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Si deteriora la situazione in Siria, Israele si prepara al peggio

Si deteriora la situazione in Siria, Israele si prepara al peggio

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Si sta rapidamente deteriorando la situazione in Siria, in particolare sembra esistere la concreta possibilità che sistemi d’arma strategici come missili balistici di precisione e armi di distruzione di massa, sia chimiche che biologiche, possano cadere in mano a fazioni estremiste di ambedue gli schieramenti contrapposti. Vista la situazione attuale lo stato di Israele si sta preparando per il peggio e cioè alla possibilità che questi sistemi e queste sostanze possano raggiungere il Libano attraverso la valle della Bekaa. Se ciò dovesse avvenire, e se il sistema informativo di Israele ne avesse notizia, il convoglio che dalla Siria si dovesse dirigere in Libano diventerà un obbiettivo primario per i caccia della Forza Aerea Israeliana (IAF). Ne abbiamo avuto una prova tangibile nella giornata di ieri 30 Gennaio 2013 quando nel cuore della notte, sfruttando condizioni meteo del tutto sporadiche per la regione, il cielo era coperto e imperversava un vasto fronte temporalesco, alcune decine di uomini hanno tentato di portare in Libano, proprio attraverso la valle della Bekaa, dei sistemi d’arma che avrebbero compromesso le capacità operative di Israele nella zona nord del suo territorio e nel sud del Libano. Sembra infatti che qualcuno stava tentando di trasferire in Libano missili terra aria di seconda generazione, sistemi a medio e corto raggio che avrebbero cambiato lo scenario aereo nel prossimo confronto tra Hezbollah e Israele. Così Israele ha colpito, rapidamente con decisione, ed ha distrutto il convoglio a poche centinaia di metri dal confine tra con il Libano, ancora in territorio siriano. Nelle ore precedenti il raid avevamo assistito a movimenti inusuali nella parte nord di Israele, almeno due batterie Iron Dome erano state posizionate ad Haifa, importante porto e sede di raffinerie e industrie strategiche, e probabilmente tra Afula e il confine nord. Le forze di difesa israeliane avevano parlato di spostamenti di routine, ma quando si muovono i preziosi sistemi antimissile, quando li si trasportano al di fuori delle sicure caserme dove stazionano, nulla può essere routine.
Così il raid della IAF ha avuto successo, un successo totale, nessuna perdita e il bersaglio distrutto. Ma l’aver agito può avere un prezzo per la IAF se, e la cosa è estremamente probabile, gli aerei con la Stella di Davide dovranno replicare il loro Raid nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore. Coloro i quali tentano di trasportare sistemi d’arma con carattere strategico dalla Siria al Libano potrebbero predisporre un sistema per difendere i loro convogli. Il prossimo raid della IAF nella zona di confine tra Siria e Libano potrebbe essere rischioso, sia per i mezzi aerei di Israele sia nell’ottica di una rappresaglia di Hezbollah verso il territorio Israeliano.
Così le Forze Armate di Israele potrebbero veramente prepararsi ad uno scontro, “All Out” con Hezbollah e l’allerta nelle basi è ai massimi livelli, anche se tutto avviene nello stile di Israele, senza clamori senza spettacolarità. Clamore e spettacolarità che potrebbero verificarsi solo un una condizione: il richiamo in servizio dei riservisti, ma per ora nulla di ufficiale è trapelato in questa direzione e nulla nel flusso di informazioni Open Source a nostra disposizione lo lascia intravedere.