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Lo Scenario dell’Attacco Preventivo Americano contro la Corea del Nord

Lo Scenario dell’Attacco Preventivo Americano contro la Corea del Nord

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Questo post vuole rappresentare un possibile scenario di un attacco preventivo americano in Corea del Nord. Tale Scenario si basa sul fatto che la Corea del Nord abbia già sviluppato e dispiegato almeno 7 testate nucleari, le abbia installate sui suoi Scud ER, sui missili a raggio intermedio a combustibile solido. Il secondo presupposto è che la Corea del Nord reagirà tentando l'utilizzo delle armi nucleari a qualsiasi forma di attacco, anche estremamente selettivo, delle forze armate americane contro il suolo nord coreano. Buona Lettura

Mar-a-Lago 8 Aprile 2017 ore 1945

Il Presidente Trump ha appena terminato la sua cena nel resort di lusso nel quale è avvezzo passare il fine settimana quando riceve una telefonata del Consigliere per la Sicurezza Nazionale McMaster, il quale lo informa di una notizia della massima urgenza: un U-2 Americano ha ottenuto fotografie e letture compatibili con l'arrivo nel poligono nucleare nord coreano di Punggye-ri di un dispositivo atomico, che potrebbe essere la più potente bomba atomica mai testata dalla Corea del Nord

Casa Bianca 1o Aprile 2017 Ore 1045

Nella Sala Briefing della Situation Room inizia una riunione operativa su un tema di interesse strategico, presenti il Presidente Trump, il Vice Presidente Pence, il Consigliere Senior Kuchner, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale McMaster, il Direttore della CIA Pompeo, il Capo di Stato Maggiore Dunford; il tema: la Corea del Nord.
I dati nelle mani degli Usa raccontano la storia di un nuovo imminente test atomico, forse di un test di un dispositivo a fusione. Lo sconcerto del Capo di Stato americano è evidente, il nervosismo dei vertici politici pure. Ora il cerchio ristretto del potere esecutivo americano deve decidere come vigilare sul possibile imminente test e come rispondere nel caso un terremoto di 5,5° Richter, o superiore, dovesse essere registrato nel nord della penisola di Corea.
Mentre la discussione evolve, il n.1 della CIA prende la parola ed evidenzia un problema non di secondaria importanza. Il 9 maggio si terranno in Corea del Sud le elezioni presidenziali, dopo la messa in stato di accusa e la deposizione del presidente Park. Il partito oggi all'opposizione sembra essere candidato al successo, con un nuovo presidente del partito Minjoo, che comunque sostiene la scelta strategica di una alleanza militare con Washington, è probabile che l'amministrazione sud coreana opti per una politica di sostegno attivo all'economia nord coreana. Con una tale decisione la Corea del Nord potrebbe iniziare una serie di negoziati atti a migliorare la sua situazione economica ed industriale, anche se per un periodo limitato, e concedere tempo importate agli ingegneri di Pyongyang al fine di completare lo sviluppo dei sistemi missilistici a lungo raggio oggi in fase iniziale di test a livello di prototipo. Urge quindi agire rapidamente se il Presidente volesse affrontare "manu militari" la questione nucleare nord coreana, prima che le elezioni e il nuovo corso della Corea del Sud faccia apparire l'azione americana come un atto di sabotaggio alla "pax coreana" 

Pyongyang 15 aprile 2017 ore 0600

Oggi la Corea del Nord festeggia la nascita del Padre della Patria Kin Il Sung, nonno dell'attuale leader Kim Jong Un, una ricorrenza che il partito unico nord coreano vuole festeggiare con grande enfasi, nell'ottica di alimentare quel culto della personalità che dagli anni 60 contraddistingue il sistema di governo della Corea del Nord.
Quest'anno il giovane dittatore della Corea del Nord ha deciso che il mondo tremerà davanti alla dimostrata capacità nucleare di Pyongyang . 

Il 15 di Aprile è un giorno festivo in Corea del Nord, nessuno lavora e per le vie della capitale si tiene una parata militare che ricorda alla popolazione la dottrina del "Sonngun" e cioè l'esercito prima di tutto. L'esercito ed i suoi componenti ricevono le migliori abitazioni, sono gli ultimi a soffrire delle carenze alimentari durante le carestie, e così via.
Quest'anno però Kim vuole iniziare i festeggiamenti con un evento storico, far detonare la prima arma nucleare a fusione della Corea del Nord, un'arma non dispiegabile immediatamente sui vettori missilistici a sua disposizione, ma comunque un ordigno che proietterà la sua Corea nell'elitario club delle nazioni che hanno testato una bomba all'idrogeno.

