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Israele e Russia coordineranno le azioni aeree in Siria

Il76

Oggi sì è svolta a Mosca una visita non programmata, se non nell’ultimissimi giorni, del premier israeliano Benjamin Nethanyau. Il motivo della visita è da ricercarsi in un invito del presidente Putin per discutere della situazione in terra di Siria, ed in particolare per coordinare le attività dell’areonautica di Mosca e quella di Gerusalemme.
Da alcuni giorni le forze aeree della Federazione Russa opera a viso aperto nei cieli della Siria, questo palese intervento militare russo in Siria potrebbe però portare a pericolosi incontri nei cieli Damasco. In Siria infatti, paese non più in grado di tutelare il proprio spazio aereo, operano con diversi obiettivi aerei da guerra di diverse nazioni. 

Nei cieli siriani possiamo vedere sia aerei americani che aerei turchi, sia aerei israeliani che aerei russi, sia aerei inglesi che aerei francesi. In questa situazione possono essere proprio gli aerei russi ad essere soggetti a gravi incidenti sul campo, e vi spieghiamo perché.

Gli aerei da combattimento hanno a bordo un sistema elettronico di identificazione, detto sistema di identificazione amico o nemico, inglese IFF (identification friend o foe).Il sistema automatico di identificazione previene che un aereo possa inavvertitamente attaccare con un missile un altro aereo della medesima alleanza. I sistemi automatici di identificazioni di Israele Stati Uniti Gran Bretagna Francia Giordania Turchia Olanda Australia sono tra loro compatibili e impediscono errori grossolani. Gli aerei della Federazione Russa sono invece riconosciuti da tutti gli altri IFF dei paesi sopra citati come nemici, alla stregua dei jet di Damasco. In passato in varie occasioni sistemi della difesa aerea della Turchia ed Israele hanno ingaggiato e distrutto caccia siriani. La medesima cosa potrebbe avvenire con gli aerei di Mosca. È per questo motivo che il presidente Putin ha richiesto incontri ai massimi vertici sia con esponenti israeliani, sia con esponenti americani. 

Il premier di Israele ha risposto prontamente alla richiesta russa, ed ha acconsentito ad istituire un sistema di comunicazione militare che possa minimizzare la possibilità di ingaggio involontario di aerei russi, da parte di Israele. Il primo ministro dello Stato ebraico ha tuttavia chiarito che Israele non interromperà le proprie azioni rivolte ad impedire il trasferimento di armi avanzate negli arsenali dell’Hezbollah libanese. Dai toni delle dichiarazioni a fine vertice sembra che Netanyahu e Putin abbiano trovato un accordo vantaggioso per entrambi. 

Contrariamente a quanto accaduto con gli israeliani sembra invece che non si sia ancora trovato un accordo chiaro tra i vertici politici e militari di Russia e Stati Uniti di America.