Catalogna: indipendenza ad ogni costo? Cronaca del Referendum Indipendentista

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22:26 - Live content

In questa pagina vi racconteremo le ventiquattro ore antecedenti il voto referendario in Catalogna, la notte della vigilia, la giornata del voto e quella che annuncerà i risultati ufficiali. Speriamo di non raccontarvi storie di scontri, violenze e feriti; comunque sarà, qui troverete gli aggiornamenti della situazione a Barcellona e nelle principali città catalane. La pagina permette commenti live.

Situazione alle ore 21:20 del 29 settembre 2017

Barcellona e le principali città catalane si preparano a votare per il referendum indipendentista. Non è chiaro ancora chi saranno i presidenti di seggio e gli scrutatori, così come non è chiaro se i seggi saranno liberamente accessibili agli elettori. La magistratura spagnola minaccia scrutatori e presidenti di pesanti sanzioni pecuniarie, per infrazioni lievi fino a 40mila euro; per infrazioni gravi: fino a 300mila; infrazioni molto gravi: fino a 600mila (secondo l’art 45 della legge organica protezione dati).
Da questo pomeriggio assistiamo ad una mobilitazione sempre più intensa degli indipendentisti che stanno cercando di occupare un gran numero di luoghi destinati a diventare sede di seggio. I vigili del fuoco hanno aderito alla causa indipendentista e hanno annunciato che cercheranno di garantire la sicurezza dei luoghi di voto. Centinaia di trattori agricoli sono confluiti nelle città con le bandiere della Catalogna indipendente, si sono radunati in spazi predefiniti e appaiono pronti a bloccare le vie di accesso ad alcuni luoghi di voto nel centro delle città, in modo tale da impedire l’afflusso di mezzi della polizia spagnola. Gli studenti sono pronti ad occupare le università e creare seggi all’interno delle stesse.

La polizia spagnola ha il suo quartier generale nel porto di Barcellona, centinaia di automezzi, e circa diecimila agenti sono pronti ad intervenire in città, dove è stata comandata la presenza di un automezzo antisommossa con cannoni ad acqua, l’unico di questo tipo presente in Spagna.
Incerto il comportamento dei Mossos d’Esquadra, la polizia autonoma catalana, che per il momento ha obbedito (sebbene in maniera parziale e con diverse omissioni) al potere centrale spagnolo.
La vera prova della fedeltà dei Mossos alla regione autonoma, oppure al potere centrale, si avrà nella giornata di domenica quando la magistratura potrebbe ordinare alla polizia catalana di bloccare le operazioni di voto nella regione autonoma. In quel momento una esitazione all’azione da parte dei Mossos potrebbe determinare il dispiegamento della Guardia Civil, fatto che potrebbe essere accolto dalla folla dei dimostranti con molto nervosismo, con azioni di disobbedienza passiva ma anche da azioni caratterizzate da interferenza attiva, speriamo non da violenza cieca. Noi saremo qui a raccontarvi cosa accadrà.

Aggiornamento ore 09:01

Apprendiamo che la magistratura spagnola avrebbe deciso di sgomberare i seggi occupati dagli indipendentisti entro le ore 06:00 di domani, domenica 1 ottobre. Dal porto di Barcellona alcuni mezzi della Guardia Civil hanno iniziato ad uscire dall’area portuale per dispiegarsi in città. Al momento la situazione appare tranquilla, senza violenze e scontri. Il premier spagnolo non si è recato al vertice europeo di Tallin per seguire da Madrid l’evolversi della situazione in Catalogna.

22:42 - La vigilia del voto

Prime azioni di polizia

La polizia spagnola ha iniziato a prepararsi per operazioni in tutta la città di Barcellona. Un primo nucleo di circa trenta agenti ha cercato di entrare in una scuola occupata ma la folla li ha respinti. Nessuna delle due parti ha usato la violenza, ma è evidente che solo con la propria prenseza la polizia nazionale spagnola non sarà in grado di impedire e le operazioni di voto.
Nello spazio aereo di Barcellona osserviamo quelli che appaiano come due aeromobili della polizia nazionale. Permane chiuso al traffico VFR (volo a vista) lo spazio aereo della città, regolare il traffico IFR (strumentale)

05:42 - Molti seggi presidiati

L’ultimatum della magistratura

Prossimi all’ultimatum della magistratura spagnola fissato per le ore 06:00, riguardante lo sgombero delle scuole (sede di seggio) occupate dagli indipendentisti la situazione rimane calma, trattori ed altri mezzi sono stati piazzati per impedire l’arrivo dei veicoli della polizia nei pressi di diversi istituti scolastici.

06:49 - Mossos ai seggi

Situazione Tranquilla

Alcune pattuglie dei Mossos d’Easqaudra si sono presentate a diversi seggi a Barcellona. Nessuna azione intrapresa, in un caso gli agenti hanno lasciato il seggio tra gli applausi delle persone che lo presidiavano

09.34 - Assange sul referendum

<blockquote class=”twitter-tweet” data-lang=”it”><p lang=”en” dir=”ltr”>The techniques of expression and the techniques of repression that unfolding in Catalonia will quickly spread to other countries.</p>&mdash; Julian Assange 🔹 (@JulianAssange) <a href=”https://twitter.com/JulianAssange/status/914236845315231744?ref_src=twsrc%5Etfw”>30 settembre 2017</a></blockquote>
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06:49 - Guardia Civil dentro i seggi

Ad un passo dalla violenza

La Guardia Civil spagnola ha fatto irruzione in numerosi seggi in Catalogna, si registrano alcuni feriti lievi tra gli indipendentisti, molte urne e schede sono state sequestrate, il rischio di una degenerazione violenta è ora possible.

Comment(2)

  1. Io veramente non riesco a giustificare questo indipendentismo catalano. Hanno ampia autonomia, riconoscimento della lingua, una propria forma di governo eppure si stanno comportando peggio degli ucraini di crimea. L’autodeterminazione non è un capriccio del politicante di turno nè una componente della democrazia. Ha radici che l’articolo di geopoliticalcenter ha descritto perfettamente.
    Se oggi ci sarà un solo morto sarà nella coscienza e nella responsabilità esclusivamente dei catalani.

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