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Ucraina orientale la guerra si deciderà alla frontiera con la Russia

Dopo le elezioni presidenziali in Ucraina, le operazioni militari nell’est del paese per soffocare le aspirazioni indipendentiste delle popolazioni russofone degli Oblast’ di Donetsk e Luhansk si sono notevolmente intensificate. Queste operazioni hanno coinvolto, in maniera combinata, truppe di fanteria, artiglieria e aviazione. L’uso combinato di queste tra armi ha bloccato l’avanzata degli indipendentisti ed ha evitato che essi prendessero il controllo dell’aeroporto di Donetsk. A volte però gli attacchi di artiglieria ed aviazione hanno interessato zone residenziali degli Oblast’ orientali causando la morte di 14/22 civili, a seconda delle fonti che riportano tali fatti.
L’ultimo episodio ha riguardato la cittadina di Lugansk dove aerei dell’aviazione ucraina hanno attaccato, secondo il nostro gruppo con razzi non guidati, la sede dell’amministrazione cittadina, nelle mani degli indipendentisti dall’inizio dell’insurrezione, causando almeno tre vittime civili.
Questo episodio, a nostro avviso, non va interpretato come un fatto casuale ma come una vera e propria rappresaglia per quello che era accaduto poche ore prima una cinquantina di chilometri da Luhansk, presso la frontiera con la Russia.
È alla frontiera con la Russia che si combatte oggi la battaglia cruciale per il destino delle regioni indipendentiste dell’Ucraina. Nel piano pensato da Kiev appare possibile che, dopo aver fermato l’avanzata dei separatisti, il prossimo passo sia quello di mettere in sicurezza la frontiera con la Russia, in modo che vengano interrotti i rifornimenti che alimentano i reparti combattenti della “Nuova Russia”. Gli indipendentisti non vogliono perdere l’unica possibilità di resistere alle truppe di Kiev e nella giornata di ieri hanno tentato di conquistare una caserma delle guardie di frontiera al fine di evitare una manovra a tenaglia da parte dei reparti di Kiev. Dopo oltre 15 ore di combattimenti i ribelli avrebbero avuto la meglio, anche se al costo di 5/7 morti ed una quindicina di feriti.
Mentre la battaglia alla frontiera infuriava e mentre le guardie di frontiera stavano per avere la peggio nel centro di Luhansk è avvenuto l’attacco aereo contro l’edificio amministrativo nelle mani degli indipendentisti.
La frontiera quindi è il punto cruciale di questa fase del conflitto, una fase che potrebbe protrarsi per alcuni mesi, fino al prossimo autunno, quando il peso delle forniture di gas russo all’Europa si farà sentire in tutta la sua interezza. Ma per trasformare una guerra fatta (quando Kiev non aveva le risorse militari necessarie per opporsi ai gruppi tattici dei ribelli) di attacchi fulminei dei separatisti, in una guerra di attrito i filorussi non possono prescindere dai rifornimenti clandestini che giungono da est, da oltre quella frontiera che come un cordone ombelicale li tiene legati alla Russia.
Qui il video dell’attacco aereo dell’aviazione di Kiev contro il centro di Luhansk

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