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Revocare le sanzioni contro la Russia: si chiama interesse nazionale

Revocare le sanzioni contro la Russia: si chiama interesse nazionale

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Si chiama interesse nazionale, e esso deve essere posto tra le priorità di ogni politica estera, al pari della coordinazione e della comunanza di vedute con gli alleati. Tuttavia esistono frangenti nei quali l’interesse nazionale prevale sulle richieste degli alleati e questo, in particolare, quando tra tutti gli alleati la nazione che subisce i peggiori effetti della politica sanzionatoria comune è la nostra. Questo è il caso in oggetto.
Le sanzioni contro la Russia sono estremamente dannose sulla nostra economia, questo post non entrerà nei numeri di questa vicenda in quanto se ne occuperanno i nostri colleghi del settore economico, ma da un punto strettamente strategico le sanzioni alla Russia, e le contro-sanzioni russe all’Italia sono doppiamente dannose, perché? Vediamolo insieme pensando alle recenti vicende tra Russia e Turchia.
Dopo che che Comunità Europea ha istituito le sanzioni contro la Russia, Mosca ha bloccato le importazioni di molti beni che provengono dall’Eurozona, tra essi i prodotti della nostra alta manifattura, delle nostre industrie ad alta tecnologia, dalla nostra produzione agricola ed alimentare, determinando il crollo del nostro export di questi settori. Stesso crollo si è registrato negli investimenti immobiliari russi in Italia da pare di famiglie dell’alta borghesia russa, che hanno smesso di investire in immobili in Italia temendo che questi beni potessero, un domani, subire gli effetti di sanzioni ancora più stringenti.
Dopo questi fatti la Russia, la Russia come nazione e il popolo russo nella sua interezza ha iniziato a guardare ad altri fornitori, ad altri mercati da dove importare tecnologia e beni agricoli ad alimentari. La Russia e il popolo russo ha cervato altre nazioni con le quali commerciare e dove passare le proprie vacanze. Uno di questi paesi, che ha visto un netto incremento degli scambi con la Russia è la Turchia, quella Turchia che oggi non è certo un partner di Mosca.
Il nostro paese dovrebbe cogliere questa possibilità, che ci offre la crisi tra Russia e Turchia, e ripensare le sue politiche economiche che hanno inibito il mercato russo a molte nostre aziende ed a molti nostri produttori, rendendo contestualmente meno appetibili i nostri luoghi di vacanza a decine di migliaia di turisti russi. Revocare autonomamente le sanzioni alla Russia, e riprende gli scambi con Masca, garantirebbe un introito da export notevole al nostro sistema produttivo, ed un afflusso di turisti paganti in grado di far tenere aperti molti dei nostri alberghi, dei nostri ristoranti, e permettere un export con maggiori margini ai nostri agricoltori costretti oggi a svendere i prodotti della nostra terra.
Le sanzioni alla Russia vanno, a nostro avviso revocate, non perché siamo filorussi, non perché siamo filoamericani, ma perché siamo filoitaliani e guardiamo all’interesse nazionale. Se i nostri alleati desiderano che l’Italia vada contro il proprio interesse nazionale, il nostro paese deve essere compensato in maniera diretta e non con promesse riguardanti il futuro, o con illusioni riguardanti il trattato di interscambio transatlantico (TTIP). Se il nostro paese non ha, da parte degli alleati, via libera e supporto diretto per far valere i propri interessi geopolitici ed energetici, in primis in Libia e nell’Unione Europea, l’Italia deve avere come priorità assoluta il proprio interesse nazionale.
Chi ci chiede solo sacrifici, senza dare in cambio una adeguata compensazione, dovrebbe esserne reso edotto, che l’interesse generale del popolo italiano è la priorità assoluta di qualsiasi nostro parlamentare, ministro o alta carica dello stato.

