’ convinto che Putin sia solo un guerrafondaio. Insisto ancora, pero’, non ne capisco il motivo.
    Alessandro.

    1. Avresti ragione se non ci fossero due fattori determinanti:
      1) esiste un trattato che vincolava la NATO a non allargarsi comprendendo le repubbliche ex sovietiche. Questo trattato viene calpestato.
      2) DEVE essere mantenuto un equilibrio geo-politico che garantisca la mutua distruzione in caso di attacco con armi nucleari.

      Il secondo punto sembra una cazzata ma è il principio culmine che ha garantito che la guerra fredda rimanesse tale.
      Perchè gli USA spingono ad allargare sempre di più i propri confini strategici? Perchè vogliono calpestare il principio cardine che ha mantenuto la guerra su uno stadio di “fredda” fino ad adesso?

      Questo è il problema principale. Se la NATO può piazzare un sistema anti missile ai confini con la Russia in grado di ridurre notevolmente l’effetto del deterrente nucleare si crea di conseguenza una sproporzione (per questo il progetto delle “guerre stellari” è stato aspramente criticato da tutti).
      La sproporzione non è accettabile perchè a quel punto la Russia si può sentire sotto minaccia in ogni momento.

      Può sembrare una cagata ma questo per uno Stato è un grave problema.

      Quello su cui insisto io è capire il motivo di questa ricerca continua alla sproporzione. Perchè l’occidente mira a sentirsi sicuro di poter far venire meno il principio di mutua distruzione?
      Perchè facciamo questo se non siamo più in guerra con nessuno?
      O forse lo scopo è fare la guerra quando saremo in grado di vincere con un numero di perdite tollerabili?

      In pratica se fossi Putin sarei estremamente incazzato.

      PS: forse anche i russi stanno studiando sistemi per minimizzare i danni di un eventuale attacco da parte americana ma per adesso non si sono messi a piazzare batterie anti missile in Canada ed in Messico. In compenso, come risposta, si stanno riprendendo le basi a Cuba. Anche questo un fallimento degli USA che non sono riusciti a praticare una politica che li conciliasse con il regime cubano.

      1. Se c’è una nazione ex sovietica che vuole aderire alla NATO con una decisione libera, magari interpellando anche la popolazione, la NATO dovrebbe dirgli di no?
        Però oggettivamente non si capisce, se non esiste più il Patto di Varsavia, per quale motivo debba esistere ancora la NATO. Questo rientra nel secondo punto di cui sono pienamente d’accordo.
        Ma allora chi è il nemico della NATO? Sostituire l’ex URSS con la Russia, è concepibile?
        Comunque è innegabile che la Russia sta cercando di colmare il gap con gli USA in termini sia economici che militari. Questo per me è una buona cosa a patto che rimangano in pieni NATO e USA. Il sistema deve ritornare in equilibrio e non sbilanciarsi dall’una o dall’altra parte.

        1. In un altro sito avevo inserito questo commento:

          “E’ comunque un dato di fatto che fintanto che gli usa e la ue non hanno cominciato a calpestare i piedi alla Russia quest’ultima era ben lieta di stringere alleanze commerciali ed addirittura si prospettavano accordi miitari.
          Quindi qualcuno ha svegliato la rivalsa in Putin.
          Che questo qualcuno avesse in testa un piano sulla Russia che andava ben oltre la semplice collaborazione? Che questo qualcuno abbia capito che con Putin la Russia è libera e sovrana? (Invece si erano tutti abituati ad un certo Yeltsin, che è stato abile a cedere le potenzialità del Paese”

          E’ vero che se un Paese chiede l’annessione alla NATO potrebbe essere ingiusto non concedergliela.
          Ma come hai detto anche te non si capisce il senso della NATO dopo che è caduto il blocco di Varsavia. Inoltre la NATO si è modificata da “mutua difesa” a “intervento anche contro la volontà dell’ONU”.
          Inoltre ad un Paese che fa parte dell’ex URSS andrebbe negato l’accesso alla NATO anche se richiesto dal Paese stesso (era un’accordo con la Russia, da che mi ricordo).
          Inoltre c’è sempre da capire se la volontà di entrare nella NATO di un Paese è della nazione o solo di chi la rappresenta. Magari hanno avuto pressioni e/o promesse particolari.

          Il discorso alla fine è che la Russia si senta giustificatamente minacciata. Questo proprio perchè viene da pensare che nell’obiettivo di qualcuno non ci fosse solo la ricerca di collaborazione con la Russia ma altre volontà molto meno piacevoli.

        2. “Se c’è una nazione ex sovietica che vuole aderire alla NATO con una decisione libera, magari interpellando anche la popolazione, la NATO dovrebbe dirgli di no?”

          esatto
          la storia della jugoslavia è andata esattamente così

  6. Articolo molto buono, come (quasi) sempre superiore alla media di quanto prodotto da “concorrenti” che, inconsapevolmente o meno, si lasciano risucchiare nel maelstrom dell’atlantismo militante. Quando invece è l’equidistanza la chiave per corrette analisi geopolitiche. Putin è un grande stratega e un uomo di capacità e cultura (strategica e non) molto superiore a quella del suo omologo statunitense. Sa bene che se l’Europa vuole un futuro di pace e libertà deve allontanarsi dagli USA e rendersi libera di fare le proprie scelte per i propri interessi. E così l’Italia. Notevole anche il commento di Lux, che condivido totalmente.

Comments are closed.