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USA Iran i missili della discordia

Scud launcher - Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0

Tutto fatto tra Iran e Stati Uniti per quanto riguarda l’accordo sul programma atomico di Teheran, tutto fatto tranne per un piccolo particolare che poi tanto piccolo non è: parliamo del programma missilistico della Repubblica Isalmica dell’Iran. 

L’Iran non potrebbe sviluppare tecnologia missilistica di tipo balistico a medio e lungo raggio in base ad una risoluzione delle Nazioni Unite. Tuttavia Teheran continua nel suo lavoro di sviluppo dei missili balistici e sembra sia riuscita a lanciare una scimmia nello spazio dimostrando di padroneggiare in gran parte la tecnologia necessaria a sviluppare vettori balistici a lunghissimo raggio. In base alle nostre analisi ilCongresso Americano, che ha potere di veto sull’accordo che dovrebbe firmare l’amministrazione Obama, non transige dal fatto che l’Iran deve bloccare immediatamente ogni ricerca in campo missilistico.  

Secondo il nostro punto di vista il Congresso  Americano è pronto a bloccare l’accordo con l’Iran se Teheran non si impegna a cessare la ricerca sui missili balistici. La motivazione sarebbe che col possesso dei missili balistici Teheran potrebbe minacciare il suolo americano. Secondariamente mentre è possibile occultare laboratori per lo sviluppo di tecnologia nucleare, non é possibile occultare laboratori e test per la missilistica che devono obbligatoriamente essere svolti in campo aperto e con una enorme segnatura infrarossa, facilmente rilevabile dai satelliti americani. 

Teheran invece non vuole rinunciare al suo programma missilistico essendo ben cosciente che senza la presenza dei missili balistici, anche il possesso presunto di capacità nucleari, rende la deterrenza nucleare iraniana praticamente inutile. In secondo luogo anche il parlamento iraniano ha diritto di veto su questo accordo e nell’assemblea legislativa molti non vogliono rinunciare alla missilistica avanzata. 

Su questo punto così il negoziato si è arenato e probabilmente la data limite del 7 luglio verrà superata senza un accordo. Il nostro gruppo continua a monitorare l’evolversi dei negoziati, e di conseguenza ad informarvi.