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Le inutili crociere di Obama nel Mare Cinese Meridionale

Le inutili crociere di Obama nel Mare Cinese Meridionale

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Fonti dell’amministrazione Obama hanno comunicato che unità militari americane pattuglieranno, due volte ogni quattro mesi, le acque contese della Mar cinese meridionale. 

Nelle intenzioni della casa bianca queste operazioni militari dovrebbero “ricordare” alla Cina che le acque in questione sono in realtà acque internazionali e non regioni di mare appartenenti alla giurisdizione cinese. La Cina sta costruendo nei pressi di atolli sommersi, posti appunto nel Mar cinese meridionale, isole artificiali atte ad ospitare basi aerei militari e istallazione delle forze armate cinesi. Gli alleati degli stati uniti nell’area del Pacifico occidentale, ed in particolare Giappone, Corea del sud, Filippine, Australia hanno fortemente chiesto che gli americani prendessero posizione contro le operazioni di terra-formazione cinese nel Mar Cinese Meridionale. Gli americani hanno risposto alle richieste dei propri alleati inviando un cacciatorpediniere poche centinaia di metri oltre il limite di 12 miglia dalle isole artificiali cinesi.

Nonostante il grande rilievo dato dalla stampa internazionale rispetto ai pattugliamenti americani di quel tratto di mare cinese meridionale, il nostro gruppo ritiene che tali operazioni non siano altro che una mera operazione di facciata, e che in questa fase le forze armate di Pechino non assumeranno un atteggiamento aggressivo nei confronti delle unità americane che ciclicamente, e probabilmente con ampio preavviso, si avvicineranno a meno di 12 miglia nautiche dalle nuove isole cinesi. Riteniamo che Pechino decida razionalmente di non assumere un atteggiamento aggressivo nei confronti degli americani in quanto i lavori per il completamento delle nuove isole artificiali non sono ancora completati e con esse non sono ultimati i lavori di costruzione delle infrastrutture militari che sorgeranno su tali isole. Non e quindi interesse della Cina dare il via a schermaglie militari nel Mar cinese meridionale almeno fino a quando non saranno pienamente operative le due nuove basi aereo navali ora in costruzione. Diverso diverrà invece, a nostro avviso, l’atteggiamento cinese una volta completate e rese operative le due nuove basi militari. Con alcune decine di caccia pronti al decollo nel bel mezzo del Mar cinese meridionale,  missili antinave pronti a colpire nel raggio di centinaia di chilometri, sistemi tanti aerei e antimissile a difesa delle installazioni appena costruite, la Cina potrebbe confrontarsi a viso aperto con chiunque entri nelle acque da essa ritenute di suo unico dominio.

Ancora una volta il modus operandi dell’amministrazione democratica americana rischia di determinare una proliferazione delle armi distruzione di massa a livello di globale. Dopo aver di fatto consentito un indefinito e duraturo rafforzamento militare ed economica dell’Iran che tra diversi anni porterà alla nascita della prima atomica degli Ayatollah, l’approccio permissivo degli americani nei confronti dell’espansionismo cinese potrebbe determinare la nascita di un Giappone nucleare.

Comment(12)

  1. Quindi anche per voi gli americani devono mettersi a fare i gendarmi nel mondo? Deduco quindi che la vostra critica è nel metodo e non nella sostanza alla politica estera americana…

    1. Viene descritta l’azione politica di Obama nella zona Pacifica per come è già stata descritta nella zona Mediorientale che ha determinato con il loro modo di defilarsi, l’apertura di spazi che determineranno, dopo le ovvie lotte economico-militari, nuove forme di prepotenza regionali.
      In Medioriente vengono lasciati alla mercè Israele e la Turchia, le quali sono libere di agire senza dove rendere conto a nessuno contro l’emergente Iran. Tale azione determinerà una sicura guerra in medioriente.
      Nel Pacifico l’azione americana è finalizzata a mantenere una presenza votata alla difesa di alcuni spazi commerciali limitando il più possibile la crescita cinese. In ogni caso l’azione americana si sta rilevando un fallimento totale i cui effetti dovranno essere affrontati dalle amministrazioni future

  2. Mi fa un po’ ridere che più Stati debbano chiedere aiuto alla “mamma” per farsi parare il sedere.
    A parte questo non credo proprio che gli americani possano permettersi di fermare i cinesi in maniera prepotente. Cosa fanno… gli dichiarano guerra?

    Siamo oramai ad una situazione in cui o rischi una Guerra con la G maiuscola oppure fingi di mostrare i muscoli e poi ti volti dall’altra parte. E’ tutto qua il problema.
    La Cina ha torto ed è palese (come hanno torto eventuali altri Stati che fanno i furbi con queste isole). Come la fermi? Attacchi i cinesi?
    Beh, si faccia avanti il primo.

    1. Si, per fermare la Cina bisognerebbe agire ora, ma nessuno sembra avere intenzione di farlo. Per la terza guerra mondiale, aspettiamo fiduciosi l’insediamento della Clinton.

  3. w la cina , ha ragione a costruire le isole , se ce qualcuno che non dovrebbe rompere le scatole sono propio gli usa dopo tutto quello che hanno fatto in iraq afganistan libia grenada vietnam salvador panama ecc. ecc.

    1. Si certo magari vogliamo anche addossargli la colpa delle guerre puniche, della caduta dell’impero egiziano ed anche della nascita del nazionalsocialismo. Ma per favore!!!

  4. si andrea i tuoi amici vogliono dominare il mondo intero e tu lo sai benissimo , per fortuna ci sono paesi che si oppongono , w la cina

    1. Preferisco centomila volte gli USA che non uno stato come la Cina che passa per una industrializzazione opprimente, inquinamento mostruosi, il non rispetto dei diritti politici e civili, l’oligarchia partitica tipica del comunismo, il blocco delle nascite, l’arroganza di considerare acque internazionali come proprie, l’appoggio al regime nordcoreano e il consumo di carne di cane e gatto.
      Mi piacerebbe tanto vederla lavorare in una fabbrica cinese, poi vediamo se sarà contento e beato.

      1. difendere coloro i quali hanno,assieme agli inglesi, installato hitler, condonato i debiti a mussolini….fatto milioni di morti all’ estero e che strangolano ancora i neri nelle strade….questo, la rende una persona schifosamente cinica …

    2. Gli USA sono imperialisti, ipocriti e prepotenti ma la Cina non é certo di meglio. Il nemico del mio nemico non é necessariamente un mio amico. Quelle isole non appartengono alla Cina, se le sono prese con la prepotenza. Dal mio punto di vista, quelle isole appartengono di diritto ai pesci, crostacei e molluschi che le abitano. Se ne può discutere anche senza insultarci uno con l’altro.

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