Comment(42)

  1. Completamente in disaccordo e non perché sono filoamericano o antirusso ma perché stiamo parlando dell’azione di un membro del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che di motu proprio ha annesso una regione di un altra nazione in aperta violazione della Carta ONU, che ha armato dei terroristi filorussi con armi avanzate che hanno comportato l’abbattimento dell’MH17 ed occupato il Donbass inondandolo di armi, spacciando questa azione come difensiva. Le sanzioni alla Russia devono rimanere fino a quando non verranno attuati tutti i punti dell’accordo di Minsk. Se ciò non fosse, chiunque potrebbe alzarsi la mattina e decidere di fare quello che più gli pare e piace.
    Il ragionamento che portate è similare a quello di chi assiste ad un omicidio ma siccome l’assassino è un mio fornitore, nel mio interesse, devo continuare a farci affare. Pessimo segnale

    1. In linea di principio, quello che scrivi non é del tutto sbagliato, anche se in realtà la situazione é un pò diversa e molto più complessa di come la descrivi. C’é un aspetto pratico, però, che forse non consideri: le sanzioni, per avere un senso, dovrebbero essere efficaci. Idealmente, per avere la massima efficacia, le sanzioni dovrebbero comportare un danno minimo per il soggetto sanzionatore e un danno massimo per il soggetto sanzionato. La realtà, invece, é esattamente l’opposto. Le nostre (italiane) sanzioni alla Russia fanno il solletico mentre per l’Italia rappresentano un danno non trascurabile.

    2. Lei non è soltanto filo americano, non conosce i fatti di cui pretende parlare, sostiene la Russia abbia fornito armamenti alle milizie che avrebbero abbattuto il volo Mh 17, bene, dispone di prove a sostegno delle sue affermazioni? Le batterie missilistiche imputate, nel territorio ucraino, prima che essere in possesso delle milizie separatiste appartengono all’arsenale dell’esercito regolare di quel paese, quindi prima di accusare la Russia sulla base di nessun elemento, razionalità imporrebbe fossero proprio gli ucraini ad essere messi sotto osservazione, gli stessi che hanno concesso con leggerezza che un volo di linea attraversasse un territorio di guerra. Sostiene che la Russia avrebbe “invaso” il Donbass, dispone di prove o si tratta di generiche parole in libertà? Se la Russia avesse voluto invadere le assicuro sarebbe avvenuto in ore non giorni o mesi, in ogni Poroshenko si trova ancora al suo posto, vede anche lei, che non vi è stata invasione. Infine rivolgendomi alla redazione di GPC, mi trovo d’accordo con voi, ritengo però che qualunque iniziativa italiana giungerebbe troppo tardi, credo la Russia abbia già trovato alternative ai nostri prodotti ed abbia ormai un’opinione nostro paese che non lo colloca tra i partner più affidabili nel presente, forse in un futuro non troppo vicino

      1. Se vuole potrà trovare disseminati nei miei commenti sparsi in questo blog e riguardanti l’ucraina, tutti i vari link a sostegno delle mie tesi. Le lascio solo un ulteriore indicazione. La Russia si è affrettato nei giorni immediatamente postumi all’abbattimento dell’MH17 a fare una confernza stampa con tanto di slide e foto nelle quali aveva affermarto con certezza che era stato un SU-25 ucraino, tesi smentita dal progettista dello stesso aereo e confermata dalla conclusione della indagine tecnica sull’abbattimento, dove peraltro ha partecipato la stessa Russia. Nello stesso rapporto troverà anche indicata la zona di provenienza del missile e scoprirà che veniva dai territori occupati dai terroristi filorussi.
        Ci sono centinaia di filmati e testimonianze dirette riguardanti la presenza di armamenti non in dotazione dell’esercito Ucraino che circolanavo liberamente nel Donbass, come ci sono altrettante testimonianze che non erano certamete contadini, minatori e casalighe a guidare e maneggiare tali armamenti. Uno su tutti il TOS1 riportanto anche su report del OSCE.
        Perchè mai l’Ucraina avrebbe dovuto interdire lo spazio aereo del suo stesso territorio quando non c’era alcun motivo reale per farlo? Prima di accusare gli altri di non conoscere i fatti, avrebbe dovuto rileggersi tutti i miei commenti a riguardo da un anno a questa parte, nei quali ho anche riportato le fonti.
        Lei cosa porta invece a sostegno della sua causa persa, visto che ha ampiamente dimostrato di fare finta di conoscere i fatti?

