GeopoliticalCenter, Geopolitica, Strategia, Analisi Economiche

La Russia controlla la totalità della Crimea

Crimea Sebastopoli

Le forze armate della Federazione Russa sono nel pieno controllo della Crimea. All’alba del 3 marzo 2014 circa 10000 uomini delle forze armate di Mosca, appoggiati da una ventina di elicotteri d’attacco, circa quaranta mezzi blindati propriamente detti, e circa duecento camionette tipo “Lince” (sono i GAZ TIGRE), hanno conquistato senza sparare un colpo tutti gli obiettivi strategici della penisola. Nella prima fase dell’operazione tre giorni fa sono stati messi in sicurezza il porto di Sebastopoli e l’aeroporto militare a nord della città portuale, quindi le prime pattuglie hanno preso il controllo degli edifici pubblici di Simferopoli capitale della Crimea.
Successivamente sono state, prima circondate poi occupate, le installazioni militari strategiche in mano a Kiev e cioè il comando difesa aerea, lo stretto di Kerch, la base della marina di Balaklava, le caserme della fanteria e dei Marines. Successivamente le forze Russe hanno fortificato le postazioni intorno alla via di grande comunicazione dell’istmo di Crimea evitando così che reparti di volontari e paramilitari ucraini potessero cercare di raggiungere Simferopoli, ora esistono abbozzi di trincee sulle colline vicino all’istmo di Crimea e Check Point congiunti di forze russe e forze locali della Crimea che controllano gli accessi alla penisola.
La maggior parte delle truppe ucraine in Crimea si è arresa, oppure è passata direttamente dalla parte dei russi. Ogni specialità, marina, fanteria di marina, esercito, aviazione, difesa aerea al momento cruciale ha scelto di passare con i russi, troppa la superiorità di Mosca, ma anche poca la volontà di servire un governo, come quello di Kiev, che non ha visto alcuna legittimazione elettorale.
L’episodio più eclatante del voltafaccia delle forze armate ucraine è stato assistere alla sostituzione della bandiera sull’ammiraglia della flotta ucraina, seguita poche ore dopo dal giuramento di fedeltà alla Crimea del nuovo capo della marina di Kiev, nominato dal nuovo governo ucraino in quella posizione di responsabilità solo ventiquattro ore prima.
Esistono in Crimea ancora un paio di unità che non hanno consegnato le armi ai russi, ma riteniamo che ormai sia solo questione di tempo prima di assistere alla loro capitolazione, nessun rinforzo possibile, nessuna via di fuga, e nessun atto aggressivo dei russi, non esiste quindi motivo perché queste truppe scelgano di iniziare uno scontro all’ultimo sangue.
La sintesi è conseguente.
La Crimea è russsa.