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LA RUSSIA PERDE LA SUA CAPACITA’ DI RILEVARE LANCI DI ICBM

LA RUSSIA PERDE LA SUA CAPACITA’ DI RILEVARE LANCI DI ICBM

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Fonti del Ministero della Difesa Russo, hanno affermato mercoledi’ scorso, che gia’ da aprile 2014 il satellite Kosmos-2479 ,parte fondamentale del sistema OKO-1 ,la rete satellitare progettata dalla Russia per monitorare e rilevare i lanci di missili balistici da tutto il mondo, ha smesso di funzionare dopo solo due anni dalla sua entrata in servizio, lasciando come unici responsabili per l’”Early Warning” Russa solo 2 satelliti classe OKO ,con un’orbita altamente ellittica, cio’ significa che la loro posizione rispetto alla Terra cambia di continuo.
Per fornire una copertura costante 24 su 24 ,la Russia dovrebbe mantenere 6 satelliti di questo tipo costantemente operativi, avendocene solo 2 il risultato e’ che la Russia ha una finestra temporale per il rilevamento di missili balistici lanciati sul suo territorio di…3 ore, si avete capito bene, stando cosi le cose la Russia nelle 21 ore rimanenti e’ cieca a qualsiasi attacco di ICBM
Ovviamente la notizia e’ immediatamente rimbalzata nei piu’ importanti siti specializzati (naturalmente non nei media tradizionali) e interpellando il servizio stampa della NPO Lavochkin ,la societa’ russa aerospaziale che si occupa della produzione dei satelliti d’allerta precoce ha declinato ogni commento, motivando di non essere autorizzata a discutere dei programmi militari di interesse per la sicurezza nazionale, risposta analoga anche del portavoce delle Forze Spaziali Russe, rifiutatosi di dare informazioni sulle condizioni attuali del satellite.
Come potete comprendere e’ una situazione che ha del surreale, di primo acchitto verrebbe subito da pensare a un possibile First Strike americano di sicuro successo visto la cecita’ russa di rilevare i lanci, o peggio ancora a un falso allarme, a un possibile guasto tecnico , o magari alla semplice paura di un’attacco che faccia scatenare una spaventosa rappresaglia nucleare russa verso il nulla… ma invece ,malgrado la tremenda crisi internazionale di questo periodo ,ai contrasti su questo o quel argomento, tuttocio’ la dice lunga sul reale rapporto di fiducia che corre fra USA e Russia in materia di armamenti nucleari

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Comment(15)

  1. Sinceramente non comprendo la parte finale nell’articolo.
    Non credo proprio che gli usa si sentano autorizzati e motivati ad attaccate nuclearmente la Russia.
    Semmai sono i Russi che potrebbero essere portati a tenere un basso profilo fino a soluzione di questo problema.
    Certo che mi sembra strano che il sistema di sorveglianza russo sia così facile da mettere in crisi.

  2. Commento in modo più completo.

    Nella parte finale si accenna a due eventualità:
    1) un first strike americano
    2) una rappresaglia russa ad un primo attacco mai avvenuto.

    Io non parlerei di “fiducia” tra le parti ma di semplice buon senso.

    In ognuno dei due casi si parte dal presupposto che si voglia accettare di distruggere se stessi o addirittura il mondo intero.
    In ognuno dei due casi l’altro rimarrebbe con un numero di testate sufficienti a distruggere la vita nel pianeta, alla faccia di scudi spaziali e vari.
    Certo che la Russia si troverebbe penalizzata ma se si somma il fatto del dispositivo “dead hand”, tutti i missili caricati sui sommergibili, tutti i missili che non verrebbero distrutti ecc ecc credo proprio che gli americani non avrebbero alcun interesse a rischiare l’osso del collo per bombardare la Russia. Tantomeno rischierebbero le reazioni internazionali dato che sicuramente non avrebbero l’appoggio di nessuno.

    La Russia tantomeno può pensare di reagire ad un presunto attacco rischiando che poi non essendo veramente attaccata passerebbe per il Paese folle che distrusse il mondo.

    No no, questa falla può essere un pretesto per pressare i russi ma non può essere utilizzata da nessuno per innescare niente.

