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I marò simbolo della nostra sovranità

Marò San Marco

Nel caso dei nostri fucilieri di marina l’India continua ad ignorare le norme elementari del diritto internazionale. Questa purtroppo ormai è cosa nota, stupisce invece sempre più l’indifferenza a questa grave violazione delle norme di convivenza tra le nazioni da parte dei nostri cosiddetti alleati, dell’Unione Europea, della Nato, e cosa ancor più grave delle Nazioni Unite.
L’Italia si ritrova sola in questa battaglia, nessuno ha aiutato il nostro paese affinché fosse rispettato, non tanto l’onore della nostra nazione, quanto le regole che permettono agli Stati di affrontare in modo pacifico divergenze che inevitabilmente emergono nei rapporti tra Stati.
Tre governi italiani si sono alternati da quando i nostri due uomini sono stati fatti ingiustamente prigionieri dalle autorità indiane, nessuno ha avuto il coraggio di mosse, se non decisive almeno determinanti, atte a dimostrare all’India all’Europa la Nato e alle Nazioni Unite che non saremmo rimasti proni pregando l’India di un gesto di clemenza.
Non chiediamo e non dobbiamo chiedere all’India nessun gesto di clemenza, l’India ha il dovere di rispettare le leggi internazionali, le Nazioni Unite hanno il dovere di far sì che tali norme vengano tradotte in realtà.
Ma così non è stato. L’Italia ha cercato una soluzione politica con i governi indiani, una strada sbagliata, una strada da noi sempre condannata. Oggi l’Italia deve essere determinata, deve mettere subito in evidenza il fatto che entro pochissimi giorni noi ritireremo tutte le nostre truppe impiegate per conto delle Nazioni Unite ovunque siano nel mondo.
È una scelta drastica, lo sappiamo, ma non abbiamo più altra alternativa.
Le nazioni unite si fanno beffa dei nostri diritti, che le Nazioni Unite facciano a meno dei nostri soldati, dei nostri medici, dei nostri aerei, dei nostri soldi e si rivolgano a quelle nazioni come l’India che non si impegnano per il bene comune, ma pensano unicamente al loro piccolo tornaconto interno.
Che le Nazioni Unite, inutile accozzaglia di bandiere, capiscano che questo paese, seppur uscito sconfitto ed umiliato l’ultima guerra mondiale, non è più disposto a sacrificare un solo uomo, una sola donna, un solo mezzo per gli scopi degli altri, scopi quasi mai funzionali all’interesse nazionale del nostro paese.
Che le Nazioni Unite ricevano questo schiaffo pubblicamente, direttamente senza giri di parole, mezze frasi o complicate lettere diplomatiche.
Che le Nazioni Unite ricevano il messaggio del nostro Paese direttamente dal nostro parlamento, dal nostro governo, dal nostro Presidente della Repubblica, istituzioni che saranno supportate da tutto il popolo italiano stanco di essere schiavo dei desideri egemonici di governi stranieri e lontani, i quali puntano unicamente ad eliminare ogni identità ogni differenza ogni ricchezza culturale, al fine di non avere più avversari nel guidare le sorti del mondo.
L’esempio dei nostri due uomini, guidi un’intera nazione verso quella che deve essere una propria visione strategica del futuro, una reale indipendenza e una vera libertà.