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Le fine della settimana economica

New York Stock Exchange - Image courtesy of Wikipedia, This file is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license

Si chiude una settimana economica molto complessa. I grandi del pianeta continuano ad affermare che l’economia si stia riprendendo, tuttavia, per quanto non sia possibile escluderlo totalmente, non è altrettanto possibile dimostrarlo. I segnali sono ancora troppo contraddittori: un’America che a tratti sembra volare, per poi mostrare dati deludenti sul mercato del lavoro. Una Europa il cui indice PMI cresce poco, ma in modo costante da mesi ormai, e tuttavia ha una disoccupazione elevatissima (questa settimana la Spagna, per esempio, ha superato quota 26%). E un Oriente che combatte tra rivalutazione dello Yen e una economia manifatturiera cinese che perde i colpi. Se la ripresa c’è, è davvero ben camuffata.
In Cina l’indice PMI, rilasciato da HSBC, delude tutti: é tornato sotto la soglia psicologica dei 50 punti base, indicando una nuova contrazione della seconda economia mondiale. Ieri gli effetti si sono immediatamente riverberati sulla borsa americana, che ha registrato un forte calo. Va anche detto che con un indice DJ così alto, ogni minima scusa è più che sufficiente per spingere gli operatori a prendere profitto.