Molti tra i suoi consiglieri temono una reazione del presidente americano Trump a questo tipo di esperimento atomico, ma ben pochi hanno il coraggio di contraddire il giovane Kim, che dal padre e dal nonno ha ben appreso come stringere con il pugno il potere a nord del 38° Parallelo.
La Corea del Nord è già sveglia alle prime luci dell'alba e le canzoni della Tv di stato vengono interrotte dalla sigla del notiziario ufficiale.
L'annunciatrice, con il suo sorriso immutabile e la voce ferma e trionfante, annuncia che l'alba di questo 15 aprile segna una nuova vittoria del popolo della Corea del Nord, nel nome di Kim Il Sung e grazie alla guida di Kim Jong Un. Una nuova e potente arma atomica è stata fatta detonare nelle profondità delle montagne di Punggye-ri con pieno successo, un ordigno in grado di distruggere un'intera città è ora nella disponibilità delle forze armate della Corea del Nord.

Casa Bianca 14 aprile ore 1400

Il presidente si trova in riunione per mettere in campo una serie di incentivi per l'industria americana, quando la riunione viene interrotta e Trump si reca nella Situation Room. Un terremoto di 6,1° della Scala Richter ha scosso l'estremo oriente ad una profondità di poche centinaia di metri, in territorio nord coreano, la traccia è compatibile con quella di una detonazione sotterranea, la stima della potenza è di 95 Kt, anche se la potenza effettiva dell'ordigno potrebbe essere superiore, vista il particolare schema costruttivo dei tunnel scavati dai nord coreani. In Corea del Nord le Bombe atomiche non vengono posizionate in un pozzo scavato a centinaia di metri di profondità, ma inserite all'interno di una montagna dal suo fianco. I tunnel compiono diverse curve a gomito, dove sono piazzate colate di cemento e la stesa camera dell'esplosione è composta da diverse intercapedini di aria separate da muri in cemento. Questo particolare meccanismo potrebbe ridurre la magnitudine del terremoto associata all'esplosione.
Questi dati allarmano non solo il presidente americano ma tutto il team di Trump. Durante la riunione giunge inoltre la telefonata del Primo Ministro Giapponese, il quale ora teme un attacco atomico della Corea del Nord ad una sua città che ospita installazioni americane. Il premier Giapponese ritiene infatti che per ragioni di opportunità la Core del Nord vedrebbe come più efficace un attacco al suolo dell'odiato nemico giapponese, piuttosto che un colpo atomico contro la stessa madrepatria coreana.
Alla fine della telefonata il presidente Trump decide un attacco preventivo contro la Corea del Nord, le obiezioni dei generali sono respinte e il comandante il capo ordina di preparasi all'azione.

Isola di Guam 30 Aprile 2017

La base aeronavale dell'Isola di Guam è in stato di guerra, le comunicazioni private sono interrotte, sulla pista è decollato circa cinque ore fa un U-2, incaricato di svolgere un'ultima missione di osservazione sui cieli della Corea del nord. Ora è il turno dei bombardieri B-1 B-2 e B-52 che si preparano ad una azione di attacco alle infrastrutture di Pyongyang.

Mar del Giappone 30 Aprile 2017 ore 0300

Nel Mar del Giappone incrocia un Gruppo Attacco Portaerei americano e un secondo si trova a sud della città Costiera di Busan. Il Giappone ha dispiegato tra cacciatorpedinieri dotate del sistema AEGIS e a Tokyo, annunciando la minaccia di un nuovo test missilistico della Corea del Nord, sono state rese operative cinque batterie del sistema Patrioti PAC3.
Alle 0200 ora locale due sottomarini classe Ohio, modificati per utilizzare missili da crociera lanciano circa 250 Tomahawk. Negli stessi minuti dagli incrociatori dai cacciatorpediniere che incrociano nel Mar del Giappone e a sud della Penisola Coreana lanciano altri 180 missili da crociera che si dirigono verso bersagli strategici della Corea del Nord. Negli stessi minuti i bombardieri B-2 si avvicinano ai siti fortificati dove si ritiene siano custoditi i missili armati con le testate nucleari, siti fortificati che verrano distrutti con le Bombe MOP, un ordigno da 14000 Kg studiato per penetrare in profondità e distruggere siti fortificati sotterranei, si tratta dell'ordigno convenzionale più potente al mondo.
I bombardieri B-1 hanno invece il compito di bombardare i depositi delle artiglierie pesanti nord coreane, in particolare i grossi calibri disposti a pochi chilometri dal 38° parallelo e i rifugi dei lanciamissili multipli da 300 mm che minacciano Seoul e che posso essere i vettori per una rappresaglia non convenzionale, che potrebbe utilizzare armi chimiche oltre che cluster bomb.
Nessun B-2 verrà però inviato all'interno della Corea del Nord a caccia di Kim Jong Un, la sua missione sarebbe troppo rischiosa. Gli Stati Uniti devono infatti scegliere se eliminare il dittatore nord coreano oppure eliminare il programma atomico e missilistico. La causa risiede proprio nella necessità di dover impiegare un grande numero di missili Tomahawk contro le infrastrutture di Pyongyang. I missili cruise impiegheranno come minimo 30 minuti per arrivare sul bersaglio, se lanciati dal Mar del Giappone, 80/100 se lanciati a sud della penisola di Corea. Al momento del lancio , temendo il collasso della Corea del Nord la Cina potrebbe avvisare Kim dell'imminente pericolo e farlo allontanare dalla sua residenza. L'avviso non sarebbe funzionale a salvare le preziose testate della Corea del nord ma consentirebbe al regime nord coreano di avere, nel momento del bisogno e della crisi, la sua guida carismatica ancora in sella.
Per lo stesso motivo fino a circa 30 minuti dall'impatto dei missili le basi aree della Corea del Sud non riceveranno alcun ordine particolare di allerta, in quanto le spie di Kim potrebbero cogliere i segnali di un imminente attacco e disperdere missili, artiglieria e testate nucleari.

