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Libia disastro a Sidra (al-Sidr) brucia il maggior terminal petrolifero del paese

Incendio Petrolio Libia

Incendio SidraSidra (al-Sidr), la città del petrolio, il maggior terminal petrolifero della Libia in grado di esportare a pieno regime quasi mezzo milione di barili di petrolio di altissima qualità, principalmente verso l’Italia.
Da alcune settimane la zona costiera di Ras Lanuf, che si trova pochi chilometri ad est di Sidra, è luogo di sporadici ma intensi combattimenti tra le forze governative e le formazioni ribelli islamiste dell’est del paese. Due giorni fa un RPG ha colpito un deposito secondario di greggio innescando un incendio che i libici, anche a causa dei combattimenti in atto, non sono stati in grado di estinguere. Ora la situazione si sta facendo drammatica; numerosi depositi di greggio sono in fiamme (a seconda delle fonti si parla di 5-7 depositi maggiori), una colonna di fumo nero sale verso il cielo e si rischia anche uno svernamento di greggio di ampie proporzioni.
La Libia, non più in grado di gestire la situazione, ha chiesto aiuto al Governo italiano, affinchè Roma invii squadre antincendio. Non conosciamo ancora la risposta del Governo italiano, ma visto il totale silenzio dei media tradizionali pensiamo che l’Italia vista la situazione di conflitto non invierà nessuno in soccorso dei Libici.
Se la motivazione del nostro non intervento antincendio è la mancata sicurezza, tale sicurezza dovrebbe essere garantita dalle nostre forze armate, chiamate a supporto su suolo libico dietro espressa richiesta del legittimo governo libico.
Siamo certi che l’Egitto in questo caso non farebbe mancare il proprio appoggio logistico e che la presenza di truppe italiane in Libia potrebbe servire a impedire un disastro economico ed ecologico, rappresentato dall’incendio delle strutture del terminal petrolifero di Sidra, e al tempo stesso dare un forte segnale sia ai ribelli, sia al governo libico che potrebbe ancora vedere nell’Italia, il migliore, se non l’unico, vero alleato.
Le decisioni, come sempre in geopolitica, vanno prese con il giusto tempismo. Se a Sidra rimarranno solo macerie l’Italia avrà perso ancora una parte (fondamentale) di qual poco di credibilità che ancora vanta all’interno dell’apparato governativo della Libia.
Siamo consci dei rischi di un tale intervento, e del rischio concreto che le nostre truppe siano chiamate realmente in combattimento, tuttavia governare significa decidere e assumersi le necessarie responsabilità, oggi è uno di quei giorni dove chi Governa deve decidere.
Ricordiamo inoltre che per questo tipo di intervento non è necessario il via libera delle Nazioni Unite in quanto è lo stesso Governo Libico ad aver richiesto l’intervento delle squadre di emergenza italiane, e sarebbe certamente lo stesso governo della Libia democratica a chiedere la presenza di truppe italiane a protezione delle squadre di emergenza.
Bisogna decidere, fatelo. E se decidete di non andare, ditelo subito ai libici, non date a loro false speranze.

Foto di Hafeed Bolafi