        1. Evidentemente lei non conosce i fatti, come non conosce il russo e probabilmente l’italiano visto che la conferenza stampa, trasmessa dal ministero della difesa russo, esattamente cinque giorni dopo il disastro è disponibile anche sottotitolata in italiano. In quella conferenza non si parlava di abbattimento da parte di un Sukhoi ucraino, si parlava della presenzain zona, come d’altra parte si parlava di una batteria di missili Buk presente nell’area nei giorni precedenti, d’altra parte del Sukhoi parlano anche molti testimoni oculari. La conferenza stampa russa si limitava ad evidenziare le presenze, senza attribuire, a differenza sua, responsabilità, d’altra parte anche la commissione olandese incaricata di svolgere le indagini, si è limitata ad indicare una probabile responsabilità ad un missile di tipo Buk, senza indicare gli autori del lancio, per parte sua l’azienda produttrice di quel tipo di missili, in una sua conferenza stampa, ha precisato che da una sua indagine il missile risultava essere di un modello non più presente nell’arsenale russo, ma ancora disponibile in quello ucraino. In ogni caso, visto che tra quanti incaricati di svolgere le indagini, a vario titolo, nessuno si è spinto ad indicare colpevoli, perché lo fa lei? Con quale autorità o titolo? Detto questo, è prassi regolare, dettata dalla prudenza che qualunque paese indichi percorsi alternativi ai jet civili destinati a sorvolare territori di guerra, la cosa viene evidenziata anche dal rapporto olandese, nero su bianco vi si afferma che le autorità ucraine disponevano di tutti gli elementi per impedire il sorvolo dell’area, visto che in precedenza vi erano stati abbattimenti di aeromobili, anche se con modalità ed in circostanze diverse. Perché avrei dovuto leggere i suoi post precedenti, visto che né la conosco né dispone di referenze tali da apprezzarne l’autorevolezza? Mi sono trovato adesso a leggere l’articolo di GPC e, malauguratamente, trovare il suo discutibile commento

          1. Visto che mi sta contestanto parole da me non proferite e visto che si sente “scaltro” a manipolare documenti chiari e limpidi, la lascio nella sua convizione. In Russia c’è sempre posto.

        2. Come “non proferite” non è a sostenere, “Le lascio solo un ulteriore indicazione. La Russia si è affrettato nei giorni immediatamente postumi all’abbattimento dell’MH17 a fare una confernza stampa con tanto di slide e foto nelle quali aveva affermarto con certezza che era stato un SU-25 ucraino, tesi smentita dal progettista dello stesso aereo e confermata dalla conclusione della indagine tecnica sull’abbattimento, dove peraltro ha partecipato la stessa Russia”? Mi sono limitato a postare il video della conferenza stampa in questione e dimostrare la somma di inesattezze sostenute, poiché in quella conferenza non si parlava di colpevoli, come da lei affermato , ma di semplici presenze e curiose assenze. La ringrazio dell’invito, vivo già da sedici anni, serenamente e senza rimpianti, anche in Russia

  2. “l’interesse generale del popolo italiano è la priorità assoluta di qualsiasi nostro parlamentare, ministro o alta carica dello stato.”

    questa mi è nuova..
    Penso che i nostri parlamentari siano dei traditori. Però c’è di peggio di queste persone: chi li vota permettendogli di tradirci ancora ed ancora. Ma per far questo gli italiani dovrebbero avere una morale, dei valori. Che hanno perso quando hanno dimenticato (quando non rinnegato) Gesù. Ciò infatti che ha fatto grande la nostra cultura è stato il cristianesimo.

