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La situazione attuale in Crimea (con i russi sul campo) Aggiornato

La situazione attuale in Crimea (con i russi sul campo) Aggiornato

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CJCS VisitCosa sta accadendo in queste ore tra Ucraina e Russia, e particolarmente cosa sta accadendo tra Ucraina e Russia nella penisola di Crimea?
Come di nostra abitudine in questi casi vogliamo cominciare questo post dai fatti e dalle certezze ora in nostro possesso. Per prima cosa corre l’obbligo di ricordare che la Crimea è la parte dell’Ucraina geopoliticamente più importante di tutto il paese, nel porto di Sebastopoli ha sede il quartier generale della flotta russa del Mar Nero, la quale sovrintende le operazioni navali in tutto il mediterraneo. La base navale è affittata fino al 2042 alla flotta russa e secondo gli accordi tra Russia e Ucraina possono permanere in Crimea fino a 380 vascelli della flotta russa, 170 velivoli e 25000 uomini delle forze armate russe.
La Crimea e Sebastopoli rappresentano per l’Ucraina un forte mezzo di pressione da esercitare nei confronti di Mosca, e per Mosca questa regione rappresenta un asset strategico irrinunciabile.
Vista la rivolta di piazza che ha portato i nazionalisti ucraini al potere, e temendo una simile azione da parte della stessa parte politica in Crimea, il presidente russo Putin ha ordinato la mobilitazione generale della regione militare ovest (definita esercitazione di emergenza) e di due distretti della regione militare centrale. Questa mossa è stata propedeutica all’ingresso in Crimea di circa 2000 uomini della 106ª divisione aviotrasportata e di uno squadrone di elicotteri Mi-24 e Mi-8. Le truppe aviotrasportate sono state fatte affluire presso l’aeroporto di Sebastopoli mediante un ponte aereo organizzato con i mezzi in dotazione alla stessa 106ª. La presenza in allerta delle regione militare occidentale e del suo sistema di difesa aerea garantiva al Cremlino una capacità di risposta rapida nel caso in cui alcuni battaglioni delle forze armate ucraine avessero tentato di raggiungere la Crimea in queste ore convulse.
L’arrivo e il dispiegamento (ancora parziale) delle truppe russe non è stato seguito da scontri a fuoco con i reparti di polizia ucraini presenti in Crimea, così come non si è assistito alla proclamazione dello stato di emergenza da parte del governo di Kiev, il quale non ha dato ordini alle proprie forze armate, che sono così rimaste passive.
Ora la Russia controlla i centri del potere a Simferopoli, le basi navali di Sebastopoli e Balaklava, tutti gli aeroporti della penisola, ed ha circondato le guarigioni delle forze armate ucraine nella regione, così come una importante base della difesa aerea a nord di Sebastopoli.
Come potrebbe evolvere ora la situazione?
Secondo il nostro centro l’afflusso di truppe russe in Crimea continuerà, la 106ª dispone di di circa 5000 uomini ed è ragionevole pensare che vengano impiegati nella loro totalità al fine di utilizzare al meglio le capacità della divisione, è possibile inoltre che venga rafforzata la presenza di velivoli in particolare di elicotteri d’attacco, che potrebbero fungere da supporto alla fanteria nel malaugurato caso che una parte dell’esercito Ucraino rispondesse con la forza alla presa del controllo da parte della Russia in Crimea. Riteniamo altresì possibile che i prossimi voli militari che atterranno a Sebastopoli possano trasportare sistemi antiaerei a medio raggio, non pensiamo invece che verranno inviati sistemi a lungo raggio, essendo questo compito affidabile alle unità navali della flotta del Mar Nero.
Intanto la Duma Russa ha votato una risoluzione che impegna il governo a prendere in considerazione tutte le opzioni per garantire la sicurezza e la stabilità della Crimea.
La penisola di Crimea è ora nel controllo della Federazione Russa e nel giro di 24/48 sarà difesa da un apparato militare di forze scelte che disporranno di circa dieci, dodicimila, uomini una cinquantina di mezzi corazzati e trenta elicotteri d’attacco. Un apparato difensivo che non potrà essere sopraffatto dalle forze dell’esercito ucraino. Riteniamo invece che nessun caccia vengo ora schierato in Crimea per motivazioni prettamente logistiche.
La tensione potrebbe salire a causa dell’annunciato referendum sull’indipendenza totale della Crimea dall’Ucraina che è stato anticipato al giorno 30 marzo. Un altra possibilità da tenere in considerazione è il fatto che, nel caso in cui inizino dei combattimenti tra le forze russe e le forze ucraine, le divisioni corazzate e di fanteria meccanizzata del settore militare oves e centrale potrebbero utilizzare questi incidenti per effettuare una incursione nell’Ucraina orientale e prendere il possesso delle zone urbane più popolose, dei distretti industriali e minerari, replicando in un cero senso quanto avvenuto, su scala minore, in Georgia nel 2008.
Per ora possiamo affermare con relativa certezza che la Federazione Russa dopo sessanta anni ha ripreso il pieno controllo della penisola di Crimea e che farà di tutto per mantenerlo.
In caso di importanti novità cercheremo di informarvi sia dal nostro sito sia dalla nostra pagina Facebook per le notizie più brevi e in rapida evoluzione.

Aggiornamento del 2 marzo 2014 ore 10,45

Sono circa 9000 le truppe russe presenti oggi in Crimea, non si registrano scontro ne tra i civili, ne tra i militari russi e i militari ucraini di stanza in Crimea, anzi la maggior parte dei militari ucraini in Crimea hanno riconosciuto la legittimità del governo di Simferopol e non prendono più ordini da Kiev. Le basi della difesa aere sono nel controllo delle truppe russe, così come le vie di accesso principali e le infrastrutture strategiche.
Continua il ponte aereo tra Russia e Crimea, mentre non abbiamo informazioni sullo stato di approntamento delle truppe russe ai confini nord orientali dell’Ucraina.
Oggi a Kiev arriverà il ministro degli esteri britanni Hague e nello stesso momento a Bruxelles si riunirà il vertice politico della NATO, seguito da una riunione della commissione NATO-Ucraina.
Si registrano, a detta dei media di stato russi, tentativi di interruzione della strada di grande comunicazione tra Mosca e la Crimea da parte di nazionalisti ucraini poco oltre il confine russo ucraino in territorio ucraino.
Per oggi domenica 2 marzo aggiornamenti in questa pagine e nella sezione Breaking news

photo by: RussianTrooper

Comment(1)

  1. La cosa più semplice è ucraina con l’unione europea con piena integrazione e gas gratis per tutti per tot anni in cambio dell’annessione della crimea alla russia.

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