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Siria continua la strage sono 150000 le vittime

Homs

Continua l’ecatombe in terra di Siria, non importa se sei filo governativo o se appoggi i ribelli, non importa se vivi a Damasco o nel Nord, la guerra tocca tutti in Siria e sconvolge quotidianamente le prospettive che noi riteniamo normali e che diamo per scontate.
In Siria non è più possibile andare a scuola, se non in pochissime aree ed in maniera saltuaria, manca il carburante, mancano i generi alimentari di prima necessità e i farmaci sono diventati un bene di lusso.
In Siria le vittime non si contano più a centinaia, non si contano più a migliaia, si contano nell’ordine delle decine di migliaia, è oggi il numero assoluto delle vittime (intese come morti) ha raggiunto la cifra folle di 150000.
Non parliamo poi dei profughi e delle persone che seppur ancora in terra siriana hanno dovuto abbandonare le loro case. I numeri su questo versante sono discordanti ma si avvicinano ormai ai due milioni di persone.
La Siria dovrebbe essere la priorità assoluta di tutti gli Stati che appartengono a quella organizzazione nata per preservare la pace mondiale chiamata “Nazioni Unite”.
Invece della Siria non si interessa più nessuno, i media non ne parlano più, come se fosse normale assistere quotidianamente ad uccisione di civili, pulizie etniche e religiose, attentati, bombardamenti di civili, persone che muoiono di fame o di malattia. La diplomazia internazionale ormai la ignora così come il Consiglio di Sicurezza.
Apriamo anche un capitolo sulle malattie ed in particolare sulle vaccinazioni. La guerra e la nascita di zone senza legge e senza governo hanno determinato il blocco completo delle vaccinazioni contro malattie che erano ormai eradicare in Siria, come ad esempio la poliomielite. L’assenza di vaccinazioni da quasi tre anni, e la presenza tra le fila dei ribelli di individui provenienti da zone dove la poliomielite è endemica, come ad esempio il Pakistan, ha determinato un ritorno della malattia in Siria. Migliaia di bambini sono ora portatori del virus e alcune centinaia hanno mostrato sequele legate alla malattia. La presenza del virus della poliomielite in una zona di guerra è un fatto potenzialmente devastante, forse più delle tanto famose armi chimiche. Serviranno ancora mesi per vedere gli effetti su larga scala di questa infezione che diverrà epidemia se non verranno intraprese rapidamente campagne vaccinali all’interno della Siria e nei campi profughi ai confini di questo martoriato paese.
Altro fatto i inquietante è rappresentato dalle dichiarazioni dell’ambasciatore siriano alle nazioni unite che ieri ha parlato della presenza di ribelli in possesso di armi chimiche alla periferia di Damasco, mettendo in guardia la comunità internazionale sul fatto che potremmo presto assistere ad un attacco chimico nei pressi della capitale siriana.
Queste dichiarazioni sono inquietanti perché in passato sia i ribelli che il governo avrebbero utilizzato agenti chimici nella guerra in Siria. È quindi sempre difficile comprendere chi veramente sia in possesso di armi chimiche e chi abbia intenzione di usarle. Per avere un quadro corretto della situazione riguardante l’uso delle armi chimiche nella guerra di Siria dovremmo disporre di informazioni che non sono possibili da reperire nelle nostre fonti Open Source, ci risulta quindi impossibile formulare un parere obiettivo su chi è come abbia usato armi chimiche in Siria.
Comunque sia, Damasco rimane il centro di una guerra complessa e dove agiscono non solo governativi e ribelli siriani, ma tutta una serie di attori internazionali più o meno ufficiali, che hanno eletto la Siria al luogo dove combattere una guerra per procura di cui fanno le spese i civili di Siria, e non certo coloro i quali alimentano da ambo le parti la violenza.

photo by: FreedomHouse