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Ya’alon ministro della difesa di Israele cambia idea sullo Strike contro l’Iran?

Il ministro della difesa israeliano Moshe Ya’alon da sempre si è posto in maniera netta contro ad un eventuale strike israeliano in Iran. Ya’alon ha sempre pensato che l’azione eventuale contro l’Iran doveva essere coordinata e guidata dagli Stati Uniti, sia per opportunità politica in Medio Oriente, sia per le superiori capacità militari americane.
Oggi però sembra che l’idea di Ya’alon sullo strike contro l’Iran sia cambiata.
Intervenendo ad una conferenza all’università di Tel Aviv il ministro della difesa di Israele ha dichiarato che Israele pensava che fosse giusto che gli Stati Uniti guidassero gli sforzi per limitare le capacità nucleari iraniani tuttavia, ha osservato Ya’alon, l’America ha iniziato a discutere con gli iraniani in una specie di bazar persiano, un luogo dove notoriamente gli iraniani sono favoriti.
Subito dopo egli ha aggiunto che Israele oggi può contare solo su se stesso e non può affidare la propria sicurezza a nessuno.
Ecco nelle parole e nei fatti che uno dei membri del Gabinetto di Sicurezza israeliano ha cambiato idea sullo Strike contro l’Iran.
Il maggiore oppositore allo Strike diventa oggi uno dei suoi sostenitori, e le vicende di Siria ed Ucraina hanno avuto sicuramente il loro peso nella scelta di Ya’alon.
La nostra analisi suggerisce che le dichiarazioni di Ya’alon riflettano anche un nuovo pensiero delle forze armate di Israele sulla materia in questione.
I vertici militari da sempre si oppongono ad uno Strike unilaterale israeliano contro Teheran e Ya’alon, ex Capo di Stato Maggiore della Difesa di Israele, era la loro voce nel governo e nel Gabinetto di Sicurezza.
Oggi le parole di Ya’alon, secondo il nostro parere, riflettono le mutate considerazioni delle forze armate israeliane che osservano l’Iran diventare ogni giorno più forte dal punto di vista militare e politico, un Iran che spedisce armi sempre più avanzate e letali ai suoi alleati a Gaza e in Libano, un Iran che potrebbe avere in Siria con Al Assad indebolito ma al potere accesso alla frontiera israeliana sul Golan.
Le forze armate israeliane, secondo noi, hanno dato luce verde alla politica israeliana per un attacco all’Iran e Netanyahu non sarà certamente dispiaciuto di questo.