Home Attualità Rohani: l’opzione militare contro l’Iran è risibile (il programma atomico prosegue)
Rohani: l’opzione militare contro l’Iran è risibile (il programma atomico prosegue)

Rohani: l’opzione militare contro l’Iran è risibile (il programma atomico prosegue)

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Il presidente iraniano Rohani, che si insedierà formalmente il 3 agosto 2013, ha affermato che l’ipotesi di un attacco israeliano ai siti nucleari iraniani è risibile.
La dichiarazione giunge dopo un’intervista del primo ministro di Israele alla televisione americana CBS, nella quale Netanyahu aveva evidenziato in maniera netta che nei confronti dello sviluppo del programma atomico iraniano Stati Uniti ed Israele posseggono una percezione differente.
Tale differenza di percezione e di priorità, a detta del primo ministro di Israele, potrebbe portare lo stato ebraico a lanciare un attacco contro i siti nucleari iraniani senza la partecipazione degli Stati Uniti.
Rohani ha dichiarato che l’ipotesi di un attacco militare di Israele all’Iran è “risibile”. Il presidente eletto dell’Iran, ha affermato che la difesa aerea di Tehran è perfettamente in grado di confrontarsi con la minaccia proveniente da Israele e che le concrete minacce di ritorsione iraniana in caso di Strike israeliano hanno bloccato i piani di attacco del primo ministro di Israele. Le dichiarazioni di Rohani fanno anche capire che l’Iran non ritiene al momento presente una concreta opzione militare contro il proprio programma atomico, programma che in attesa dei prossimi colloqui del gruppo 5+1 con l’Iran prosegue indisturbato.
Tuttavia il timore di un attacco alle installazioni nucleari iraniane è presente all’interno dei vertici iraniani, ne è testimonianza la recente visita del generale Farzad Esmayeeli, comandante della difesa aerea iraniana, alle postazioni che difendono i siti nucleari di Fordow e Arak.
Il generale Esmayeeli, così come ha dichiarato l’agenzia di stampa semi-ufficiale Fars News, ha ispezionato il sistema di difesa aerea iraniano con particolare riguardo “ai sistemi missilistici avanzati e alle postazioni di artiglieria contraerea che difendono il sito nucleare di Fordow, più volte minacciato di essere obiettivo di un possibile attacco”.
Sebbene l’agenzia Fars News non ne parli apertamente è possibile che presso i siti nucleari iraniani più importanti si possano svolgere nelle prossime settimane esercitazioni che vedano protagonisti i sistemi di difesa aerea in tutte le sue componenti.
Insomma, sebbene a livello di dichiarazioni ufficiali l’eventualità di un attacco straniero ai siti nucleari iraniani venga definita “risibile” il Presidente iraniano in persona potrebbe aver ordinato una verifica ed un rafforzamento del sistema di difesa aerea iraniano.
Ricordiamo che il presidente Rohani, al tempo della guerra Iran-Irak era il responsabile della difesa aerea della Repubblica Islamica e anche oggi, in veste seppur diversa, fornirà alla difesa aerea tutto l’appoggio politico ed economico necessario utile a colmare le attuali carenze del sistema di difesa e rendere il più complesso possibile per i nemici dell’Iran quello Strike che nella realtà così risibile non è.
Ecco il link ad un pezzo del JPost

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