Chávez contro la Malattia ha scelto un Anno da Leone.

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Chávez il Presidente venezuelano è malato da tempo, è cosa nota. L’adenocarcinoma prostatico in stadio avanzato che lo ha colpito ha messo in fibrillazione tutto il Sudamerica e ha messo in forse la leadership dell’ex militare ora leader rivoluzionario del Venezuela.

I numerosi cicli di chemioterapia e di radioterapia che sarebbero indispensabili per garantire a Chávez un periodo di vita superiore ai tre anni, comporterebbero nel breve termine il distacco dal suo ruolo politico per alcuni mesi, un indebolimento generale notevole, tale da farlo apparire in pubblico incerto e sofferente.

Numerose fonti sia in Spagna che in Sud America indicano che Chávez avrebbe scelto di vivere per un periodo di tempo minore, ma cercando di trascorrere il tempo che il destino gli concederà al 100% delle proprie possibilità. A supporto di questi pareri possiamo ricordare che il presidente del Venezuela nel mese di dicembre ha tenuto uno dei suoi discorsi fiume parlando per diverse ore senza mai fermarsi poi, nei primi giorni di Gennaio 2012, ha accolto in grande forma il presidente Iraniano Ahmadinejad, mostrando un’energia non concessa ad un paziente in terapia per una malattia in uno stadio così avanzato.

Tutti  questi elementi fanno pensare al fatto che il presidente del Venezuela abbia scelto una strada ben precisa, che lo porterà ad abbreviare la durata della propria vita rispetto a quello che una chemioterapia aggressiva potrebbe permettergli, ma ha anche scelto di vivere questi ultimi mesi alla grande, ed al timone della propria nazione in un momento che egli ritiene vitale per ridurre la potenza degli Stati Uniti a livello mondiale, e Chávez vuole fare di tutto per contribuire all’ideale che condivide con il presidente iraniano. Questo fatto, e il carattere del leader sudamericano hanno molto probabilmente influito in modo importate sulla scelta di Hugo Chávez; un uomo che è alla guida di uno dei paesi cardine della geopolitica sudamericana, un paese ricco di materie prime, influente nei confronti dei vicini, con un esercito degno di questo nome, sia per mezzi a disposizione sia per tipologie addestrative; uno stato con forti legami internazionali, sia in Sudamerica sia oltre oceano: il Venezuela può vantare infatti forti legami con la Russia e un’alleanza di ferro con il regime di Tehran, in particolare con il presidente della repubblica islamica Ahmadinejad, che con il presidente Chávez ha un legame che va oltre il formale rapporto tra statisti.

Proprio sul presidente iraniano andranno valutati attentamente i possibili riflessi psicologici del “martirio” del suo collega ed amico Chávez, il quale rinuncia alle cure per seguire il destino della nazione e guidarla in un momento tanto difficile.

L’esempio offerto dal presidente del Venezuela potrebbe spingere il presidente Ahmadinejad a ritenere il sacrificio personale un dovere di un capo di stato e complicare non poco la difficile trattativa in materia di nucleare tra Iran e Stati Uniti d’America.

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