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L’asse Tehran Pyongyang

L’asse Tehran Pyongyang

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Esiste un asse saldo, ferreo, quasi di acciaio tra Tehran e Pyongyang, un asse del quale GPC ha più volte parlato, ma che oggi è stato ufficializzato dai vertici della repubblica islamica iraniana. Nel suo incontro con il capo del Presidium dell’assemblea dei delegati del popolo la Guida Suprema della repubblica iraniana il Grande Ayatollah Alì Khamenei ha dichiarato che Iran e Corea del Nord hanno gli stessi nemici, e che la repubblica iraniana “The Islamic Republic of Iran is quite determined in its movement toward its lofty goals” ( La repubblica islamica dell’Iran è fortemente determinata nel raggiungimento dei suoi grandi traguardi )
Un incontro e poche frasi che però svelano al mondo un’alleanza strettissima delle due nazioni in chiave anti americana. La Corea del Nord, stato comunista, ateo, dove la famiglia regnante è oggetto di un vero e proprio culto gestito a livello statale è incredibilmente l’allato più stretto della teocrazia iraniana. ma non è la religione che lega i due paesi, il loro legame si basa sulla ricerca comune in campo nucleare e missilistico, sul ragionamento che solo dotandosi di armi nucleari le due nazioni saranno intangibili da parte dell’occidente, quell’occidente americano che non ha mai esitato ad eliminare i propri avversari che si sono mostrati negli ultimi cinquanta anni sufficientemente deboli da non creare gravi danni alle truppe americane impiegate nelle operazioni. La fine di Gheddafi, il quale aveva accettato il disarmo e la rinuncia alle armi di distruzione di massa in cambio di nuovi rapporti con l’occidente, che poi ha disatteso patti accordi e trattati, ha rafforzato secondo i nostri analisti la convinzione dei leader di Nord Corea ed Iran, che seguire la strada del disarmo e della rinuncia alle capacità nucleari militari, metterebbe in pericolo i rispettivi regimi. Così la cooperazione si è incrementata negli ultimi due anni, tecnici iraniani sono in Corea per lavorare al settore missilistico del paese asiatico e tecnici nordcoreani forniscono il loro aiuto e la loro competenza in campo nucleare. Questo è ciò che appare alla luce del sole, nelle zone d’ombra della diplomazia potrebbe esserci molto di più, come piani ed azioni concertate per sferrare un colpo devastante al potere americano lontano dalla madrepatria statunitense. Un patto di mutuo soccorso, se non proprio un’alleanza militare in chiava anti americana. Uno scenario dove l’America potrebbe essere costretta ad intervenire contemporaneamente in medio oriente e nella penisola coreana. Uno scenario che potrebbe vedere gli Stati Uniti in grande difficoltà nel gestire due conflitti maggiori in modo simultaneo, un risveglio terribile per un’opinione pubblica Made in Usa che si illude basti ancora la sola presenza di una bandiera americana per mettere paura ai tanti nemici che l’America ha in giro per il mondo.