  3. “l’interesse generale del popolo italiano è la priorità assoluta di qualsiasi nostro parlamentare, ministro o alta carica dello stato.”
    questa mi è nuova..
    Penso che i nostri parlamentari siano dei traditori. Però c’è di peggio di queste persone: chi li vota, permettendogli di tradirci ancora ed ancora. Occorrerebbe non votare più per quei partiti che hanno governato negli ultimi 20 anni e per chi non ha alcuna morale. Ma per far questo gli italiani dovrebbero avere una morale, dei valori. Che hanno perso quando hanno dimenticato (quando non rinnegato) Gesù. Ciò infatti che ha fatto grande la nostra cultura è stato il cristianesimo.

  4. Perché preoccuparsi? Abbiamo già chi pensa per noi. Se questo non ci sta bene , pazienza se ne faranno una ragione. Semplice no?

  5. I paesi che vogliono ricorrere alle sanzioni lo possono fare ma le devono motivare di fronte all’ONU. L’Assemblea poi decide se applicarle io meno.
    Un discorso e’ un rapporto a “due”: per esempio l’Ucraina vuole “sanzionare” la Russia, lo faccia. E se la Russia vuole rispondere, lo faccia (vedi anche Turchia-Russia).
    Altro discorso quando quando si prendono decisioni “sanzionatorie” nella misura di quelle prese “dall’Occidente”.
    Come e’ successo con l’Iran a suo tempo (per esempio). La decisione delle sanzioni e’ stata presa dall’ONU.
    Altre vie non sono legittime. A meno che non si intenda uscire dall’ONU e non riconioscerne l’autorita’
    Che poi non si sia passati attraverso l’ONU e’ anche comprensibile: per la Crimea (al di la’ delle polemiche) esistono molti elementi che giustificano e legittimano la dichiarazione di indipendenza della Repubblica Autonoma di Crimea e la successiva richiesta di entrare a far parte della Federazione Russa. Di certo non e’ stata una “annessione”.
    Per sincerarsene basta fare un giretto da quelle paerti e parlare con la gente del luogo. Oltre l’80% di quelle persone e’ felice della scelta fatta e non ritornerebbe indietro oper nessuna ragione. Tra l’altro sono bei posti e la consiglio vivamente.

  6. Altre osservazioni. Questo e’ un sito che nelle sue analisi parte da una prospettiva “geopolitica”. Mantenendo questa prospettiva e guardando a chi e’ il principale promotore delle sanzioni non e’ difficile evidenziare quanto esse siano parte di una azione tesa a prevenire in tutti i modi un avvicinamento-associazione fra l’Europa e il “blocco” Euroasiatico. Per chi sta promuovendo le sanzioni questa associazione sarebbe semplicemente mortale. Per l’Europa significherebbe l’accesso ad un mercato di 4 miliardi e 600 milioni di potenziali consumatori,., mica male 🙂

  7. Questi sono i risultati di politici che hanno al primo posto in agenda solo i propri interessi personali e non quelli del popolo che dovrebbe averli eletti (il condizionale qua è d’obbligo con Renzi).

  8. Quando Putin restituirà la Crimea credo che sarà giusto cominciare a parlare di rimozione delle sanzioni. Certo c’è la gente ammazzata da risarcire …. i danni apportati .. il casino che ha fatto…..
    Per l’interesse nazionale…. L’analisi del post precedente che individua in un obbiettivo di Putin il bloccare il gas del golfo verso l’Europa … è un gesto da considerare coma? Il gesto di un amico? Oppure uno che ci vuole succubi delle proprie forniture?
    Certo sono gli occidentali ad essere imperialisti … i Russi no .. i Russi hanno ragione ….
    Ciao.

