La “Responsabilità oggettiva del controllo dei Droni”

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Questo post è uscito su GPC nel novembre 2012. Lo riproponiamo oggi alla luce della questione Ucraina e dell’annessione della Crimea alla Federazione Russa. Ve lo riproponiamo perché esiste la possibilità che droni occidentali possano sorvolare nei prossimi giorni sia la Crimea sia il confine tra Russia e Ucraina, il nostro punto di vista è che questi droni vanno parificati agli aerei con pilota e le violazioni dello spazio aereo effettuate da tali mezzi vanno considerate alla stregua di una violazione effettuata da un aereo militare con pilota a bordo.
Perchè ai Droni è concessa la libertà di violare la sovranità nazionale di moltissimi paesi, e perchè questi paesi non rispondono alle violazioni effettuate dai Droni con la stessa forza e la stessa intensità, diplomatica politica e militare, che verrebbe mostrata se ad eseguire le medesime manovre ostili fosse un aereo mobile pilotato? Molto deriva dalla errata percezione e successiva valutazione da parte dei governi che subiscono violazioni territoriali da parte di questi strumenti militari di ultima generazione. L’errata percezione deriva dal fatto che questi strumenti vengono visti come degli strumenti quasi impersonali visto che a bordo non si trova un essere umano, al contrario i Droni rappresentano, ancora più di un aereo con equipaggio, la volontà di un altro governo di violare la sovranità di un altro stato. In questa ottica le invasioni degli spazi aerei da parte di aerei senza pilota dovrebbero essere considerati senza ombra di dubbio atti ostili ed intenzionali verso la nazione che li subisce. Questa nostra teoria che potremmo chiamare “La responsabilità oggettiva del controllo dei Droni” si basa sul fatto che nel caso di un aereo con equipaggio, civile o militare che sia, viola uno spazio aereo può esistere il ragionevole dubbio che l’equipaggio abbia commesso un errore e si sia trovato involontariamente in una zona proibita oppure in un’area di spazio aereo “ostile” senza averne avuto il mandato dal proprio governo. Per i Droni il discorso cambia radicalmente:

  • Per prima cosa sono macchine che nascono specificamente per svolgere missioni di spionaggio o attacco selettivo.
  • La missione dei Droni viene pianificata attentamente da un folto gruppo di persone
  • La missione viene spesso autorizzata dalle più alte gerarchie militari e politiche del paese che invia il Drone
  • I Droni rimangono sotto diretto controllo del paese di origine anche se il volo si svolge spesso in modalità automatica
  • Le informazioni, immagini, fotografie, rilevazioni di particolari strumenti per l’analisi dell’aria e del suolo, vengono inviate in tempo reale al centro di controllo del Drone
  • Il drone può imbarcare armi, oppure dirigere il fuoco di altri sistemi delle forze armate del paese di origine.

Per questi motivi riteniamo che la politica e le regole di ingaggio nei confronti dei Droni inviati in missione su territori ostili debbano presto cambiare. Il volo di un sistema d’arma nello spazio aereo di una nazione ostile dovrebbe essere considerato da chi lo subisce un vero e proprio atto ostile la risposta al quale non dovrebbe sempre limitarsi all’abbattimento del Drone ma potrebbe essere presa in considerazione una rappresaglia diretta contro il centro di comando e controllo che ha la responsabilità della missione del drone in quanto l’atto ostile non viene svolto dal Drone in se ma dal centro di controllo dal quale il Drone è controllato; centro che diventa quindi un bersaglio legittimo dell’eventuale rappresaglia che se si limitasse all’abbattimento del drone consentirebbe un continuo miglioramento della conoscenza dell’avversario, da parte del paese che controlla il Drone, al prezzo di un sacrificabile oggetto inanimato. Il miglioramento delle conoscenze sulle capacità del nemico, pone le basi per una supremazia in caso di confronto armato.
La “Responasbilità oggettiva del controllo dei Droni” potrebbe cambiare radicalmente il modo indiscriminato nel quale oggi vengono utilizzati questi velivoli che, al contrario di quello che è percepito, sono espressione diretta, oggettiva e volontaria di un atto ostile di uno stato nei confronti di un’alta nazione. I Droni non sono giocattoli telecomandati, sono la più forte espressione delle volontà di un Governo.

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