  3. Chiedo venia, ho visto solo ora i commenti, comunque si Lux, ciò che dici è fondamentalmente corretto, ciò che volevo dire (ed esposto a questo punto in maniera poco chiara, lo ammetto), è che appunto non c’è nessun attrito serio paragonabile all’apice della Guerra Fredda, nonostante la crisi in atto e il tanto parlare del restart di essa col nomignolo Cold War 2.0, in realtà nessuna crisi contemporanea giustifica nemmeno un livello d’allerta moderato.
    La deficienza attuale nel loro sistema d’allerta precoce è un fatto comunque molto grave (ed è stata, come avrai sicuramente visto, confermata dalle testate più autorevoli), e non verrà risolta almeno fino all’inizio del prossimo anno, forse proprio con gli aiuti del loro “nemico”

    1. Ti ringrazio per la risposta . Si, il tuo pensiero ora mi è chiaro. Effettivamente siamo vicini ad una grossa crisi ma non ai livelli dei (missili su Cuba).
      Però è anche vero che è diverso il contesto. Ai tempi della prima guerra fredda vi era un escalation a chi ”lo aveva più grosso” e ci si minacciava direttamente con i missili atomici.
      Adesso ci sono rischi ma per un eventuale scontro convenzionale. Si vede che i tempi sono cambiati e minacciare con l’arma atomica ha senso solo per personaggi come il dittatore nord coreano.

    1. l’F35 è un’accozzaglia di bug. A mio parere è proprio errato il progetto. Fare un aereo così sofisticato con 1000 ruoli diversi penso sia un’assurdità.

  4. le armi nucleari funzionano solo come deterrente. nel momento che si passasse ai fatti la loro utilità svanirebbe.

    nessun paese vuole dominare un mondo di morti.

    in più ora sia russia che usa sono potenze capitaliste. questo fa la differenza. con un nemico capitalista ci combatti…ti dividi aree di influenza ma sai che l’affare che perdi oggi lo puoi fare domani.

    oltrechè la russia ha rinunciato definitivamente alle sue mire in europa.

  5. ricordiamo anche l’unità di vedute sulla questione iraqena. dove sia washington che il cremlino sostengono le posizioni filo-iraniane. i russi di più degli usa è vero ma cmq l’iran è interlocutore privilegiato ormai per entrambi i blocchi.

    basti vedere come si risolse in un nulla di fatto la questione siriana.

    fra imperialismi…fra cani grossi grossi non si mordono. si gioca la partita e se si perde (come in crimea) si riprova la prossima volta con più impegno (come coll’associazione dell’ucraina all’UE).

    nel mondo globalizzato prima di arrivare alla guerra vera fra potenze ce ne vuole.

  6. è meglio mandare l’esercito in stati falliti o con 3 tank di armata.

    per di più in situazione di crisi economica permanente.

    pure con la Cina, con cui gli usa hanno motivi conflittuali ben più macroscopici, ci sono intensi rapporti di investimento.

  7. detta così mi sembra una pura montatura propagandistica

    il lancio di un icbm non è il colpo di tosse di una pulce, e nel 2014 quasi in ogni cittadina si possono comprare telescopi e sismografi per due soldi, un collegamento skype per ancor meno, ma mettiamo anche che vogliano usare un telefono satellitare, un paio di mila euro per cominciare e poi cento euro al giorno? esageriamo, mille?

    poi la mancanza di quei satelliti potrà (SE le cose stanno così) dare problemi per individuare sottomarini che lancino i missili da sotto la banchisa artica, ma anche quello si può risolvere con qualche aereo radar

    quindi nessun first strike, nucleare o no, alle porte, solo la solita guerra di propaganda contro i ruderi dell’unione sovietica, a questo punto viene proprio da pensare sia fatta per tranquillizzare e spingere “qualcuno” (dalle parti di varsavia?) a tirare un po’ di più il guinzaglio

    1. non intendo che siano una montatura i problemi ai satelliti, ma che senza quelli sia impossibile per i russi sapere di un lancio di icbm dall’america

      secondo i trattati sul disarmo ciascuno sa dove e quanti missili abbia l’altro, quindi (scartando l’ipotesi che l’america ne stia approfittando per costruire altri siti con altri missili) basta mettere nei pressi delle basi una dozzina di sismografi con un campanello che svegli le “spie” che dormono loro accanto e che impugnando un binoccolo controllino se si tratta di un normale terremoto o del lancio di missili

      …ammesso e non concesso che non esista un software capace di distinguere da solo se quelle onde provengano da un’esplosione in una miniera, dalla caduta di un camion da un ponte o dal lancio di missili di decine di tonnellate ciascuno, specie se ripetuto centinaia di volte a brevissima distanza

      1. Ma il leggere da subito un lancio di ICBM serve a poterne rilanciare prima che arrivino quelli dell’avversario.

        1. …e una persona che assiste al lancio di quanto tempo credi abbia bisogno per rendersi conto se si tratta di un bengala, di una freccia incendiaria o di un minuteman?

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