    1. Perché Putin dovrebbe restituire la Crimea che era Russia fino al 1954, quando l’ucraino Kruscev, con un colpo di mano decise di regalarla alla sua terra d’origine? In Crimea c’è stato un referendum che a stragrande maggioranza ne ha sancito il ritorno alla Russia, quindi si metta l’anima in pace la Crimea non tornerà mai più all’Ucraina, per quanto riguarda le sanzioni, la Russia può permettersi di infischiarsene, siamo noi a perdere soldi, la Russia guarda ormai ad est, sanzioni o no

      1. I referendum tenuti dopo che truppe russe hanno assaltato le caserme ucraine e le istituzioni ucraine in crime, si chiamano invasioni. E fare esprimere il popolo con la presenza delle stesse truppe davanti ai seggi è sinonimo di occupazione. La Crimea è stata restituita all’Ucraina come risarcimento per i noti fatti dell’olomodor.

        « Protocollo № 41 della riunione del Presidium del Soviet Supremo della RSFSR
        5 febbraio 1954
        Data la comunanza dell’economia, la prossimità e gli stretti legami economici e culturali tra l’Oblast di Crimea e la RSS Ucraina il Presidium del Soviet Supremo della RSFSR:
        [Decide di far] Passare l’Oblast di Crimea della RSS Russa nella RSS Ucraina”

        Come vede non il percorso che ha portato la Crimea ad essere territorio ucraino non passa solo dalla scelta di una persona ma delle istituzioni sovietiche del tempo. Certo non si può mica pensare, sulla falsa idea che è stato un errore quello del passato, procedere ad occuparla ed annetterla militarmente.
        Cosa sarebbe successo se la Germania avesse deciso di fare altrettanto con Kaliningrad (nota prima con Konigsberg) visto che era territorio prussiano?
        Qundi si metta il cuore in pace, fino a quanto la Crimea è nelle mani russe, le sanzioni non saranno tolte.

        1. La Crimea e stata scelleratamente “regalata” all’Ucraina in modo arbitrario dall’ucraino Kruscev, senza che la decisione venisse collegialmente approvata o attraverso un referendum che coinvolgesse in alcun modo la popolazione, la scelta del ” ‪Передача Крыма Украине” ‬fu talmente invisa, che sommata alla debole posizione presa nella questione dei missili di Cuba costò le dimissioni a Kruscev. Le faccio notare che parla impropriamente del “голодомо́р” in quanto l’Ucraina era parte integrante dell’Unione sovietica, tanto vittima, ammesso lo fosse, quanto carnefice, Kruscev era ucraino e Stalin georgiano, quindi nessun vittimismo di comodo per favore. Di quale “invasione” parla, se la Russia, dietro lauto pagamento, contrattualmente, godeva del Porto di Sebastopoli, dell’autorizzazione a disporre di caserme e quanto fosse necessario alla difesa, compresa la presenza di militari, non superiori alle 10.000 unità, cifra mai sfiorata nel periodo del referendum? Poi, se l’Ucraina pretende di riconquistare la Crimea, provi a farlo militarmente, come in Donbass. D’altra parte mi pare si stia discutendo un articolo che parte dal presupposto di togliere le sanzioni alla Russia, in quanto vantaggioso per l’Italia, non è la Russia ad implorare l’abolizione, non vedo perché la Russia debba “ridare” la Crimea all’Ucraina per fare una cortesia all’Italia

  9. L’articolo però parla di interesse nazionale. Ora, senza voler fare alcuna retorica sul significato, è innegabile che queste sanzioni provochino un grave danno soprattutto a noi. Sono giuste, sono sbagliate, chi ci rimette?
    Vogliamo credere veramente che gli americani lo fanno per puro spirito di amicizia con il popolo ucraino?
    Se il discrimine è russi cattivi americani buoni, allora manteniamo le sanzioni e dichiariamo guerra alla Francia per l’abbattimento del DC9 a Ustica.
    Se invece (come fanno tutti) guardiamo per una volta al nostro interesse invece di accodarci sempre a decisioni che per noi prendono altri, sarebbe ora di agire come meglio dovrebbe essere, anche cinicamente!

