Home Breaking News Un caccia F-4 turco precipita in acque territoriali siriane – Aggiornamento ore 16.30 GMT
Un caccia F-4 turco precipita in acque territoriali siriane – Aggiornamento ore 16.30 GMT

Un caccia F-4 turco precipita in acque territoriali siriane – Aggiornamento ore 16.30 GMT

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Un aereo F-4 delle forze aeree turche è precipitato nel mar mediterraneo, in acque territoriali della Siria. Le procedure di ricerca e soccorso inizieranno non appena la Turchia riceverà le necessarie autorizzazioni da Damasco. Non sono al momento note le cause che hanno portato allo schianto dell’aereo così come non siamo a conoscenza delle condizioni del pilota del caccia turco. Se Damasco non autorizzerà le operazioni di ricerca la Turchia potrebbe agire unilateralmente.

Aggiornamento ore 14.25 GMT

La Turchia ha agito unilateralmente e ha tratto in salvo il pilota del caccia F-4 precipitato al limite delle acque territoriali siriane. Il pilota è in buone condizioni e sta per essere accolto presso una struttura sanitaria militare per gli accertamenti del caso.

Qui la conferma dei media turchi

Aggiornamento ore 16,30 GMT

Il velivolo precipitato al limite delle acque territoriali siriane era un F-4 E aereo che nei ranghi dell’aeronautica Turca svolge funzioni di ricognizione e funzioni di soppressione delle difese aeree nemiche. L’ F-4 E turco potrebbe essere stato impiegato in una missione di ricognizione delle capacità di difesa aerea della Siria operando dal limite delle acque territoriali. Alcune fonti giornalistiche libanesi, di solito ben informate, riferiscono che il velivolo sarebbe stato ingaggiato dai sistemi di difesa aerea a lungo raggio della Siria. La notizia non trova ora nessun riscontro ufficiale ne da parte di Damasco ne da parte di Ankara. Se venisse conrmata e se al momento dell’ingaggio il velivolo si trovava in spazio aereo internazionale la Turchia potrebbe richiedere una riunione urgente del consiglio di difesa della NATO. Sarebbe quello il segnale di un atto ostile della Siria nei confronti dell’aereo turco, la cui presenza a così poca distanza dai cieli siriani indica comunque un aumento dell’attività militare di NATO e Turchia nel mediterraneo orientale sempre più affollato da mezzi militari dei due blocchi.

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