Ucraina il parlamento autorizza la presenza di forze straniere

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La Rada di Kiev ha approvato una legge che apre la possibilità di chiedere l’intervento di truppe straniere “per il Peacekeeping e la Sicurezza” nel caso in cui il governo ne ravvissasse la necessità.
La legge apre nei fatti alla possibilità di invocare l’aiuto di alleati come Polonia e Stati Uniti senza che il parlamento di Kiev debba esprimersi per concedere l’autorizzazione formale alla presenza di truppe straniere sul suolo Ucraino.
Vi riportiamo questa breve notizia in attesa che possa esprimersi, entro il prossimo 14 giungo prossimo, anche la Camera Alta della Federazione Russa, organo che ha il potere di autorizzare il presidente ad utilizzare le forze armate russe oltre i confini nazionali.

Comment(13)

  1. Russia today
    Kiev to allow foreign armed forces in Ukraine, incl. ‘potential carriers of nukes’

    Published time: June 05,

    Lugansk People’s Republic’s envoy to the so-called Contact Group on Ukraine in Minsk, Vladislav Dainego, commented that the law was adopted to “justify the presence” of foreign military that are “already operating in Ukraine.” “There are some 20,000 [troops], primarily from Hungary and Poland,” Dainego claimed when speaking to Interfax, adding that the status of those forces was unclear. 

    …In a comparative table, published among the accompanying documents to the bill, “potential carriers of nuclear and other types of weapons of mass destruction are permitted under international agreement with Ukraine for short-term accommodation,” with Kiev providing proper control during the period that such forces were stationed there.

    Volevo sapere dalla redazione se effettivamente si possono portare armi di distruzione di massa in ucraina con la nuova legge e se ci sono soldati polacchi a dianco di kiev oggi.
    Grazie

    1. La risposta sta nell’art. 51 della carta dell’ONU
      Articolo 51
      Nessuna disposizione del presente Statuto pregiudica il diritto naturale di autotutela individuale o collettiva, nel caso che abbia luogo un attacco armato contro un Membro delle Nazioni Unite, fintantoché il Consiglio di Sicurezza non abbia preso le misure necessarie per mantenere la pace e la sicurezza internazionale. Le misure prese da Membri nell’esercizio di questo diritto di autotutela sono immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza e non pregiudicano in alcun modo il potere e il compito spettanti, secondo il presente Statuto, al Consiglio di Sicurezza, di intraprendere in qualsiasi momento quell’azione che esso ritenga necessaria per mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale.

  2. Male ma comunque loro possono chiedere aiuto anche alla fata turchina.
    Sta’ all’intelligenza degli altri non correre in aiuto per poi vedere allargarsi il conflitto.

    Mi chiedo: ma gli USA possono definirsi davvero degli alleati per l’Ucraina? Io dubito fortemente che siano disposti a perdere i loro uomini ed impegolarsi in una guerra con Russia (e forse Cina) per parare il sedere ad un Paese finito come l’Ucraina.

  3. @Lux
    gli USA puntano ad un conflitto con Russia e Cina. In questo modo eviteranno l ‘oramai prossimo tracollo economico.
    Senza contare che poi prenderebbero possesso delle relative riserve di petrolio.

    1. Nein. Da una parte la loro economia li obbligherebbe a rischiare un conflitto totale ma dall’altra c’è il senno che li porta a frenare in quanto da una guerra con Cina e Russia non se ne può uscire vincitori.
      Nessuno vincerebbe. Tutti ridotti in cenere in quanto nessuno può limitare la guerra ad un conflitto con armi convenzionali. E comunque anche solo quelle bastano per cancellare il pianeta intero.

  4. Dal corriere della sera :

    Parlando di pace presidente, i Paesi dell’ex Patto di Varsavia che oggi sono membri della Nato, come i baltici e la Polonia, si sentono minacciati dalla Russia. L’Alleanza ha deciso di creare una forza dissuasiva di pronto intervento per venire incontro a queste preoccupazioni. Ha ragione l’Occidente a temere di nuovo l’«orso russo»? E perché la Russia assume toni così conflittuali? 
    «La Russia non parla in tono conflittuale con nessuno e in queste questioni, come diceva Otto von Bismarck, “non sono importanti i discorsi, ma il potenziale”. Cosa dicono i potenziali reali? Le spese militari degli Stati Uniti sono superiori alle spese militari di tutti i Paesi del mondo messi insieme. Quelle della Nato sono 10 volte superiori a quelle della Federazione Russa. La Russia praticamente non ha più basi militari all’estero. La nostra politica non ha un carattere globale, offensivo o aggressivo. Pubblicate sul vostro giornale la mappa del mondo, indicando tutte le basi militari americane e vedrete la differenza. Le faccio degli esempi. Vicino alle coste della Norvegia ci sono i sommergibili americani in servizio permanente. Il tempo che ci mette un missile a raggiungere Mosca da questi sottomarini è di 17 minuti. E volete dire che noi ci comportiamo in modo aggressivo? Noi non ci muoviamo da nessuna parte, è l’infrastruttura della Nato che si avvicina alle nostre frontiere. E’ la dimostrazione della nostra aggressività? Infine, gli Stati Uniti sono unilateralmente usciti dall’Accordo sulla difesa antimissile, l’Abm, pietra angolare su cui si basava gran parte del sistema di sicurezza internazionale. Un’altra prova di aggressività? Tutto quello che facciamo è rispondere alle minacce nei nostri confronti. E lo facciamo in misura limitata, ma tale da garantire la sicurezza della Russia. O qualcuno forse si aspettava un nostro disarmo unilaterale? Un tempo avevo proposto ai nostri partner americani di costruirlo insieme in tre il sistema di difesa anti-missile: Russia, Stati Uniti, Europa. La proposta è stata rifiutata. Allora ci siamo detti, questo è un sistema costoso e ancora non ne conosciamo l’efficacia. Ma per garantire l’equilibrio strategico, svilupperemo il nostro potenziale offensivo e penseremo a sistemi in grado di superare la difesa antimissilistica. E abbiamo fatto notevoli progressi in questa direzione».

    Il punto è : perché gli hanno detto di no sulla collaborazione sullo scudo se non è diretto contro di loro?

    1. Bisognerebbe vedere se effettivamente l’affermazione riguardante la proposta sullo scudo sia vera o una delle sue solite uscite di propaganda.
      E anche se fosse vera, bisognerebbe vedere il contesto nel quale tale proposta sarebbe stata diniegata.

      Onestamente non bisogna credere nè a lui nè a Obama perchè entrambi ci verranno a dire, noi massa di popoli, le loro verità.

  5. Non so se sia attendibile o meno, però per attirare la russia in un conflitto, questo ed altro… E non credo che manchi neppure molto…

  6. Comunque se avvenisse un attacco ucraino alla transnistria sarebbe la prova definitiva che alcuni a Kiev e i loro sostenitori incondizionato vogliono la terza guerra mondiale. Loro, la vogliono.

    1. Beh, Putin non è scemo e credo che non risparmierebbe i mandanti, cioè gli americani.

      Questo lo sanno bene anche Obama ed il Congresso.

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