  10. Prendete una cartina geografica e segnate i punti “caldi” e scoprirete che “contornano” l’intera Europa Occidentale.
    La vittima sacrificale non sara’ la Russia (ha abbastanza risorse e storia per poter sopravvivere) la vittima e’ l’Unione Europea attaccata da dentro e da fuori, economicamente e fra poco anche militarmebnte. E’ una Europa indipendente dall Russia e dagli Stati Uniti che fa paura ed infatti la stanno “castrando”. Anche con una cultura geopolitica di base si comprende che un blocco che comprenda UE, India, Russia e Cina non ha rivali al mondo e puo’ fare a meno dei dollari. Fateci un pensierino 🙂

  11. Tornando all;’Ucraina, quali ucraini? Quelli della zona centrale che fino al 1990 circa parlavanio l’ucraino della Poltava… O quelli occidentali cha dal 1990 circa hanno imposto l’ucraino della Galizia… O quello che sono russofoni da generazioni, ma non si ritengono russi, ma con i russi condividono una moltitudine di legami famigliari… O quelli che sono russofoni da generazioni e si sentono russi… Quali ucraini: quelli di religione cattolica o quelli di religione ortodossa?
    Ora chiunque e’ in grado di capire che se si vuole tenere unitio un paese di questo tipo non lo si puo’ fare con uno stato centralizzato, dovrebbe essere federato… Non puo’ essere in alleanza militare con la Russia, ma neanche con la NATO… E’ stato fatto di tutto e di piu’ in 20 anni per ottenere il risultato voluto da chi ha interesse a destabilizzare l’Europa Occidentale, cioe’ lo smembramento dell’Ucraina (come lo e’ stato per la Jugoslavia per esempio).

    1. E di fatto questa è stata l’unica proposta costruttiva della Russia. Però un conto è una proposta e un altro è imporla. Deve essere il popolo di tutta l’Ucraina a decidere cosa diventare e quelli che perdono devono accettarne la scelta e non farsi aiutare dal vicino russo o europeo. Questa possibilità di scelta non è stata data loro e ormai non potrà più essere data, visto che una porzione ucraina è occupata da truppe regolari russe e un altra da truppe principlamente paramilitari russe.
      In Crimea l’Ucraina non ha alzato un dito per difendersi mentre nel Donbass è stata costretta ad intervenire militarmente in risposta all’altrettanta azione militare svolta. Lo stesso Putin ha ammesso pubblicamente in una intervista che i fatti crimeani erano stati studiati e premeditati.

      1. Potrebbe provare quanto da lei in precedenza affermato, nel caso specifico, che truppe regolari e paramilitari russe avessero occupato la Crimea e non che quelle che impropriamente definisce paramilitari, fossero in realtà milizie di autodifesa popolari e quelle regolari fossero truppe russe regolarmente e contrattualmente presenti in Crimea? In Crimea l’Ucraina non ha alzato un dito perché oltre a tornarsene con le ossa rotte per opera dell’esercito russo, avrebbe anche dovuto rispondere di aggressione a truppe regolarmente presenti in Crimea poiché contrattualmente previsto, per la cui presenza Kiev veniva remunerato, altro che invasione, benedicevano la presenza di russi perchè questa era traducibile in danaro e gas a buon mercato. Potrebbe per cortesia postare l’intervista, con le frasi, da lei, attribuite a Putin?

      2. C’e’ un detto russo che molto chiaramente definisce la posizione russa nei confronti delle guerre: “La Russia non inizia le guerre, le finisce”
        Un buon intenditore di geopolitica sa esattamente da quanto tempo e con quale obiettivo le Potenze “talassocratiche” agiscono in Europa dove Germania e Russia sono i loro obiettivi primari.
        Cio’ che e’ avvenuto in Ucraina e’ solo il tassello di un puzzle ben piu’ grande.
        Con cio’ riconosco che in certe situazioni ed in certi momenti storici bisogna sapersi schierare. Io ho scelto le potenze terrestri e auspico una alleanza strategica fra Germania e Russia. Credo sia l’unico modo per salvare la civilta’ euriopea dalla colonizzazione d’oltre oceano.

