Home Attualità Guerra nel Donbass sintesi della situazione sul campo – AGGIORNAMENTO-
Guerra nel Donbass sintesi della situazione sul campo – AGGIORNAMENTO-

Guerra nel Donbass sintesi della situazione sul campo – AGGIORNAMENTO-

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Nella giornata del primo giugno, come spesso succede alla vigilia delle tornate negoziali di Minsk, le forze armate ucraine e quelle delle Repubbliche secessioniste di Lugansk e Donetsk si sono scambiate colpi di intensità e violenza inconsuete in questa fase operativa.I “punti caldi” sono tre: Donetsk, Shirokino e Gorlovka. Intorno alla capitale dei filorussi gli sforzi dell’esercito governativo ucraino si concentrano sempre nella zona dell’aeroporto: Spartak (a nord est della pista), il nuovo ed il vecchio scalo sono bersaglio sia di tiri di artiglieria sia di ricognizioni intese a saggiare la prontezza della risposta dei difensori. A ovest della pista il sobborgo di Peski, ormai ridotto in macerie e conteso da mesi, è anche oggi teatro di scambi fra corazzati e artiglierie. Scontri anche presso una località posta più a nord, Avdeevka, occupata per la maggior parte dalle forze governative. Nella giornata del 2 giugno si sono verificati combattimenti a Marinka, che si trova a sud ovest della capitale: in questo modo l’intera semicirconferenza che il fronte disegna ad ovestdi Donetsk sarebbe interessata dai combattimenti. Le autorità di Donesk comunicano che i bombardamenti avrebbero interessato insediamenti civili nei quartieri Putilovskj e Leninskj della capitale.

Shirokino, sulla riva del Mare di Azov, è un sobborgo a est di Mariupol ed è, come Peski, un abitato ormai distrutto dalla furia dei combattimenti. Nonostante si parli da tempo a Minsk di smilitarizzare completamente questo tratto del fronte, le operazioni sono da mesi assai attive, con gli uomini di Donetsk che hanno annunciato di avere sventato un tentativo di infiltrazione di reparti di ricognizione e sabotaggio governativi. Anche qui si sono sentite rimbombare le artiglierie il 1 giugno. In questo tratto i combattimenti si estendono nel retroterra a nord est di Mariupol fra i centri di Sartana (controllata dai governativi) e Sahanka (in mano agli indipendentisti).

La città più martoriata in questa fase operativa resta comunque Gorlovka, dove si svolgono combattimenti nel nord dell’abitato, presso lo scalo ferroviario. E’ una zona a ridosso del centro urbano, per cui questi scambi possono facilmente produrre una tragedia come quella della settimana passata che ha spezzato la vita di civili fra cui una bambina di 11 anni.  

Di cosa si tratta? Di una ripresa delle ostilità in grande stile? La risposta per ora è no. L’inverno è passato e il terreno ormai asciutto, adatto a combattimenti di unità corazzate, ma in questa fase le parti sembrano nutrire ancora riserve, se non di natura militare, almeno di tipo politico ed economico di fronte alla prospettiva di una ripresa delle ostilità. Le azioni in corso dalla firma degli accordi di Minsk 2 si ripetono da mesi uguali a se stesse, con attacchi fulminei, per lo più serali, seguiti da altrettanto rapide ritirate, continui bombardamenti delle di diverse aree urbane, con annesse e tragiche vittime civili. Parecchie di queste violazioni sono state annotate e segnalate dagli ispettori dell’OSCE, ma senza esito alcuno. 

La parte che soffre maggiormente questo tipo di ostilità a bassa e media intensità è evidentemente quella filorussa: le città delle Repubbliche ribelli si trovano a ridosso del fronte e i continui bombardamenti da un lato impediscono il ripristino della tanto sospirata normalità, dall’altro rappresentano una vera a propria arma psicologica che i governativi cercano di azionare, specie in occasione delle tornate negoziali. Alcuni elementi, come l’episodio di Shirokino, lascerebbero intravvedere la possibilità che la pressione venga esercitata anche avvalendosi di piccoli gruppi di guastatori infiltrati.

Vedremo nei prossimi giorni, se questi nuovi scontri preluderanno ad una ripresa dell’intensità del conflitto, mai cessato del tutto, o se siano la normale prosecuzione di quanto visto in questi mesi con varianti occasionali di intensità.

Aggiornamento ore 20:45 del 3 Giugno 2015

Sono continuati i combattimenti a Marinka ed intorno a Donetsk con l’utilizzo anche di razzi Grad ed artiglierie. A Mosca potrebbe essere convocato il parlamento russo ed in particolare la Camera Alta in seduta di emergenza a causa della situazione in Ucraina Orientale. Il portavoce di Putin ha dichiarato che la azioni della Federazione Russa dipenderanno dall’evoluzione degli avvenimenti nel Donbass.

Comment(14)

  1. A proposito di normalità sarebbe interessante conoscere come si svolge la vita civile nelle regioni occupate dalle bande armate.

