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Italia e Grecia filtro dell’Europa contro le migrazioni incontrollate. 

Lampedusa

Potrebbe esistere se non un piano, una forte tentazione di alcuni paesi europei, di trasformare Italia e Grecia in due enormi filtri, due casse di espansione, due paesi cuscinetto ove gestire i flussi migratori diretti verso l’Europa Centrale e Settentrionale. Questo dato sembra emergere analizzando il comportamento dell’Unione Europea nei confronti del tema dell’immigrazione.
Il nostro gruppo ritiene che la parola immigrazione, o migrazione, non descriva in maniera compiuta la realtà dei fatti. Oggi non stiamo assistendo ad una ondata migratoria, più o meno clandestina, più o meno economica, più o meno determinata dalle migrazioni forzate dei profughi di guerra. Oggi l’Europa si trova a fare i conti con un Esodo. Un Esodo, uno spostamento di un intero popolo, quello del sud del mondo, verso il nord più avanzato e ricco. E’ un esodo che l’Europa, per posizione geografica (la geografia è sempre centrale nell’analisi del nostro sito), e per scelte politiche miopi, oggi non è più in grado di gestire.
Se ne sono resi conto, una volta di più, inglesi e francesi in questi giorni di Agosto. A Parigi, senza che la stampa ne dai grande risalto, i Sans Papier (i clandestini senza documenti) sono aumentati a dismisura nelle Banlieu della capitale della Francia. Sono gruppi abbastanza omogenei per Etnia e religione e molto più determinati dei clandestini che anni fa occupavano le chiese di Parigi in attesa di un riconoscimento da parte del governo centrale. Nei giorni scorsi a Parigi, in particolare nel nord della capitale francese sono stati occupati numerosi edifici dismessi, come scuole ed ex luoghi produttivi, la polizia è intervenuta ma con grande difficoltà ed in alcuni casi senza essere in grado di sgombrare gli occupanti senza rischiare episodi cruenti e rinunciando quindi all’azione.
A nord della Francia nei pressi di Calais migliaia di protagonisti di questo esodo cercano in ogni modo di attraversare la manica, salendo a bordo dei mezzi pesanti e dei treni che attraversano la manica grazie all’Eurotunnel. Anche in questo caso queste persone non riconoscono l’autorità della polizia e forzano sempre più frequentemente i blocchi delle forze dell’ordine o resistono violentemente alle operazioni di sgombero, ferendo in più occasioni poliziotti e gendarmi, e rischiando la loro stessa vita nelle corse tra le motrici dei camion in transito.
La situazione è destinata a peggiorare. Ogni giorno giungono sulle coste Europee tra i 700 e i 1400/1500 immigrati e le notizie delle frontiere aperte in Europa e dell’accoglienza, a tutti e comunque, nel sud del continente, spingeranno sempre più uomini e donne dell’Africa a partire per l’Europa.
Dinnanzi a questa situazione si è riunito ieri sera il Comitato Cobra britannico, il gabinetto di emergenza del governo di Sua Maestà Britannica. Non esiste una relazione ufficiale della riunione ma sembra emergere il fatto che l’Inghilterra espellerà tutti gli immigrati irregolari presenti sul proprio suolo. Non potendo però riconoscere con certezza la nazionalità di tali individui essi saranno, con grande probabilità, espulsi della Gran Bretagna ma non dall’Europa. Migliaia e migliaia di clandestini verranno riportati al paese di prima accoglienza, quindi rispediti verso il sud dell’Europa. E’invece cosa certa il giro di vite contro chiunque ospiti a qualunque titolo immigrati irregolari sulla sue proprietà. I cittadini residenti nel regno uniti che affitteranno o concederanno a titolo gratuito una abitazione, o un luogo di dimora, agli irregolari verrà perseguito della giustizia penale britannica.
Stessa politica delle espulsioni verso il sud dell’Europa, dopo la presi di posizione britannica, potrebbe essere seguita da molti altri paesi europei per i cittadini irregolari non desiderati nelle zone più ricche del centro e del nord Europa. In una tale condizione Italia, Grecia ed in misura minore la Spagna diverrebbero degli enormi filtri atti a limitare un Esodo che non è più possibile interrompere senza una netta svolta delle politiche id accoglienza dell’Europa.
Questo nostro piccolo elaborato non è uno scenario futuribile, non è una previsione a lungo o a breve termine, è la cronaca di quanto sta avvenendo in queste ore e di quanto avverrà nei prossimi giorni e settimane.
Senza una svolta rapida l’odio alimentato della povertà diffusa e l’identificazione del nemico (in questa guerra tra poveri) nell’immigrato darà nuova linfa alla piaga del razzismo e dell’estremismo. I governi europei devono agire subito per fermare l’arrivo di centinaia di migliaia di persone, che nei prossimi anni diverranno milioni e milioni, in quanto la popolazione Africana si triplicherà da qui al 2050 e l’esodo proseguirà sempre più intenso.
Bisogna cambiare le politiche di accoglienza, spendere questi denari nello sviluppo dell’Africa, nella sanità. nell’educazione, nell’industria e nell’agricoltura.
L’Europa, la vecchia e depressa Europa, non potrà reggere l’urto di questo esodo e invece di far diventare l’Africa un continente più ricco otterremo solamente di far diventare l’Europa un continente più povero, una seconda Africa a nord del mediterraneo che non sarà più in grado di dare pane e lavoro ne agli vecchi ne ai nuovi europei che dovranno continuare il loro esodo, ma senza più avere un mitico Eldorado occidentale da raggiungere.

Photo Credit : Frankfurter Allgemeine Zeitung (GNU FL)