        1. La colpa è degli americani che durante la WW2, per sconfiggere un nemico grande come il terzo Reich, si accontentatorono di aiutare l’URSS direttamente con mezzi e rifornimenti e con questi, poi a Yalta, sono scesi a patti per dividersi le aree di influenza del mondo. La storia poi ha determinato il resto. L’autoimplosione dell’URSS è dovuta a se stessa e l’autoimplosione degli stati sotto influenza ex URSS si sta vedendo dopo 20 anni. Quelli che hanno avuto la forza e gli aiuti necessari a sfuggire al regime comunista oppressivo, oggi sono nazioni migliori e nessuna di esse si sognerebbe di tornare sotto l’influenza della Russia. Le altre invece che hanno tentato di liberarsi dal giogo russo sono state ridotte a macerie con le minaccie, le occupazioni e la guerra. Basti vedere le condizioni della Siria, della Ucraina, della Georgia e della Cecenia. I referendum di indipendenza sono utili alla parte russa solo se il risultato è pilotato verso la propria parte. E dove c’è una possibilità che tali finti referendum possano portare ad una scelta avversa alla Russia questa interviene per non consentire alle popolazioni una libera scelta. La Russia oggi è un problema per il mondo e non una soluzione.

          1. A proposito, che ne è di quell’intervista in cui, “Lo stesso Putin ha ammesso pubblicamente in una intervista che i fatti crimeani erano stati studiati e premeditati”? Trovata o sue parole in libertà?

          2. Io credo invece che tra i problemi del mondo vi siano l’inconsapevolezza e l’ingratitudine, ed é per questo che lei pensa siano stati gli americani a liberare l’Europa dal nazismo, dimenticando che la WWII costò 23.000.000 di morti alla Russia e soltanto 413.000 agli USA, i quali intervennero comodamente ad assedio di Stalingrado concluso, e a Berlino entrò l’armata rossa e non gli americani

          3. Riguardo il Terzo Reich qualche dato (non opinuini) puyo’ aiutare a capire.
            La Germania attacca l’URSS nel 1941 con 3 milioni e 400 mila soldati.
            A giugno del 1944, a prezzo di altissime perdite, l’URSS aveva eliminato circa 2 milioni di soldati tedeschi.
            Il 6 giugno 1944 c’e’ lo sbarco di Normandia. A fine 1944 i soldati tedeschi eliminati dall’URSS salgono 2 milioni e 800 mila.
            Quelli eliminati dagli Alleati sul fronte occidentale sono circa 340 mila.
            A fine guerra l’URSS aveva eliminatio in totale circa 4 milioni di soldati tedeschi (l’80% dell’esercito del Terzo Rech) e fatti prigionieri circa un milione.
            Penso non sia difficile individuare chi sul campo ha dato il contributo decisivo alla sconfita del Terzo Reich.
            Senza nulla togliere, ovviamente, al contributo degli Alleati.
            Tutti i numeri a cui faccio riferimento sono di fonte Occidentale e facilmente reperibili (per es. Wikipedia)

          4. Ho osservato il video, e allora? Dove, “Lo stesso Putin ha ammesso pubblicamente in una intervista che i fatti crimeani erano stati studiati e premeditati”? Non se ne fa parola, chiunque potrà vedere. Ma ammesso e non concesso, perché gli Stati Uniti, che non sono né russi, né ortodossi, né europei, avrebbero la libertà di organizzare un colpo di stato e decidere del destino di un popolo e la Russia non avrebbe la possibilità di salvare una popolazione che russa è? La Russia ha il dovere di difendere la sua gente e il suo territorio, tanto più che al cambiamento ucraino non si era pervenuti attraverso una consultazione elettorale democratica, ma per via di un sanguinoso ed antidemocratico colpo di stato

  12. Concordo, se le sanzioni sono più dannose per noi che per il sanzionato, allora vanno revocate subito!

    E se proprio si vuole sanzionare per fare contenti gli USA allora è meglio ripensarle in modo che siano loro a rimetterci se qualcosa va storto.