    La sanità, la scuola e anche la giustizia. Che tipo di regime si è instaurato e come sono garantiti i diritti politici.

    Sarebbe interessante un bel sondaggio di opinione per conoscere il grado di felicità di quelle popolazioni e la loro voglia di tornare ad essere governati dal loro paese, l’Ucraina.

    Io ho le mie idee, e già le conoscete.
    Alessandro.

    1. Nel Donbass le pseudoautorità locali hanno instaurato la legge marziale e posizionato mezzi e attrezzature militari in prossimità di scuole e ospedali.

      Anche le popolazioni ucraina dall’altro lato del confine soffrono dei bombardamenti dei filorussi.
      Proprio per questo motivo urge l’interposizione di una forza Peacekeeper, ma nessuno li vuole perché poi non si è più liberi di fare quello che si vuole

      Non c’è nessun diritto per le popolazioni locali in tempo di guerra.

  2. La parte che soffre maggiormente questo tipo di ostilità a bassa e media intensità è evidentemente quella filorussa: le città delle Repubbliche ribelli si trovano a ridosso del fronte e i continui bombardamenti da un lato impediscono il ripristino della tanto sospirata normalità, dall’altro rappresentano una vera a propria arma psicologica che i governativi cercano di azionare, specie in occasione delle tornate negoziali.

    Beh, siccome sono bombardati da altri ucraini dell ovest non russofoni, non penso che vogliano tornare sotto kiev, almeno questa kiev.. Quella di prima del colpo di stato non aveva problemi, guarda caso perché neutrale tra oriente e occidente… Non penso che ai arrenderanno, ormai il processo è iniziato.

    Comunque, per rispondere ad una domanda, kiev a quanto pare ha sospeso i servizi alle popolazioni dell est…

  3. Volevo chiedere alla redazione una vostra opinione su quanto sta accadendo nellle spratly tra cina e usa, dato che i primi hanno detto che la guerra con gli usa è inevitabile se non la smetteranno di interferire in quel mare, mentre gli usa hanno detto in sostanza che loro vanno dove vogliono e a quanto pare vogliono mandare delle navi militari proprio li…

  4. Eppure è strano che le ostilità non siano ancora riprese in grande stile in Primavera, come ampiamente previsto. Che ne pensate?

      1. Mio caro Luca, con rassegnazione, e con convinzione, dico: VOGLIONA UNA GUERRA SU LARGA SCALA!!!
        A differenza degli altri noi abbiamo il vantaggio di una maggiore consapevolezza, ma la maggioranza dorme e non possiamo fare niente. Appena scoppierà moriranno molti innocenti, ma lo avremo meritato. È la triste realtà

  5. Beh che lo abbiano meritato ho forti dubbi:non è giusto uccidere solo perché ignoranti… Io non so tutto ad es, e nessuno lo sa.
    Certo, al posto di usare internet per andare su Facebook, specialmente i più giovani potrebbero informarsi seriamente anche attraverso siti come questo.
    Ma ho come l’impressione che se scoppiasse una guerra più grande molti ” annoiati” di casa nostra sarebbero persino contenti…

    1. Ciao Luca, non sono d’accordo: l’ignoranza, in questo caso, è talmente grave che, compromettendo il futuro e mettendo in pericolo persino la vita non solo propria, ma dei propri figli, è una gravissima colpa.
      I mezzi ci sono. Io ho 22 anni. Voglio essere consapevole, voglio capire quello che mi sta attorno. Perché le cose vanno in un certo modo. Da questo punto di vista, sono uno su 100.000. Non siamo scusabili. L’italiano poi.
      Concordo invece sull’avvento di una guerra come motivo per smontare la solita vita noiosa per molti. Ma quando comincerebbero i bombardamenti sopra le proprie teste e la fame, la malattia, la carestia, allora saranno i primi a divorare sé stessi

  6. Dalla lettura del rapporto OSCE è chiaro chi ha iniziato e perché.
    http://www.osce.org/ukraine-smm/162116

    Gli occupanti del Donbass hanno attaccato perché sembra, a detta di loro, che gli ucraini avrebbero piazzato armamenti pesanti nella linea di contatto.

    Mi sembrano solo illazioni utilizzate a pretesto per mantenere il conflitto vivo. Questa volta la colpa di quanto accaduto è di parte filorussa

  7. Beh in effetti non hai tutti i torti.
    L’ignoranza un tempo non era una colpa, ma oggi, grazie agli strumenti di comunicazione, lo è diventata, almeno per la fascia di popolazione più giovane: gli altri sono nati con la ” testa” del novecento, e forse è proprio per questo che oggi stiamo rischiando grosso, di nuovo.

    1. Ciao Luca, esatto, hai capito alla perfezione quello che volevo dire.
      Oggi c’è l’informazione. Se la legge non ammette l’ignoranza, perché la dovrebbe ammettere una probabilità che mette in pericolo tutti?

  8. Una guerra su grande scala oggi è possibile ma non credo che nessuno la voglia seriamente.Ecco perché a mio avviso c è tutta questa confusione generale

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