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Putin e il suo pensiero strategico espresso ai cittadini russi

Il presidente russo Putin ha tenuto ieri la sua tradizionale conferenza stampa, dedicata alle domande dei cittadini della Federazione Russa, oltre 3 ore di domande e risposte a tutto campo, nelle quali il presidente Putin è parso molto tranquillo è ha esposto con chiarezza le sue tesi riguardanti ogni settore della politica della Russia.
Tra gli argomenti principali la guerra in Ucraina, sulla quale Putin ha ribadito l’impegno di Mosca per una soluzione negoziale. Tuttavia il presidente russo ha più volte accusato Kiev di violare gli accordi di Minsk.
Abbiamo selezionato per voi tre concetti espressi dal presidente russo a nostro avviso molto indicativi del suo pensiero generale e che possono fornirci una chiara idea sul pensiero strategico ed ideologico di Vladimir Putin.

“Mentre le relazioni fra gli stati cambiano di tempo in tempo, oltre queste relazioni ci sono i popoli, e con riferimento ai popoli, per essere sintetico, io non faccio riferimenti fra Russi e Ucraini che io credo facciano parte di un solo popolo. Su tutte le altre questioni si può discutere, anche se probabilmente questo non è l’occasione adatta, ma noi aiutiamo tutto il popolo, aiutiamo il popolo Ucriano. La prima cosa che ci interessa è che gli Ucraini superino la crisi economica, perchè sono nostri vicini, nostri interlocutori commerciali, e a noi per prima cosa interessa che ai nostri confini vi siano interlocutori ordinati e floridi con cui avere rapporti.”

“Il patriottismo è l’amore per la patria, la xenofobia è l’odio per gli altri, non dobbiamo prender lucciole per lanterne. Ho detto più volte che il nazionalismo è una cosa molto negativa. La prima condizione per il ripristino delle relazioni con l’occidente è il rispetto della Russia e dei sui interessi. Ma loro non lo desiderano. Gli Stati Uniti vogliono vassalli, non alleati. La russia non può accettare questo tipo di rapporti. Tuttavia siamo sempre aperti alla cooperazione.”

“Nel contempo, la tendenza ad equiparare l’Unione Sovietica di Stalin con la Germania di Hitler è errata. Con tutte le sue tetraggini e repressioni, il regime stalianiano non ha mai posto frai suoi obiettivi lo sterminio di interi popoli. Mosca piò essere parzialmente rimproverata per la posizione ambigua riguardo alla seconda guerra mondiale ed al ruolo che l’Unione Sovietica vi ha svolto, Alla fine, nel dopoguerra, Mosca ha imposto con la forza il suo modello di sviluppo alle nazioni che ha liberato dai nazisti. Oggi Washington fa la stessa cosa, cercando di imporre il suo modello a tutto il mondo. E anche loro falliranno.”

Ecco, in questi tre estratti viene rappresentato in maniera compiuta il pensiero del presidente Putin.
Egli ritiene il popolo ucraino e quello russo un’unica entità. Il popolo ucraino non deve essere quindi combattuto o ucciso, ma deve essere portato all’interno di un sistema di cooperazione che abbia Mosca al centro.
Secondariamente egli mette in antitesi il “patriottismo” russo con il “nazionalismo” di Kiev, nazionalismo che diventa ideologia che si autorigenera e che, a quanto emerge dalle parole di Putin è stato e continua ad essere alimentato dagli Stati Uniti d’America i quali vengono paragonati all’Unione Sovietica del dopoguerra, uno stato egemone nell’Europa Orientale che con la forza impose il proprio modello di sviluppo al blocco appartenete all’allora “Patto di Varsavia”. Putin paragona il comportamento attuale degli Stati Uniti in Europa Orientale al comportamento errato dell’ex Unione Sovietica, che anche a causa di questo schema di comportamento non riuscì a completare il proprio sviluppo verso una forma economico-sociale stabile e crollò alla fine degli anni 80.
Parimenti Putin identifica l’unico, vero, reale nemico della Russia, e del suo patriottismo, negli Stati Uniti d’America, i quali vorrebbero, a detta del presidente russo, soggiogare non solo tutta l’Europa occidentale, centrale e orientale ma la Russia stessa. Gli Stati Uniti, nel pensiero di Putin, starebbero portando nella loro sfera di influenza tutti i paesi che, fino a venti anni fa, erano i principali partner commerciali di Mosca e allo stesso tempo il Pentagono sta sviluppando un sistema antimissile che, sempre secondo Putin, ha l’unico scopo di ridurre (se non eliminare) la capacità di deterrenza nucleare della Federazione Russa.
Il pensiero di Vladimir Putin orami a noi è chiaro: la russia lotta per la propria indipendenza, per la propria sovranità, per la propria identità e tutti e tre questi elementi del “patriottismo” russo hanno raggiunto il punto al di sotto del quale non possono essere schiacciati.
La Russia di Putin quindi combatterà, a nostro avviso con ogni mezzo, per mantenere (se non espandere) la sua indipendenza, sovranità ed identità e tramite i pensieri espressi nella conferenza di ieri il presidente della Russia ha voluto che questo sia chiaro ai russi ed al mondo intero.