  13. L’avesse messo in piedi un alleato di Putin Bruxelles e Washington ne avrebbero già denunciato l’illegalità. E i principali media europei e statunitensi farebbero a gara nel definirlo un impresentabile governo fantoccio al servizio di una potenza straniera. Ma si tratta di un esecutivo nato con la benedizione di Obama, di Angela Merkel, dell’Unione Europea e sotto la direzione del presidente ucraino Petro Poroshenko, un’ex oligarca tenuto in gran conto tra Washington, Bruxelles e Berlino. Dunque tutti preferiscono non farci caso. Il fatto che Poroshenko abbia varato un nuovo governo consegnando il dicastero delle finanze a Natalie Jaresko, un’ex funzionaria del Dipartimento di Stato americano trasformata in cittadina ucraina con un decreto d’urgenza non sembra incuriosire nessuno. Nessuno, del resto si chiede neppure perché la poltrona dello sviluppo economico e del commercio sia finita a Aivaras Abromavicius, uno specialista di investimenti in mercati emergenti proveniente, guarda caso, da quella Lituania pronta a rifornire Kiev di armi e munizioni per consentirle di fronteggiare i rivoltosi filo russi delle regioni orientali. E altrettanto normale deve apparire anche la nomina alla Sanità del giorgiano Aleksandre Kvitashvili, già ministro di quel presidente Mikheil Saakashvili che nel 2008 causò lo scontro con la Russia nel maldestro tentativo di riprendersi l’Ossezia del sud. Insomma la nascita di un governo ucraino con ben tre poltrone chiave, tra cui due dicasteri finanziari fondamentali per il futuro del paese, ad altrettanti stranieri naturalizzati ucraini (anche per il lituano e il georgiano è già scattato il decreto di cittadinanza) viene considerata assolutamente normale. Certo per accettarla ci vuole tutta la compiacente benevolenza di una grande stampa europea e statunitense pronta sul caso Ucraina a mettere da parte qualsiasi pretesa di obbiettività. Giocano a Risiko sulle nostre teste. #iononsonoNato

    1. Bene vogliamo parlare allora del governo fantoccio messo dai russi in Cecenia, in Crimea e nel Donbass. Oppure parliamo anche dei governo politicamente, finanziariamente e militarmente appoggiati dalla Russia, quali quelli della Bielorussia e del Kazakistan? Ad ogni azione ne corrisponde una uguale e contraria, cosa che molti hanno dimenticato.

      1. Ah, capisco, “razionalmente”, avrebbe preferito la Cecenia si trasformasse in una appendice, anzi nel primo stato islamico in Europa. Ma poi, perché sarebbe legittimo il comportamento degli Stati Uniti, che sentendosi minacciati dal terrorismo islamico finiscono per bombardare paesi lontani come l’Afghanistan e di pari legittimità, a suo parere, non godrebbero i russi quando la medesima minaccia vedono all’interno del proprio territorio? Ad ogni buon conto oggi la Cecenia è un paese florido in cui la gente vive serenamente ed appoggia il proprio governo, non vedo cosa lei trovi, inopportunamente, da discutere. Forse non conosce o ha dimenticato, l’Unione Economica Eurasiatica, di cui fanno parte sia il Kazakistan che la Bielorussia, a quello sono riconducibili i rapporti economici con la Russia, e in ogni caso sono governi democraticamente eletti, va bene o dovevano, preventivamente, richiedere a lei la “patente” di democrazia?

        1. Quello che scrive Enrico e’ totalmente condivisibile. Io vivo e lavoro in Russia e ogni qualvolta sento certi discorsi che cozzano con la realta’ di questo Paese che ben conosco, mi si rivoltano le budella. Poi ovviamente, razionalizzo e comprendo che la guyerra oggi si fa prevalentemente con i mezzi d’informazione.
          Riguardo la Cecenia, mia moglie e’ nata a Gudermes, in Cecenia e sa bene quello che e’ realmente successo.
          Una tragedia, a cui si sono sommati errori imperdonabili dell’amato (guarda caso) dell’Occidente Eltsin…

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