Corea del nord 30 Aprile 2017 ore 0420

Presso le basi missilistiche, i campi di aviazione, le vasi navali, i radar, i reggimenti di artiglieria lungo la linea demilitarizzata suona l'allarme generale. Le autorità militari dichiarano lo stato di guerra e il "pronti al combattimento". Molte volte in passato questi ordini hanno risuonato in piena notte e soldati ed ufficiali reagiscono come sempre, con diligenza ma senza il sentore della guerra imminente. Solo un un reggimento lungo la linea demilitarizzata un colonnello interrompe la formale filodiffusione dello stato di allerta urlando che non si tratta di una esercitazione e che un attacco americano è imminente.
Pochi secondi dopo i primi missili da crociera e le bombe di B-1 e dei B-2 colpiscono mentre dalle basi aeree della Corea del Sud si alzano in volo i caccia, la fanteria si predispone per ricevere i colpi provenienti da nord ed i civili delle isole nel mare occidentali vengono urgentemente portati nei rifugi.
Anche a Seoul echeggia il lugubre suono delle sirene di allarme.
I media della Corea del Sud non parlano dell'attacco preventivo in maniera aperta ma avvertono che è imminente un attacco contro la Capitale della Corea del Sud ed invitano tutti i civili a rifugiarsi nei piani bassi della abitazioni, mentre i primi boati delle esplosioni svegliano chi ancora dorme nella capitale della Corea del Sud, che potrebbe bruciare tra poche ore a causa di un barrage di artiglieria che nessuna città del mondo vive dalla fine della seconda guerra mondiale….
Così potrebbe iniziare un nuovo capitolo della guerra di Corea, ma ci è impossibile scrivere come si potrebbe concludere, troppe sono le variabili, troppe le interconnessioni tra diplomazia e forza militare, orgoglio e istinto di sopravvivenza….l'unica nostra speranza è quella di non vedere, in caso di conflitto, l'utilizzo di armi atomiche o agenti chimici che determinerebbero comunque una tragedia non rimediabile.

Comment(4)

  1. Da brivido. È interessante capire che comunque non sarà possibile distruggere obiettivi importanti e uccidere Kim tutto in una volta. Ed è qui che le cose si complicano . La Cina potrebbe reagire in maniera convulsa, dato che l élite non è certo pronta ad una cosa del genere.

  2. Che la Corea reagisca è ridicolo xche non farebbero neanche in tempo. Gli americani se volessero spazzerebbero via quel maiale e il suo paese dalla carta geografica in 5 minuti

  3. La Cina potrebbe cogliere l’occasione di un aggressione americana all’alleato per distruggere il sistema anti-missilistico THAAD in Corea del Sud.

    Dubito inoltre che Russia e Cina non rileverebbero i movimenti delle forze aeree e navali americane e la preparazione all’attacco, con i loro satelliti militari e che non avvertirebbero la Corea del Nord perché possa mettere in sicurezza missili, testate ed artiglieria, dato che sono informalmente suoi alleati, non possono accettare una riunificazione coreana sotto occupazione militare statunitense e potrebbero infliggere un danno di immagine agli USA facendo fallire l’attacco.

  4. Il commento di Emiliano mi sembra quello più vicino a come potrebbero andare realmente le cose. Un attacco americano alla Corea del Nord si realizzerebbe solo con un assenso (tacito) di Cina e Russia ma perchè ciò si verifichi Kim dovrebbe proprio farla fuori dal vaso…Cosa che finora non mi pare sia accaduta.

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